Attualità - 04 aprile 2025, 16:55

Sanremo, il Presidente del Tribunale Eduardo Bracco ricostruisce il caso Multari: "Processo che ha segnato la giustizia italiana" (Foto)

Bracco ha ripercorso i momenti salienti del processo a Luca Delfino per l’omicidio dell’ex fidanzata Antonietta Multari, avvenuto nel 2007

Un pubblico attento e partecipe ha seguito, questo pomeriggio nella Sala degli Specchi del Comune di Sanremo, in occasione della lezione dell'Unitre, l’intervento del presidente del Tribunale di Imperia, Eduardo Bracco, che ha ripercorso i momenti salienti del processo a Luca Delfino per l’omicidio dell’ex fidanzata Antonietta Multari, avvenuto nel 2007 a Sanremo. Un’occasione rara per ascoltare, dalla voce del giudice che emise la sentenza, le motivazioni e gli snodi giuridici di uno dei primi e più drammatici casi di femminicidio in Italia.

Nel 2009, Delfino fu condannato a 16 anni e 8 mesi di reclusione con rito abbreviato, il massimo della pena possibile (24 anni ai sensi dell’art. 575 del codice penale, ridotta di un terzo come previsto dalla procedura). Una sentenza che fece discutere l’opinione pubblica e che oggi, a distanza di anni, viene ancora ricordata per la sua importanza giuridica e simbolica.

"Il processo presenta dei fondamentali punti fermi – ha sottolineato Bracco – che risultano con assoluta evidenza dalle acquisizioni processuali e che non vengono minimamente posti in discussione dalle parti. Luca Delfino è responsabile di tutti i fatti contestatigli (fatta eccezione per la ricettazione), come correttamente qualificati dal pubblico ministero. Inoltre, l’imputato è persona estremamente pericolosa e in condizione di stare in giudizio".

Il presidente del tribunale di Imperia ha ricordato che Delfino uccise Antonietta Multari con 40 coltellate, "di cui almeno 14 potenzialmente letali e due che interessarono in modo significativo organi e tessuti vitali". La perizia psichiatrica, che accertò la presenza di un disturbo ma non di una malattia mentale tale da compromettere la capacità di intendere e volere, fu decisiva nel bilanciamento tra aggravanti e attenuanti, premeditazione e vizio parziale di mente.

Durante l’incontro, Bracco ha evidenziato anche come quel processo segnò un momento di svolta nella consapevolezza collettiva sul tema del femminicidio, all’epoca ancora poco trattato nei media e nel dibattito pubblico. Il caso Delfino-Multari divenne simbolo della necessità di riconoscere e prevenire la violenza di genere in tutte le sue forme.

Andrea Musacchio

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