Cronaca - 16 gennaio 2025, 17:57

Nuovo ricorso vinto per una multa dell'autovelox in Valle Armea: non è omologato e le sanzioni devono arrivare via Pec

Un automobilista savonese ha vinto il ricorso al Giudice di Pace che ha anche condannato la Provincia alle spese legali

Nuovo ricorso vinto per una multa dell'autovelox in Valle Armea: non è omologato e le sanzioni devono arrivare via Pec

Nei mesi scorsi avevamo pubblicato la notizia del ricorso accolto dalla Prefettura di Imperia, nella forma del ‘silenzio assenso’, relativo ad una multa comminata sull’ormai celeberrimo tratto dell’Aurelia Bis tra Taggia e Sanremo, nella zona di Valle Armea. Oggi arriva un altro ricorso, questa volta accolto dal Giudice di Pace di Sanremo, che potrebbe far drizzare le antenne ai molti automobilisti che hanno ricevuto sanzioni simili.

Il caso riguarda un automobilista di Savona che, nell’aprile scorso era transitato nel luogo ‘incriminato’ ad oltre 100 km/h (il limite lo ricordiamo è di 70). Qualche settimana dopo si ritrova nella buca delle lettere la classica busta verde con una multa pari a 600 euro, 6 punti in meno sulla patente e la possibile sospensione della stessa tra uno e tre mesi.

“Giro molto per lavoro – ci ha detto l’automobilista – e mi capita di essere colpito da sanzioni elevate da autovelox in giro per la nostra regione ma, questa volta mi sono documentato ed ho sentito l’avvocato di Sanremo Davide Oddo, chiedendo lumi sulla vicenda anche dopo aver letto un articolo sul vostro giornale, relativo al ricorso fatto dallo stesso legale”.

Il ricorso dell’automobilista savonese, questa volta non è stato fatto alla Prefettura ma al Giudice di Pace e non riguarda l’errata classificazione della strada come sostenuto dallo studio legale Oddo. L’avvocato Silvia Gallo di Savona, infatti, ha sostenuto la tesi, secondo la quale le notifiche relative a questo tipo di multe debbano essere inviate via Pec e non con la normale posta, seppur via raccomandata.

Oltre a questo il legale dell’automobilista vessato, ha anche presentato ricorso contro la multa, evidenziando il difetto di omologazione dell’apparecchiatura che è requisito essenziale. Una doppia motivazione, supportata dall’assenza dell’invio via Pec, obbligatorio dopo l’entrata in vigore della riforma Cartabia. Per questi due motivi il Giudice sanremese Francesco Coffaro ha accolto il ricorso, condannando addirittura la Provincia di Imperia a pagare le spese di giudizio.

Un ulteriore caso relativo all’autovelox dell’Aurelia Bis in Valle Armea che, dalla sua installazione ha fomentato migliaia di proteste e di accuse degli automobilisti, in particolare per l’entità del limite che è di 10 km/h inferiore a quello del tratto ad una corsia per senso di marcia, tra San Martino e il Borgo. Il ricorso vinto dall’automobilista savonese, sia per l’omologazione dell’autovelox e per l’eventuale invio tramite posta, potrebbe convincere molti altri a presentare le proprie rimostranze al Giudice di Pace, creando notevoli problemi all’impianto di Valle Armea.

Carlo Alessi

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