Attualità - 17 marzo 2025, 11:55

Vallecrosia, un supermercato al posto dell'ex scuola Maria Ausiliatrice: il progetto sbarca in consiglio comunale (Foto)

Lo stabile verrà abbattuto per realizzare parcheggi, aree verdi e commerciali. Prevista anche la riqualificazione di via Angeli Custodi e del giardino in via Don Bosco

Il progetto di rigenerazione urbana relativo alla riqualificazione dello stabile ex scuole Maria Ausiliatrice a Vallecrosia al centro della seduta odierna del consiglio comunale monotematico richiesto dai consiglieri comunali di minoranza.

"Chiediamo all'Amministrazione comunale dettagli sulla progettazione, una relazione dettagliata sugli interventi previsti e le eventuali modifiche circa la viabilità" - dice il consigliere comunale di minoranza Fabio Perri spiegando le motivazioni per cui è stata richiesta la seduta odierna - "L'istituto Maria Ausiliatrice è stato per anni un edificio nevralgico dedito all'insegnamento ed è collocato al centro della città adiacente a una chiesa e a un oratorio. A seguito di diversi articoli di stampa siamo venuti a conoscenza della realizzazione di una superficie di media vendita e, in seguito a una nostra richiesta, ci è stato mostrato il progetto in una riunione. I gruppi di minoranza intendono sollevare una questione di grande rilevanza per la comunità locale riguardo alla decisione recentemente annunciata dalla maggioranza di trasformare l'edificio scolastico di Maria Ausiliatrice in un supermercato al posto di un progetto di utilizzo che valorizzi la cultura e l'aggregazione giovanile. Tale proposta risulta inadeguata e dannosa per il futuro dei nostri giovani e per la crescita culturale e sociale della nostra città. L'istituto Maria Ausiliatrice potrebbe rappresentare una straordinaria opportunità per realizzare un centro culturale, un polo educativo, uno spazio di aggregazione giovanile, invece, la scelta di trasformarlo in un supermercato comprometterebbe la perdita di un luogo che potrebbe essere destinato a laboratori creativi e formativi, eventi culturali, spazi di socializzazione e sviluppo di iniziative per le nuove generazioni. Questo tipo di progetto sarebbe in linea con i valori di inclusività, formazione e sviluppo sociale che ogni amministrazione dovrebbe promuovere specialmente in un contesto dove la crescita e l'integrazione dei giovani sono temi fondamentali. La proposta di trasformare una scuola in un supermercato non sembra rispondere a un bisogno reale della comunità visto che la città dispone già di numerosi esercizi commerciali che soddisfano la necessità di approvvigionamento alimentare. La realizzazione di un supermercato in un edificio scolastico rischierebbe di creare un precedente in cui altri edifici pubblici potrebbero essere destinati a finalità meramente commerciali a discapito di progetti che potrebbero migliorare la qualità della cittadinanza. La trasformazione di un bene pubblico, come la scuola, in un supermercato segna un'inversione di rotta rispetto all'importanza che la comunità dovrebbe attribuire alla formazione culturale e a sostegno delle nuove generazioni. In un momento storico in cui si parla continuamente di dare spazi sicuri per i giovani questa scelta risulta particolarmente inopportuna. Piuttosto che alimentare una crescita culturale sociale, l'operazione commerciale escluderebbe qualsiasi prospettiva di sviluppo educativo giovanile. Viene, inoltre, sottolineato come la creazione di questo progetto comporterebbe un impatto negativo sui negozi di vicinato che già in questo momento soffrono in un sempre più complesso andamento di mercato. Per non parlare della viabilità, un supermercato posizionato al centro della città provocherebbe, di fatto, diverse problematiche per i residenti del quartiere e non solo".

"E' una pura scelta amministrativa quella di creare un ulteriore supermercato" - sottolinea Perri - "Mi auguro che sia l'ultimo supermercato ma sento che sono già in atto azioni per un ulteriore centro commerciale di natura alimentare a Vallecrosia e questo ci preoccupa particolarmente e ci dà ancora di più la convinzione che la vostra è una visione che sicuramente non si sposa con il bene e lo sviluppo qualitativo della città. Anche da parte di qualcuno di questa maggioranza ne aveva fatto un caso quando doveva spostarsi il supermercato Conad vicino alle scuole. Si è gridato allo scandalo ma oggi avete fatto la stessa cosa ma peggio perché c'è anche un centro di culto. E' una scelta amministrativa completamente contradditoria a quello che avete sempre professato voler essere il vostro standard di città. Questa pratica va a condannare una parte della città, che è centrale e importante dove poteva essere creato uno sviluppo di natura diversa".

Si sono svolti un esame e un dibattito generale, senza adottare deliberazioni o risoluzioni alcune. "Ritengo fondamentale che il pubblico capisca di cosa stiamo parlando" - afferma il presidente del consiglio comunale Marco Calipa - "Dal punto di vista di una corretta informazione mi sembra doveroso che i tecnici qui presenti possano dare le corrette informazioni sulla pratica e tutti gli aspetti".

"Si tratta di una richiesta di autorizzazione di media struttura di vendita. Su questa pratica l'amministrazione comunale non ha alcuna competenza. Ci sono due norme di riferimento: la legge regionale del 2007, il testo unico di commercio, e la legge dieci del 2012 che detta le modalità di istruttoria dei procedimenti che prevengono allo sportello unico. E' pervenuta un'istanza - illustra il funzionario Enzo Bruno - "Nei cinque giorni a seguire lo sportello unico ha avuto il compito di verificarne la procedibilità. E' stato fatto anche con l'ausilio della parte tecnica ed è stato dato riscontro al richiedente dicendo che la pratica era procedibile e in linea con il nostro Puc. Abbiamo criteri dettati dalla Regione che ci danno le indicazioni delle caratteristiche delle condizioni di rilascio alle quali noi ci appelliamo. L'ufficio unico ha poi avviato la conferenza dei servizi, che coinvolge vari enti: vari uffici interni del comune ed enti esterni che nei tempi dettati dalla conferenza dei servizi danno il loro assenso o il loro diniego. Tutti questi assensi sono già pervenuti allo sportello unico il quale ovviamente adesso avvierà delle procedure successive. In questa fase di avvio della conferenza dei servizi c'è un'unica partita di competenza dell'organo di indirizzo politico che è la Giunta, ossia l'approvazione della convenzione urbanistica. Questo è un permesso di costruire con una convenzione urbanistica. Nella convenzione approvata in Giunta sono state indicate tutte le questioni che attengono diritti e doveri del richiedente richieste da parte dell'ente. L'indirizzo politico è quello di individuare le opere a scomputo tutto il resto è pura istruttoria tecnica. La convenzione è stata definita, è stata già trasmessa all'avvocato di parte del richiedente e da qui a poco personalmente andrò a firmarla presso il notaio. Vi sono tempi di esecuzione e opere a scomputo e tempi di esecuzione. Siamo quasi alla sottoscrizione della convenzione, dopodiché avvieremo il procedimento di emissione e la determinazione conclusiva della conferenza dei servizi. Sono tutti aspetti di esclusivo ambito tecnico. La conclusione del procedimento avverrà con la determinazione conclusiva, che è l'autorizzazione delle autorizzazioni nella quale vi sarà il permesso di costruire convenzionato, l'autorizzazione all'apertura della media struttura di vendita, le nostre medie strutture hanno il limite 1005, e tutte altre prescrizioni che sono state indicate dagli organi che sono stati coinvolti con i loro pareri in conferenza dei servizi. L'unico coinvolgimento della parte politica è stata l'approvazione della convenzione con l'indicazione delle opere a scomputo. Terremo conto ovviamente delle condizioni di rilascio, la partita si giocherà dopo nella verifica delle condizioni di esercizio che saranno prese in considerazione nel momento in cui l'attività sarà pronta ad aprire. C'è un'altra struttura commerciale annessa che sarà una piccola area di somministrazione bevande, un piccolo bar".

"Essendo conforme all'urbanistica vigente l'intervento non ha necessitato di particolari aggiornamenti o varianti ulteriori allo strumento urbanistico. E' stato trattato come una pratica ordinaria. Ha seguito l'iter ordinario delle pratiche edilizie. Si tratta di un intervento di ristrutturazione edilizia che comprende la demolizione di gran parte di tutti i fabbricati esistenti che sono all’interno dell’ambito e anche dei fabbricati ad uso serricolo che sono nella parte più orientale, vicino a via Angeli Custodi, e la realizzazione di nuove volumetrie ad indirizzo commerciale che occupano, tra l’altro, una volumetria minore rispetto a quella indicata come ammissibile dal progetto di rigenerazione urbana. La volumetria esistente da recuperare attualmente è intorno ai 39mila metri cubi, la volumetria ammissibile dalle schede di generazione urbana è 36.729, il volume in progetto che si andrà a realizzare sono 33.169 metri cubi. C'è la realizzazione di tutti i parcheggi pertinenziali e le aree verdi" - spiega l'architetto Gianni Ughetto - "Sostanzialmente le opere di urbanizzazione che si andranno a realizzare sono: la riqualificazione con ampliamento di via Angeli Custodi; la riqualificazione di tutti i marciapiedi e la realizzazione di una parte di aree verdi che non sono attualmente di proprietà comunale ma che fanno parte degli scomputi e la riqualificazione del giardino pubblico all'incrocio tra via Don Bosco e via Angeli Custodi. Poi vi sono le opere standard che sono costituite dal parcheggio pubblico di circa 55 posti auto realizzati in fregio all'Aurelia; un parco urbano sul confine occidentale del lotto di intervento che consentirà anche la realizzazione di una rampa per consentire l'accessibilità dei disabili al sagrato della chiesa. Consentirà, al tempo stesso, un collegamento diretto tra via Colonnello Aprosio e via Angeli Custodi. Le opere che andranno a realizzare i soggetti attuatori hanno un ammontare complessivo di circa un milione e quattordici mila euro. Ci sono poi delle parti che vengono scomputate per un totale comprensivo di 481mila euro. Restano ancora, come oneri in capo al Comune, 145mila euro che verranno versati al comune in quattro rate. La prima sarà rilasciata contestualmente alla firma della convenzione per il permesso di costruire. Importante è la monetizzazione delle aree standard. Lo standard urbanistico  si compone, oltre delle opere, anche delle aree. I soggetti proponenti vogliono mantenere la manutenzione delle aree perché vogliono tenerle con una certa qualità e criterio consono alla struttura di vendita che verrà realizzata. Vogliono, perciò, tenersi la proprietà delle aree anche se devono vincolarle in maniera perpetua all'uso pubblico. Gli è stato attribuito come valore cento euro a metro quadro e, pertanto, in aggiunta agli oneri verseranno anche il valore dell'area che si attesta a 394.729 euro. Dal punto di vista edilizio si tratta di un corpo di fabbrica sopraelevato, nella parte inferiore ci sono le aree parcheggio, la parte superiore che è collegata con delle scale mobili e ascensori ospita, invece, la parte commerciale e i servizi connessi come i magazzini. Da via Angeli Custodi verrà realizzato un ampio spazio per poter far venire in maniera agevole lo scarico delle merci. Hanno pensato di sopraelevare la piattaforma di scarico per agevolare lo scarico di merci da parte dei bilici che sono in transito".

"La superficie può essere aumentata o deve rimanere obbligatoriamente sotto convenzione?" - chiede il consigliere comunale di minoranza Cristian Quesada - "Quando mi è stato proposto di convocare questo  consiglio comunale su questo tema specifico ho firmato volentieri la convocazione perché ritenevo fosse necessario il ripristino di un po' di verità dei fatti. E' la convocazione di un consiglio comunale per amore della verità. Siete un contesto a volte strano, molto rappresentato dagli ex esponenti dell'amministrazione. Un ex esponente ha, infatti, detto che non avevo partecipato alla commissione consiliare convocata dall'Amministrazione per parlare del tema e che in consiglio comunale era stato dato un voto favorevole o di astensione rispetto alla pratica. Allora ho chiesto agli uffici e risulta che la pratica non è mai stata oggetto di  sedute di commissione né tanto meno di consiglio comunale. La contrarietà a questo progetto sarebbe per questioni prettamente legate o a qualcuno che non ha fatto le riforniture delle attrezzature oppure addirittura al marchio. Nel dire se eravamo favorevoli o contrari nessuno ha mai dato delle responsabilità all'amministrazione. Ho semplicemente detto che, in un contesto di sviluppo della città, in cui è consentito che vengano aperti nuovi supermercati avendo individuato un'area commerciale  in una zona specifica della città questa apertura indiscriminata non consentiva uno sviluppo serio della città. C'è una contraddizione in termini assoluti su questa vicenda. Da una parte non c'è indiscrezionalità politica rispetto all'apertura mentre dall'altra parte ci sarebbero dei motivi contrari o favorevoli rispetto all'apertura. Non ho mai detto da nessuna parte che questa Amministrazione ha dato il via alla pratica di Esselunga".

"A cavallo della campagna elettorale del 2023 sentiamo parlare della possibilità della realizzazione di un'opera in quell'area. Sotto il profilo tecnico la riqualificazione urbanistica tocca almeno tre aree importanti, due molto vicine tra loro: Sant'Anna e Maria Ausiliatrice. A seguito della campagna elettorale ho fatto una richiesta di accesso agli atti ed effettivamente scopriamo che c'è depositato in comune un progetto. Chiedo così una commissione tecnica ma il presidente del consiglio comunale mi risponde che la maggioranza deve studiare la pratica. In seguito siamo stati convocati e ci hanno spiegato la pratica. Setti mesi dopo l'incontro avviene una commissione tecnica durante la quale ci è stato spiegato il progetto" - interviene il consigliere comunale di minoranza Mirko Valenti - "Non ho avuto modo di mettere in discussione la bontà del progetto ma ho avuto modo di mettere in discussione le necessità ad oggi del territorio di VallecrosiaSarebbe utile per noi addentrarci più nel dettaglio e in maniera più specifica. Partiamo a valutare gli aspetti relativi a quelle che sono le opere di urbanizzazione, noi pensavamo di poter dare il nostro contributo nell'ottica di una proficua collaborazione tra le parti. Scopriamo, in realtà, che il progetto era già concluso e che l'amministrazione non era più nella condizione di poter dare indicazioni sugli aspetti più legati all'indicazione sotto il profilo politico amministrativo, c'erano da valutare solamente questioni di natura tecnica. Mi ritrovai a contestare la natura del progetto sulla base delle necessità del territorio. Secondo me oggi Vallecrosia ha un grande potenziale. Abbiamo sempre detto che saremo stati contro l'apertura di un supermercato. Siamo d'accordo a uno sviluppo commerciale in senso lato ma non nella realizzazione di un supermercato, a Vallecrosia serve altro. E' possibile entrare nel dettaglio della convenzione? L'utilità pubblica del progetto sarà avere parcheggi e aree verdi? Non siamo contro il fatto che si vogliono rigenerare aree della città".

"Ho sempre tenuto molto al settore commerciale. Trovarmi in questo consiglio comunale in cui è stato già deciso tutto mi dispiace anche perché ormai non si potrà cambiare nulla" - dice il consigliere comunale di minoranza Luciana Rondelli - "Sono andata a vedermi tutte le caratteristiche che prevede la rigenerazione urbana ma alla fine noi andremo solo a fare un altro supermercato. Nessuno ha chiesto quanto danno verrà dato ai residenti? Avete fatto una convenzione su quanti residenti andranno a lavorare su questo supermercato per vedere se daremo occupazione? Negli altri supermercati ci lavora solo il venti per cento dei residenti. Vorrei sapere cosa ne pensa Anastasio che ha una piccola attività. Mi dispiace che andiamo a costruire un altro supermercato solo per i francesi che vengono a comprare qui. La Giunta poteva decidere di non far costruire questo supermercato?".

"Nella delibera di consiglio comunale di dicembre 2021 si stabilivano i concetti di rigenerazione urbana" - sottolinea il consigliere comunale di minoranza Fabio Perri - "Siamo cascati sui servizi commerciali ma non di supermercati. Abbiamo bisogno di attività commerciali. Vorrei capire quale sia l'interesse pubblico? Quanti posti di lavoro perdiamo e quanti ne acquistiamo? Nella relazione tecnico illustrativa non si parla di piccolo ristoro. Vi saranno due ascensori che portano in un ampio spazio di somministrazione di bevande che si estende sul ponte esterno per concedersi un momento di riposo prima di andare a fare la spesa. Nel testo unico si dice che i comuni possono scegliere i luoghi e promuovere l'equilibrio tra le diverse tipologie distributive con riguardo delle piccole imprese. Questo progetto che si sta portando avanti non può pensare di andare verso una politica commerciale. Ho sentito parlare di oneri, ma sono meno di quelli che ci sarebbero stati che fosse stata fatta un'altra genere di operazione. Non ha portato nessun beneficio, in primis per il commercio. Il permesso di costruire convenzionato ha un passaggio di votazione in consiglio comunale? Davanti ai carabinieri passeranno i tir, quindi i bilici come potranno transitare in via Angelo Custodi senza creare difficoltà? Che strada faranno per tornare sull'Aurelia. E' normale che devono rifare i giardini perché se transiteranno i tir in via Don Bosco non ci passeranno. L''Amministrazione potrebbe richiedere di più di quello che questi signori hanno proposto o no per il bene comune?".

"Non è mai stato fatto un riferimento ad alcun brand. Noi non sappiamo quale brand sia e non ci interessa. E' stato dato riscontro in seguito alla procedimento di fattibilità" - precisa il funzionario Enzo Bruno - "Ci sono criteri regionali che entrano nel merito dei criteri qualitativi che verificheremo al lato pratico che sono stati realizzati. Non abbiamo limitato le dimensione minime o massime degli esercizi. La convenzione è stata approvata in Giunta in occasione della quale abbiamo incaricato il funzionario alla sottoscrizione. Quando perviene un'istanza di rilascio dello sportello unico è verificare la procedibilità, se è conforme al piano. Abbiamo verificato la coerenza del Puc in cinque giorni e abbiamo proceduto con la procedibilità della pratica. L'ente richiede che vengano realizzate opere a scomputo a vantaggio del bene comune, non c'è tanto discrimine. E' un'attività commerciale regolamentata da legge regionale. L'articolo 26 bis del Tuc è stato introdotto recentemente per consentire al piccolo commercio di non essere penalizzato dalle medie e grandi strutture di vendita. Abbiamo già chiesto una refusione dell'importo ma va a beneficio della Regione che bandisce ai richiedenti ma non è detto che abbia una ricaduta sul territorio".

"Il soggetto promotore si è preoccupato delle conseguenze negative che potevano crearsi per i cittadini. Si metteranno barriere antirumore per contenere i rumori ai cittadini residenti" - mette in risalto l'architetto Gianni Ughetto - "Hanno curato l'aspetto estetico. Le tre facciate sono rivestite da una pelle di lamiere verniciata e con forature. Hanno cercato di curare anche i dettagli per fare struttura di qualità. Realizzano al di fuori del loro comparto il giardino pubblico. Danno già di più rispetto a quello che dovrebbero dare riguardo alle opere".

"Non si tratta di bene pubblico" - interviene il consigliere comunale di maggioranza Stefano Fullone - "Secondo me, gran parte delle domande tecniche si potevano conoscere documentandosi. L'ufficio tecnico è sempre disponibile a qualunque chiarimento dei consiglieri. La risposta si poteva avere semplicemente leggendo gli atti. Parliamo di una struttura in degrado e chiusa che avrebbe comportato danni al comune. Quando si amministra bisogna documentarsi per capire cosa si può fare o no. Non è stata una scelta politica".

"Volevo chiedere se l'architetto potrebbe ripetere la parte economica" - chiede il sindaco pro tempore Marilena Piardi.

"Dal punto di vista economico il soggetto proponente verserà al comune in totale circa 450mila euro" - risponde l'architetto Gianni Ughetto - "La parte delle opere da realizzare saranno per un totale di un milione di euro e ne scomputano 481mila euro. Il resto sono opere pubbliche che rimarranno al comune".

"Siamo dovuti venire in consiglio comunale per fare un dibattito con i funzionari tecnici. Non ci avete permesso di fare una commissione. Sareste dovuti essere stati voi a convocare una commissione per illustrare il progetto, l'idea di progetto per confrontarci e fare, in caso, correttivi" - conclude il consigliere comunale Fabio Perri"Non c'è stato, invece, alcun spazio. Non sentire l'assessore al Commercio, un commerciante o il sindaco mi fa strano. Non servono milioni serve sapere come investire. Vi invito a fare forti riflessioni. Vi sono famiglie che rischiano di rimanere senza lavoro. Bisogna rispettare la comunità. Per la famiglia non fate nulla, anzi le condannate. Abbiamo bisogno di ritorno al contatto. Non riempiamoci la bocca che si propongono posti di lavoro perché non si può. Poi conteremo quanti posti di lavoro tolti saranno rimpinguati. Farò di tutto per cercare di agevolare il piccolo commercio di vicinato, perché soltanto con il piccolo commercio che una comunità si sente viva. Non avete fatto uno sgravio né un incentivo. Avete fatto scappare delle famiglie al Casablanca perché bisognava demolire e invece dopo quattro anni è ancora lì".

"Abbiamo fatto luce su una pratica su cui la cittadinanza era all'oscuro" - conclude il consigliere comunale di minoranza Cristian Quesada - "Pratica che tocca una parte della città, al di là che l'Amministrazione potesse o no bloccarla. Ora sappiamo che su Sant'Anna ci sono già altre proposte. E' vero che non c'è una volontà politica diretta ma c'è iniziale e la volontà di aver detto il contrario su questa pratica. Abbiamo fatto chiarezza su alcune cose. C'è volontà politica sugli oneri a scomputi e delle opere che però sono a favore dei proponenti".

"Sono sul territorio di Vallecrosia da 43 anni eravamo undici tra macellai e siamo rimasti in tre, tutti gli altri hanno chiuso ma non per colpa dei supermercati. Già stamattina ha chiuso un'altra azienda a Vallecrosia perché non c'è continuità" - sottolinea il consigliere comunale di maggioranza Sandrino Anastasio - "Le attività hanno chiuso perché non c'è chi continua, non c'è voglia di investire, i giovani non hanno intenzione ad aprire, abbiamo visto tanti giovani aprire e poi chiudere, sono tante le cose da fare a partire dagli affitti che sono anche alti. Non diamo la colpa ai supermercati, forse ci sono problemi più grossi ma non vedo come potremo aiutarli". 

"Questa pratica quando è stata discussa a dicembre nulla si disse o si fece a posteriore ma se ne parla tre mesi dopo in campagna elettorale, ne prendo atto. Mi domando visto che ha sottolineato il funzionario che è stata un'istanza non ho una proposta. Se gli uffici avessero negato. Il Comune non avrebbe potuto gestire per 115 milioni di euro facendo un mutuo? Quanti anni avremo impiegato per averlo?" - chiude il sindaco pro tempore Marilena Piardi - "Il comune di Vallecrosia guadagna una zona degradata che verrà rigenerata; l'ingresso avrà una nuova immagine; ci saranno centoventi posti di lavoro e mi auguro che qualcuno verrà assunto; 45 posti auto nuovi; la messa in sicurezza e la riqualificazione di via Angeli Custodi; gli oneri di urbanizzazione che serviranno per completare altre opere; i giardinetti in via Don Bosco verranno riqualificati; vi sarà una rampa di accesso per i disabili in chiesa e 340mila euro di manutenzione del verde. Lo fa il privato. Siete favorevoli allo sviluppo di Vallecrosia ma allora perché non lo avete comprato voi? Sono contenta che Vallecrosia possa avere uno sviluppo ed evitare le brutture: Vallecrosia diventerà bella e verde".

"Fa confusione, io non ho mai detto di comprare Maria Ausiliatrice" - replica il consigliere comunale di minoranza Fabio Perri - "Studiate le cose. Gli oneri di urbanizzazione se non fosse stato fatto questo intervento ce ne sarebbero stati altri. Vi invito a studiare la materia amministrativa".

"Stiamo soltanto cercando di far emergere il progetto e tutte le sue contraddizioni" - interviene Quesada.

"Metto avanti il Conad perché è una realtà. Dove sono i giardini alla Conad? Ci sono solo cespugli. Se il nuovo supermercato sarà così a me sembra solo un muro di cemento" - replica Rondelli - "Da quando è stata fatta la rotonda alla Conad c'è un traffico bestiale".

"Chiedo di cogliere l'opportunità del progetto che non è merito nostro ma dei privati" - risponde Piardi - "Perché avete chiesto un consiglio comunale monotematico se la maggioranza non c'entra niente. La convenzione è stata accettata in Giunta perché abbiamo visto che ci sarebbe stata una grande possibilità per Vallecrosia".

Elisa Colli

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