Attualità - 11 aprile 2025, 13:23

Ottant’anni di Libertà, uno sguardo sul futuro: il Colonnello Veglia accende il pensiero degli studenti del Ruffini di Taggia 'La libertà si difende con la cultura'

Il Colonnello ha guidato i ragazzi in un viaggio attraverso la memoria, raccontando come, dopo l’8 settembre 1943, migliaia di militari italiani scelsero di unirsi alla lotta, contribuendo con coraggio, fatica e sacrificio umano alla liberazione del Paese

Ottant’anni di Libertà, uno sguardo sul futuro: il Colonnello Veglia accende il pensiero degli studenti del Ruffini di Taggia 'La libertà si difende con la cultura'

In occasione dell’ottantesimo anniversario della Liberazione, la scuola secondaria di primo grado G. Ruffini di Taggia ha ospitato oggi un incontro speciale con il Colonnello Veglia, per riflettere insieme agli alunni delle classi terze sul significato profondo della Resistenza, sulle sue molteplici voci e protagonisti, e sul ruolo svolto dall’esercito italiano durante uno dei periodi più drammatici della nostra storia.

"Il Colonnello - spiega la professoressa Elisa Pizzolla, docente di Lettere dell'Istituto - ha guidato i ragazzi in un viaggio attraverso la memoria, raccontando come, dopo l’8 settembre 1943, migliaia di militari italiani scelsero di unirsi alla lotta, contribuendo con coraggio, fatica e sacrificio umano alla liberazione del Paese. Una Resistenza fatta non solo di civili, dunque, ma anche di soldati, ufficiali, uomini in divisa che rifiutarono la resa all’oppressione nazi-fascista per schierarsi dalla parte della libertà.

L’incontro, che ha mantenuto alta l’attenzione e l’entusiasmo degli studenti, è poi scivolato con naturalezza verso i temi della geopolitica contemporanea. Attraverso un dialogo aperto e partecipato, si è parlato del conflitto russo-ucraino, della situazione in Medio Oriente con il protrarsi della crisi israelo-palestinese, e del fenomeno globale del riarmo. I ragazzi, curiosi e attenti, hanno posto domande puntuali per cercare di orientarsi tra le notizie che quotidianamente ascoltano al telegiornale, ricevendo spiegazioni chiare e stimolanti".

A colpire, al termine dell’incontro, è stato il saluto del Colonnello, denso di significato e responsabilità: “Non siate dipendenti dalla conoscenza degli altri, fate che il vostro futuro non dipenda da altri. Siate sempre voi a condurre i ragionamenti grazie alla vostra cultura.” E infine, rivolgendosi con fiducia agli studenti: “Sono convinto che voi, come generazione, sarete migliori di noi che vi abbiamo preceduto.”

"Un momento prezioso, che ha unito passato e presente, memoria e impegno, lasciando nei ragazzi un seme di consapevolezza e speranza".

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