Si è aperto oggi presso il Tribunale di Imperia il processo che vede imputati Franco Bonello, direttore sanitario, ed Ezio Magrino, medico, entrambi in servizio presso Casa Serena, la casa di riposo pubblica di Sanremo. I due sono accusati di omicidio colposo in relazione alla morte di un’ospite 89enne, Francesca Gemelli, avvenuta nel settembre 2021. A difendere gli imputati sono gli avvocati Gabriele Cascino del foro di Imperia e Andrea Vernazza del Foro di Genova, mentre la parte offesa è rappresentata dall’avvocato Luigi Patrone.
L’anziana, secondo quanto ricostruito, sarebbe deceduta a causa di strangolamento con la cintura di contenzione utilizzata per limitarne i movimenti. Tale trattamento, prescritto dai medici per ragioni di sicurezza, era stato messo in atto a causa della tendenza della donna a divincolarsi, comportamento che pochi giorni prima della sua morte l'aveva già portata a cadere e a subire la frattura di una gamba.
Durante la prima udienza, il Pubblico Ministero Enrico Cinnella Della Porta ha ascoltato diversi testimoni che potrebbero fornire dettagli chiave sulla vicenda. Tra questi, operatori socio-sanitari (oss), personale della struttura, una dottoressa, Sara Lo Pinto, in servizio presso il reparto di medicina legale di Genova, ma anche l'ispettore Sergio Florio, in servizio all'epoca presso il gabinetto della polizia scientifica di Imperia, e che avrebbero avuto un ruolo nella gestione e assistenza della vittima. Le testimonianze raccolte potrebbero aiutare a determinare eventuali responsabilità nella gestione del trattamento della paziente e nella prescrizione della contenzione.
Nell'istruttoria di oggi si è approfondito il ruolo della cintura di contenimento e della sua esatta applicazione. Gli avvocati difensori, Andrea Vernazza per Bonello e Gabriele Cascino per Magrino, hanno fatto emergere come l'esatta vestizione della stessa non avrebbe potuto portare alla "liberazione" della paziente.