Raccontare anni di musica, di incontri, di eventi e molto altro non è mai un'impresa facile, specie il materiale è vasto come quello che riguarda Stefano Senardi, che ha presentato al Living garden hub la propria autobiografia "La musica è un lampo", una raccolta di storie, aneddoti e rivelazioni inedite.
Un libro scritto quasi per caso, come racconta lo stesso Senardi: "Il tutto nasce da un trasloco, quando mi sono trovato tra le mani una miriade di biglietti di concerti. Prima ho pensato di recensire i concerti, poi la situazione mi ha preso la mano ed è nato un libro di 62 capitoli e olrte 400 pagine, con moltissime fotografie. Non volevo perdere i ricordi di quei concerti e poi il tutto si è sviluppato: ci sono voluti due anni per raccogliere il tutto e nel mentre sono affiorati una marea di ricordi legati alla musica e a tutti gli artisti che ho incontrato".
Il libro inizia con il racconto della folgorazione che Senardi ha avuto dalla musica, come indica anche il titolo stesso: "Ho iniziato a lavorare in un negozio di dischi e poi ho risposto a un annuncio. La mia carriera è stata, devo dire, veloce, anche grazie al mio entusiasmo. Ho consumato musica per tutta la vita; la musica è un alleato fantastico, una medicina, con cui ancora lavoro".
Un vero e proprio viaggio nel tempo quello che ha fatto Senardi, con tante esperienze vissute, molte riaffiorate proprio in fase di stesura: "Ricordo l'anno in cui sono stato al Festival con Paul Simon, quando c'erano i Duran Duran, siamo andati all'aeroporto di Albenga per accogliere un gruppo di coristi africani e all'aeroporto c'erano orde di fan che aspettavano i Duran Duran, e quando hanno visto scendere i coristi hanno detto 'Ma chi sono questi, i Duran Duran africani?'. Ricordo anche quella volta che prima di un concerto a Torino Madonna mi chiese di tradurle in italiano 'Siete pronti? Siete caldi?'. Poi potrei parlare dei video girati con Jovanotti e molte altre storie straordinarie, ce ne sono di tutti i gusti".
Tra le esperienze di Senardi anche l'essere da 10 anni membro del consiglio direttivo del Tenco, che gli ha permesso di vedere molti cantanti, tra cui anche partecipanti al Festival: "Mi ha fatto molto piacere vedere e mi hanno colpito Cristicchi, Brunori e Corsi, che sono passati dal Tenco e mi immagino per loro un ottimo piazzamento, portano una bella canzone d'autore. Poi ho notato con piacere che nella serata delle cover quattro brani tra quelli portati sono stati prodotti da me, Quando di Pino Daniele, La cura di Franco Battiato, Aspettando il sole di Neffa e L'estate sta finendo di Righeira".
Il legame con la provincia di Imperia resta comunque molto importante per Senardi: "Mi sembra giusto sottolineare che, mentre a Sanremo si celebra il Festival, a Diano Marina la banda comunale deve affrontare l'incendio della sua sede, che ha colpito anche gli strumenti. Un posto dove per anni veniva insegnata la musica e trasmessa questa passione. Mi sono candidato per organizzare un concerto così da rimettere in piedi questa struttura. E fa strano pensare che a 30 chilometri di distanza da Sanremo in questi giorni ci sia questa piccola tragedia musicale. E chiunque voglia fare qualcosa per la banda può fare riferimento a me".