Attualità - 12 marzo 2025, 10:43

Sanremo, si riaccende il dibattito sull’abbattimento dei pini di via Padre Semeria: "Occorre più tutela per il verde urbano"

La lettera di un vivaista in pensione e recentemente associato al Comitato PAT: "I pini non sono i colpevoli dei danni che le loro povere radici arrecano al marciapiede e alla sede stradale, ma sono le vittime"

A Sanremo si riaccende il dibattito sulla gestione del verde pubblico, in particolare riguardo all’abbattimento dei pini lungo via Padre Semeria. Dopo il taglio di alcuni esemplari nei mesi scorsi, il timore dei residenti è che altri alberi vengano eliminati, indipendentemente dal loro stato di salute. La questione, già sollevata dal Comitato PAT, ha visto l’intervento di un cittadino sanremese, vivaista in pensione, recentemente associatosi al comitato, che ha voluto esprimere la propria preoccupazione con una lettera accorata inviata al nostro giornale.

“I pini di via Padre Semeria non sono i colpevoli dei danni che le loro povere radici arrecano al marciapiede e alla sede stradale, ma sono le vittime”, scrive. “È bene ricordare che gli alberi sviluppano i calli radicali per difendersi dal contatto, dallo schiacciamento e dalle vibrazioni della sede stradale. Quei calli costituiscono la legittima difesa degli alberi e hanno, lentamente ma inesorabilmente, la forza di spaccare il cemento.”

L’autore della lettera punta il dito contro le scelte dell’amministrazione comunale, sottolineando come l’ufficio competente non abbia mostrato sufficiente propensione alla tutela del verde: “Si ha l’impressione che i tecnici dell’Ufficio Beni Ambientali abbiano avuto poca propensione alla difesa di quelle alberature e forse troppa leggerezza nell’autorizzare discutibili abbattimenti e ancor più discutibili barbare modalità di intervento.”

Il vivaista si chiede perché questi alberi, che appaiono sani nonostante anni di manutenzione discutibile, debbano essere abbattuti. “Oggi i pini in questione sembrano, in assenza di perizie tecniche che dicano il contrario, in ottima salute malgrado la discutibile manutenzione subita negli anni. Il modo di far convivere produttrici di ossigeno e strade in città esiste; ciò che scarseggia è la volontà di salvaguardare e incrementare il verde in città.”

Il problema, secondo lui, non riguarda solo i pini di via Padre Semeria, ma una più ampia gestione del verde cittadino che spesso appare improvvisata. Porta come esempio un caso emblematico: “Oggi è capitato di vedere mettere a dimora, dal Servizio Verde Pubblico, un rosaio rampicante in un sito non adatto alle peculiarità di quella varietà; bene per un paio di anni quel rosaio, molto vigoroso, è stato sfalciato mediante decespugliatore. Con l’aggravante che il decespugliatore non recide ma spappola i rami. Bene, dopo mia segnalazione al competente Ufficio Beni Ambientali, quel rosaio è stato estirpato e al suo posto è stato piantato un ulivo; nulla di strano? ‘Normale avvicendamento’? Quell’ulivo è destinato a periodiche mutilazioni in quanto il suo tronco è a circa un metro e sessanta dal ciglio stradale. Qualcuno avvisi la direzione che le chiome degli ulivi raggiungono e superano, in pochi anni, il raggio di 2-3 metri.”

La polemica sull’abbattimento dei pini di via Padre Semeria è quindi parte di un dibattito più ampio sulla cura del verde cittadino e sulla necessità di pianificare meglio le scelte legate all’arredo urbano. I cittadini, rappresentati dal Comitato PAT, chiedono maggiore attenzione, per evitare che Sanremo perda il suo patrimonio verde a favore di scelte affrettate e poco lungimiranti.

Andrea Musacchio

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