Politica - 11 aprile 2025, 07:14

Sanremo: Festival e Stadio il giorno dopo, cosa ne pensano gli esponenti della minoranza? Tra scetticismo e linee comuni

Sul Festival c'è il sostegno dell'opposizione alle scelte del Sindaco mentre sul 'Comunale' i pareri sono discordanti

Sanremo: Festival e Stadio il giorno dopo, cosa ne pensano gli esponenti della minoranza? Tra scetticismo e linee comuni

Minoranza più o meno compatta, a poche ore dalla conferma della pubblicazione della manifestazione di interesse per i prossimi tre Festival di Sanremo e dopo la presentazione del nuovo progetto per lo stadio comunale matuziano, ieri pomeriggio da parte del presidente della Sanremese, Alessandro Masu.

Per Marco Damiano, di ‘Sanremo Domani’, è corretto il percorso intrapreso dall’Amministrazione sul Festival: “Trovo corretto quanto fatto da Sindaco e Giunta – ha detto – per seguire la normativa attuale. Non si dovrebbe più fare la trattativa privata ed io lo avevo già evidenziato al Sindaco Zoccarato, nel corso del suo mandato. Non perché la Rai non stia lavorando bene. Tutt’altro, io mi auguro che il binomio Sanremo-Rai prosegua negli anni, ma per una necessità di trasparenza e concorrenza”. Per quanto riguarda lo stadio Damiano preferisce non commentare per non aver ancora visto il progetto: “Ma sono un po’ scettico” ha concluso.

Antonino Consiglio, capogruppo di Fratelli d’Italia è totalmente d’accordo sul rinnovamento dello stadio comunale: “Una città come Sanremo merita uno stadio all’altezza. In questo caso si potrebbero fare manifestazioni ma non solo sportive anche di altro genere e sicuramente ne beneficerebbe tutto il comparto turistico e commerciale, ovviamente mantenendo la struttura storica”. Sul Festival Consiglio chiede se c’è, nel bando, la trasmissione all’estero ed è certo che “Sicuramente il Comune di Sanremo deve incassare di più dei soliti 5 milioni presi finora”.

Daniele Ventimiglia (Lega) interviene duramente sullo stadio: “Mi sembra una barzelletta e quindi preferisco non dire nulla. Penso però che si perda tempo e bisognerebbe dire basta a questo tipo di idee”. Sul Festival conferma quanto già affermato in Consiglio comunale: “Avevo detto che era meglio attendere la sentenza del Consiglio di Stato che potrebbe ribaltare quella del Tar. Il comune si è attenuto normativa attuale. Sul piano economico rendo merito al Sindaco di aver intrapreso una strada coraggiosa perché chiedere più soldi alla Rai è importante. A fronte dei 60 milioni di pubblicità noi prendevamo sempre le briciole. Il sindaco ha affrontato in modo chiaro, anche se pericoloso la vicenda”.

Carlo Alessi

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