Si è svolta stamattina a Imperia si è svolta l'udienza predibattimentale del processo a Vittorio Sgarbi, indagato per esportazione illecita di beni culturali per aver trasferito all'estero il dipinto Concerto con bevitore di Valentin de Boulougne, dal valore di 5,5 milioni di euro, senza autorizzazione.
L'udienza è stata rinviata al 28 maggio per la discussione di una eccezione procedurale sollevata dalla difesa che contesta la legittimità di una notifica.
Sgarbi è difeso dagli avvocati Giampaolo Cicconi e Alfonso Furgiele, Sgarbi insieme a Sabrina Colle, difesa dall’avvocato Giampaolo Cicconi, e due collaboratori, Gianni Filippini patrocinati dagli avvocati Stefano Rametta e Marco Bosio e Maria Caradonna assistita dall’avvocato Fiorella Giummo.I
Il critico d'arte, secondo l'accusa rappresentata in aula dal procuratore capo Alberto Lari Francesc Dentis, avrebbe incaricato la convivente Sabrina Colle, amministratrice della Hestia Srl, di gestire la vendita dell'opera. Colle, assistita dall’avvocato Cicconi, avrebbe concordato la vendita con Gianni Filippini, il quale, a sua volta, avrebbe coinvolto Maria Caradonna per il trasporto. Caradonna avrebbe quindi affidato l’incarico a Valter Ghio e organizzato la consegna a Montecarlo, con successiva vendita alla fiera Tefaf di Maastricht tramite la galleria Nicolas Cortes di Madrid.
L'inchiesta sul trasferimento all'estero del dipinto di Valentin de Boulougne era stata trasferita a Imperia dalla procura di Siracusa. I magistrati siciliani, mentre indagavano su presunti falsi di Gino De Dominicis autenticati da Sgarbi, hanno scoperto il caso del dipinto e lo hanno inoltrato a Imperia, poiché il reato si sarebbe consumato al confine di Ventimiglia.
(ha collaborato Sara Balestra)