C'è tempo fino al 18 febbraio alle 14 per presentare le domande per fare il servizio civile universale con Don Bosco nell'oratorio dei salesiani di Vallecrosia. E' rivolto a coloro che hanno tra i 18 e i 28 anni e desiderano dedicare un anno della propria vita al servizio del bene comune per crescere professionalmente, personalmente e intellettualmente.
"All'Oratorio Don Bosco ci sono due progetti per poterli conoscere basta consultare il sito dedicato" - fa sapere don Karim, parroco della parrocchia di Maria Ausiliatrice - "Si tratta del 'Lab-Oratorio: educare con il fare 2', che prevede tre posti, e 'Oratorio: l’educazione è passione', che prevede due posti. Ci sono, inoltre, altri quattro progetti: due al centro diurno Ass. Grazie Don Bosco APS che sono 'Al Centro la speranza 3' e 'Insieme si può fare' e due al CNOS FAP che sono 'Educazione&animazione nei CFP' ed 'EduTime 3'".
Salesiani per il Sociale APS è l’organizzazione non-profit guidata dai Salesiani d’Italia che oltre a continuare l’opera di Don Bosco nell’ambito dell’emarginazione e del disagio giovanile, si occupa anche di coordinare il servizio civile universale in Italia e all’estero. I progetti tra i quali poter scegliere riguardano tutti gli ambiti d’intervento dell’organizzazione, ossia i servizi socio-educativi rivolti a minori e giovani, in oratori, centri giovanili, case famiglie e scuole.
Il servizio civile nazionale, istituito nel 2001, concorre, in alternativa al servizio militare obbligatorio, alla difesa della Patria con mezzi ed attività non militari, per favorire la realizzazione dei princìpi costituzionali di solidarietà sociale, promuovere la solidarietà e la cooperazione, a livello nazionale ed internazionale, contribuire alla formazione civica, sociale, culturale, e professionale dei giovani che fanno tale scelta. Con il decreto legislativo 40/2017 e successive modifiche, il servizio civile nazionale si trasforma in servizio civile universale, prevedendo alcune novità tra cui alcuni mesi di servizio dedicati all’orientamento al lavoro o in paesi esteri. Oltre alla partecipazione di giovani con minori opportunità, l’accesso è stato esteso anche ai cittadini comunitari e stranieri regolarmente soggiornanti.