CNA continua a lavorare concretamente per ridurre il peso della burocrazia sulle piccole e medie imprese, favorendo un ambiente più competitivo e dinamico. In questa direzione si inserisce il VI Rapporto dell’Osservatorio CNA Burocrazia, presentato oggi a Roma alla presenza del giudice emerito della Corte Costituzionale, Sabino Cassese, del Presidente nazionale della CNA, Dario Costantini, e con un videomessaggio del ministro per la pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, con un pacchetto di 100 proposte di semplificazione normativa e amministrativa. Un lavoro di grande valore che dimostra quanto sia necessario e urgente intervenire per ridurre i costi e i tempi imposti alle imprese, migliorando al contempo il rapporto con la Pubblica Amministrazione.
La burocrazia rimane uno dei principali ostacoli allo sviluppo economico del Paese. Nonostante gli interventi degli ultimi anni, imprese e cittadini non percepiscono un reale cambiamento. CNA, con questo pacchetto di proposte, offre soluzioni concrete per sciogliere quei nodi burocratici che frenano l’attività delle aziende, senza compromettere controlli e tutele.
L’IMPATTO DELLE PROPOSTE DI CNA
Le misure proposte hanno un impatto significativo su circa 830mila imprese e 3,6 milioni di lavoratori, coprendo 29 settori produttivi che vanno dal tessile alle costruzioni, dalla meccatronica all’oreficeria. Secondo le stime del Centro Studi CNA, l’implementazione di queste 100 semplificazioni potrebbe ridurre il tempo dedicato alle pratiche burocratiche da 313 a 263 ore l’anno per ogni impresa, generando un risparmio di circa 1.500 euro per azienda e un taglio di 7 miliardi di euro sui costi complessivi della burocrazia, che attualmente pesano oltre 43 miliardi di euro ogni anno.
PROPOSTE DI SEMPLIFICAZIONE PIÙ SIGNIFICATIVE
Di seguito alcune delle proposte contenute nel rapporto CNA, che dimostrano l’ampiezza e la concretezza delle azioni suggerite:
- Classificazione dei rifiuti tessili: Definire in modo chiaro la natura degli scarti tessili consentirebbe alle imprese di avviarli al riciclo, evitando costosi conferimenti in discarica. Il beneficio economico per un distretto di 15 piccole imprese potrebbe arrivare a 430mila euro annui.
- Industria insalubre: Eliminare l’obbligo, ormai obsoleto, di dichiarazione di industria insalubre risparmierebbe alle imprese costi documentali di oltre 3mila euro.
- Installazione insegne di esercizio: Unificare la normativa per ridurre il numero di enti coinvolti e velocizzare il processo di autorizzazione, che oggi può durare fino a 120 giorni con costi superiori a 1.500 euro.
- Unica autorizzazione nei porti: Razionalizzare le procedure per le imprese di riparazione navale, evitando la necessità di richiedere autorizzazioni diverse per ogni porto.
- Registro unico per appalti pubblici: Creare una piattaforma nazionale unica per gli appalti, riducendo i costi di registrazione per le imprese del 70%.
- Super SUAP: Unificare gli sportelli unici per attività produttive, edilizia e ambiente, dimezzando i tempi di rilascio delle autorizzazioni a 30-45 giorni.
- Semplificazione del GDPR per le piccole imprese: Esentare le microimprese dall’obbligo di notifica delle violazioni di dati personali di basso impatto, evitando spese e rischi di sanzioni.
- Moduli standard per il cinema: Uniformare la modulistica per la rendicontazione delle spese cinematografiche in tutte le regioni.
- Abolizione del registro dell’alcool etilico: Eliminare un inutile doppione burocratico che costa alle imprese di trasformazione alimentare fino a 2mila euro l’anno.
- Semplificazione per le imprese orafe: Ridurre gli adempimenti fiscali e antiriciclaggio per le attività marginali di compro oro.
- Estensione della qualifica di start-up innovativa: Consentire anche alle società di persone di essere riconosciute come start-up innovative, evitando di perdere potenziali realtà imprenditoriali di valore.
- Registro elettronico nazionale per trasporto pubblico: Unificare le anagrafi comunali per taxi e NCC, riducendo la burocrazia e i tempi di accesso alle corsie riservate e alle ZTL.
- Abolizione della comunicazione delle sovvenzioni pubbliche: Eliminare un’inutile duplicazione di informazioni già disponibili nei registri nazionali, evitando sanzioni di almeno 2mila euro per le imprese.
- Revisione del sistema di certificazione per gli ispettori di revisione auto: Ridurre le ore di formazione e rendere il linguaggio dell’esame più chiaro e accessibile.
- Codice Identificativo Nazionale per le strutture ricettive: Evitare sovrapposizioni tra le normative regionali e nazionali, istituendo un unico sistema di registrazione.
UNA STRADA NECESSARIA PER LA COMPETITIVITÀ
Come sottolinea il Segretario di CNA Imperia, Luciano Vazzano: “Queste proposte dimostrano come CNA sia in prima linea nel sostenere le imprese e ridurre le barriere burocratiche che ne limitano il potenziale. La semplificazione normativa è una priorità per garantire alle nostre aziende un ambiente più favorevole alla crescita, all’innovazione e alla competitività sui mercati. CNA continuerà a lavorare per far sì che queste misure vengano attuate nel minor tempo possibile, senza gravare sui conti pubblici, ma anzi generando benefici per l’intero sistema economico.”
Con questo impegno concreto, CNA Imperia ribadisce la necessità di proseguire nel percorso di semplificazione amministrativa, affinché le piccole imprese possano finalmente operare in un contesto più snello, trasparente ed efficiente.