La Regione Liguria, la CCIAA Riviere di Liguria in qualità di capofila del GAL FISH Liguria e l’Università degli Studi di Genova (UNIGE) hanno sottoscritto un accordo di collaborazione volto a promuovere una sinergia proattiva tra gli operatori del settore della pesca e il mondo della ricerca. L’iniziativa, inserita nell’ambito del Piano Nazionale FEAMPA 2021-2027, prevede attività di ricerca di base e monitoraggio finalizzate alla predisposizione di proposte per Piani di Gestione (PdG) rivolti a:
- La pesca del pesce azzurro (Sardina pilchardus, Engraulis encrasicolus), inclusa la pesca del novellame di sardina (S. pilchardus);
- La pesca dei “gamberi di profondità” (Aristeus antennatus, Aristaeomorpha foliacea);
- L’utilizzo della Sciabica.
“La gestione delle risorse da pesca effettuata secondo le modalità scaturite dalla ricerca permetterà un miglior sfruttamento delle risorse biologiche nel tempo, con conseguente beneficio per gli operatori del settore ed un incremento dei livelli produttivi, senza pregiudicare la valenza economica del comparto” afferma Enrico Lupi, Presidente del GAL FISH Liguria.
“L’attenzione dell’Assessorato – prosegue il Vice Presidente di Regione Liguria Alessandro Piana - in questi anni si è concentrata nell’attuare politiche di sostegno verso le realtà di pesca e acquacoltura liguri, nella consapevolezza non solo di mantenere le tradizioni storiche e enogastronomiche legate al territorio, ma soprattutto di sostenere l’economia ittica ligure garantendo posti di lavoro e nuove prospettive per le future generazioni e per assicurare alla comunità ligure prodotti ittici di ottima qualità, sicuri sotto il profilo igienico-sanitario e sostenibili anche da un punto di vista ambientale.”
“I cosiddetti “Piani di Gestione” delle risorse ittiche – prosegue il Prof. Giorgio Bavestrello - rappresentano lo strumento principe per rafforzare il ruolo delle comunità dei pescatori nello sviluppo locale e nella governance delle risorse di pesca. Vale la pena al riguardo ricordare il Piano di Gestione per la pesca del Rossetto nel Mar Ligure, primo piano a livello comunitario ad essere stato approvato dall’Europa e oggi giunto già al quarto rinnovo”
Contesto e Obiettivi
Il progetto si inserisce in un’ottica di gestione consapevole della pesca e delle sue risorse, in linea con gli obiettivi della Politica Comune della Pesca (PCP) per il Mediterraneo. L’obiettivo principale è la protezione degli habitat naturali e delle specie rare o minacciate, attraverso l’applicazione di misure di gestione integrate, quali:
Fermo pesca temporale e/o spaziale;
Contenimento dell’effort;
Misure tecniche sugli attrezzi.
L’introduzione dei Piani di Gestione, secondo il Regolamento CE 1967/2006, permetterà di definire interventi mirati per contenere lo sforzo di pesca, integrando eventuali misure restrittive (by-catch, scarti, dimensioni degli attrezzi, ecc.) e compensazioni socio-economiche.
Interventi e Modalità Operative
Gli interventi previsti rientrano nelle tipologie di:
Intervento 21 – Studi e ricerche;
Intervento 22 – Condivisione della conoscenza;
Intervento 56 – Progetti pilota,
come indicato nel Working paper EMFAF MEF 2021-2027 di FAMENET.
Nello specifico, il progetto prevede:
Ricerca di base sulla biologia ed ecologia delle specie oggetto di pesca:
Monitoraggio dell’attività di pesca e raccolta di campioni biologici in banchina e a bordo;
Analisi di laboratorio per la determinazione dei principali parametri biologici;
Georeferenziazione e mappatura delle aree di pesca con la caratterizzazione dei parametri ambientali (profondità, temperatura, salinità) degli habitat;
Analisi quali/quantitative del pescato, studio delle serie storiche di sbarcati e applicazione di modelli analitici gestionali;
Analisi chimiche organolettiche;
Attività di promozione e divulgazione, inclusa la distribuzione di questionari socio-economici, materiale promozionale e didattico e l’organizzazione di incontri tematici.
Proposte di Piani di Gestione (PdG):
PdG per i “gamberi di profondità” (Aristeus antennatus, Aristaeomorpha foliacea);
PdG per la pesca del pesce azzurro, inclusa la pesca del novellame di sardina;
PdG per la pesca della Sciabica.
Conclusioni
L’accordo rappresenta un importante passo avanti verso una gestione sostenibile e consapevole delle risorse marine, favorendo l’integrazione tra ricerca e pratica operativa nel settore della pesca. La sinergia tra istituzioni, università e operatori contribuirà a garantire il rispetto degli standard di sostenibilità ambientale e a promuovere l’innovazione nel comparto ittica regionale.