Attualità - 15 gennaio 2025, 15:50

Piante di leccio micorizzate con tuber melanosporum, a Seborga si coltiva il tartufo 'Black Prince' (Foto)

Un'eccellenza gastronomica dell'estremo Ponente ligure

Piante di leccio micorizzate con tuber melanosporum, a Seborga si coltiva il tartufo 'Black Prince' (Foto)

Un terreno con piante di leccio micorizzate con Tuber melanosporum si può trovare ai piedi del principato di Seborga. In una splendida cornice naturale prende, infatti, forma un'eccellenza dell'estremo Ponente ligure, quasi sconosciuta dalla popolazione locale: il Black Prince tartufo di Seborga.

Una realtà ligure di grande valore che contribuisce anche al rimboschimento del territorio. "E' la più grande tartufaia coltivata dell'estremo Ponente ligure ormai in produzione da qualche anno" - fa sapere il tartuficoltore Villiam Casali  - "Nella tartufaia sono state messe a dimora per lo più piante di leccio micorizzate con Tuber melanosporum, conosciuto in Italia come tartufo nero pregiato".

Un prodotto gastronomico conosciuto fin dai tempi dei romani. “La famiglia Casali e Guglielmi, dopo innumerevoli sacrifici ma con tanta passione, ha piantato circa 500 piante che da qualche tempo hanno iniziato a produrre i preziosi tartufi" - dice Casali - "Il Black Prince tartufo di Seborga si conferma una vera eccellenza per l'estremo ponente ligure, questo prodotto gastronomico, principe delle tavole di tutto il mondo, riesce a diventare una delle coltivazioni ad impatto ambientale pari a zero. Considerato alla pari di un vero e proprio rimboschimento. Già presente in epoca romana, il tartufo ligure è un'eccellenza del territorio ancora tutta da scoprire".

 

Elisa Colli

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