In corso Trento e Trieste, ormai, l'unica certezza sembrano essere le chiusure. Il divieto di balneazione tra Portosole e Porto Vecchio è ormai ufficiale e, sebbene fosse atteso, ha colpito duramente gli operatori della zona. Con la primavera alle porte e l'estate all'orizzonte, la decisione rischia di avere pesanti conseguenze sulla stagione turistica, mettendo in difficoltà stabilimenti balneari, bar e ristoranti.
"Sapevamo dei lavori ma al di fuori di quello non ci hanno detto nulla, siamo caduti dalle nuvole. Adesso bisogna parlare del concreto, non di quello che potrebbe essere in futuro. Anche perché ad ora non c'è nessun piano B", afferma Lucio Castagno, che gestisce uno degli stabilimenti balneari della zona. Ma non sono solo gli operatori del settore a preoccuparsi. Anche bar e ristoranti temono una diminuzione del flusso di clienti. "Non sappiamo quando finiranno i lavori, sembra un cantiere infinito. Speriamo che si concludano presto, anche perché stanno creando problemi al traffico" raccontano i gestori di un bar.
A complicare ulteriormente il quadro, si aggiunge la questione dei cantieri stradali. In corso Trento e Trieste, infatti, le chiusure sembrano essere diventate la norma. Dal 19 febbraio, pochi giorni dopo la fine del Festival, sono ripresi gli interventi di fronte al residence dei Due Porti, con l'ingresso da corso Nazario Sauro chiuso ormai da un mese. Per consentire l’accesso, i veicoli entrano da via Giovanni Ruffini e percorrono il tratto in doppio senso di marcia, segnalato appositamente. E mentre si cerca di fare chiarezza sulla situazione, una cosa è certa: le spiagge resteranno aperte, ma senza la possibilità di fare il bagno. "Il punto è capire quanti verranno comunque al mare - commenta un altro commerciante - Chiudere la balneazione è un duro colpo per tutti noi".
Purtroppo, il problema del mare inquinato non è una novità: negli ultimi anni, più volte sono state emesse ordinanze simili, che vietavano la balneazione per via del cattivo stato delle acque. E non è un caso che, già lo scorso dicembre, durante il consiglio comunale, il consigliere della Lega Daniele Ventimiglia avesse lanciato l’allarme. Ora, quella previsione è diventata realtà: la balneazione resterà vietata per tutto il 2026.
La causa principale? I lavori in corso riguardano la rete fognaria, che è anche responsabile dell'inquinamento marino. E mentre si attende la fine dei cantieri, l'incertezza resta alta: quale sarà l'impatto sulla prossima stagione estiva? Nella zona si spera di trovare risposte presto, ma per ora, tutto sembra ancora sospeso.