Michael Saylor, co-fondatore di MicroStrategy, ha riacceso le speculazioni sull’imminente acquisizione di Bitcoin su larga scala da parte dell’azienda. Il 28 dicembre, infatti, Saylor ha utilizzato il social media X per condividere enigmatiche osservazioni sul portafoglio SaylorTracker, che monitora gli acquisti di Bitcoin di MicroStrategy.
Nel suo post, Saylor ha affermato che l’indicatore presentava “linee blu inquietanti,” portando a speculazioni su un possibile nuovo grande acquisto imminente. Nelle ultime settimane, segnali simili da parte di Saylor hanno preceduto annunci ufficiali di significativi investimenti in Bitcoin.
Nell’ultimo anno, MicroStrategy è stata protagonista di un frenetico accumulo di Bitcoin, acquistando oltre 192.042 BTC a un costo stimato di 18 miliardi di dollari. Durante questo periodo, il prezzo di Bitcoin è salito da 67.000 a 108.000 dollari, mentre il valore delle azioni di MicroStrategy è aumentato di oltre cinque volte quest’anno, attestandosi ora intorno a 360 dollari, con un incremento del 400% rispetto ai dati di inizio anno.
Le prestazioni azionarie di MicroStrategy e la sua inclusione nel Nasdaq-100 sono state straordinarie. Il passaggio dell’azienda dal core business dell’analisi di dati aziendali a un focus massiccio sull’accumulo di Bitcoin l’ha posizionata come il maggiore detentore pubblico della criptovaluta. Tuttavia, questa strategia aggressiva non ha mancato di suscitare critiche.
L’aumento della volatilità
Alcuni partecipanti al mercato sostengono che gli annunci di acquisto di Bitcoin da parte di Saylor creino volatilità. I critici affermano che, una volta resi pubblici gli acquisti, i trader giornalieri iniziano a shortare Bitcoin, causando un ritracciamento del prezzo e un calo del valore delle azioni di MicroStrategy.
Un trader su X ha affermato che: “Il problema con gli acquisti di Saylor è che li annuncia, e poi i day trader iniziano immediatamente a shortare BTC sapendo che il grande acquirente ha terminato gli acquisti. Quindi Bitcoin ritraccia e le azioni $MSTR scendono, non salgono”.
Inoltre, alcuni suggeriscono che il modello di acquisto sia stato influenzato dal piano dell’azienda di un periodo di blackout a gennaio, durante il quale interromperà gli acquisti di Bitcoin. Tuttavia, le prime indicazioni suggeriscono che gli acquisti di Bitcoin non si fermeranno presto. MicroStrategy si prepara infatti ai prossimi passi, tra cui l’aumento delle azioni autorizzate di classe A e azioni privilegiate.
La proposta mira ad ampliare il numero di azioni di classe A da 330 milioni a oltre 10 miliardi e le azioni privilegiate da 5 milioni a 1 miliardo. Gli osservatori di mercato ritengono che questa mossa aumenterà significativamente la capacità dell’azienda di emettere azioni in futuro, permettendole di allocare ulteriori fondi per l’acquisto di Bitcoin.
Le meme coin nel 2025: alternativa a BTC?
Mentre Michael Saylor e grandi whale accumulano BTC, i piccoli investitori puntano invece a progetti in cui è possibile investire somme più contenute ma con potenziali rendimenti da 10 a 100x. Il settore delle meme coin a bassa capitalizzazione di mercato rappresenta la scelta preferita di molti trader, grazie anche alla vitalità e resilienza di questa nicchia. Da DOGE a PEPE, sono tantissimi i token che hanno avuto exploit positivi proprio nell’ultimo anno. Tuttavia, a far parlare di sé sono senz’altro i progetti di token non ancora disponibili sugli exchange, come il recentissimo Wall Street Pepe ($WEPE) che, sulla scia di altre meme coin dedicate a Pepe the Frog, ha già raccolto oltre 38 milioni di dollari in prevendita.
WEPE è un progetto diverso dai soliti, non punta infatti al clamore mediatico e al solo aspetto divertente che rappresenta il settore, ma vuole creare nuovi equilibri di potere tra gli investitori. Da un lato, infatti, regnano le whale e gli insider che grazie a informazioni e capitali possono manovrare il mercato a piacimento. Dall’altro ci sono i piccoli investitori che cercano di copiare le strategie dei primi senza però ottenere i risultati sperati. WEPE si inserisce nel mezzo, promuovendo la creazione di un gruppo VIP esclusivo, la WEPE Army, che può accedere a informazioni privilegiate e, grazie al potere del gruppo, investire somme che rivaleggiano con quelle delle whale, dando così la possibilità anche a questi ultimi di avere voce in capitolo.
L’acquisto del token WEPE è la chiave d’accesso al gruppo, al costo di 0,000366 dollari per token. Un prezzo chiaramente vantaggioso ma che continuerà ad aumentare nel corso della presale, fino al lancio sugli exchange, momento in cui potrebbe vedere un apprezzamento che, secondo gli esperti, potrebbe facilmente moltiplicarsi di dieci volte rispetto al valore attuale. WEPE offre anche un protocollo di staking per chi intende bloccare i propri token, con un APY del 34% si rivela un modo valido per ottenere ricompense annuali senza il minimo sforzo.