Silvia Montemurro si racconta al Festival delle ragazze a Bordighera. Un folto pubblico, presente oggi pomeriggio all'ex chiesa Anglicana, ha ascoltato con interesse la presentazione del libro "Le cicogne della scala", e il dialogo-intervista tra l’autrice e Raffaella Fenoglio allietato dalle interpretazioni e letture a cura di Barbara Bonavia e dall’accompagnamento musicale del maestro Marco Balbo.
Dopo il riuscito incontro con Antonella Grandicelli, che ha parlato di 'Sylvia Plath. Le api sono tutte donne', ha avuto successo anche il secondo appuntamento della nuova stagione proposta da Barbara Bonavia, Raffaella Fenoglio e Donatella Tralci, fondatrici di un'associazione tutta al femminile che ha come obiettivo promuovere e valorizzare le voci femminili più interessanti nel mondo della narrativa, della musica, dell’arte, del teatro e di ogni altra forma di espressione umana.
L'evento, a ingresso gratuito, era patrocinato dal comune di Bordighera. Per l'occasione era presente anche il consigliere regionale e comunale Walter Sorriento. "Ringraziamo il Comune per averci messo a disposizione la splendida location dell'ex chiesa Anglicana" - dice Raffaella Fenoglio - "Ringraziamo l'autrice per aver accettato il nostro invito e il folto pubblico che è venuto al nostro evento. Il prossimo appuntamento sarà a gennaio".
Silvia Montemurro è nata a Chiavenna nel 1987, ha esordito nel 2013 con L’inferno avrà i tuoi occhi, segnalato dal comitato di lettura del Premio Calvino. Sono poi seguiti altri romanzi, tra i quali Cercami nel vento, La casa delle farfalle e I fiori nascosti nei libri. "Scrivo storie con l'intento di far trascorrere ore liete ai lettori. Quando scrivo ho, infatti, in mente una lettrice ideale." - svela la scrittrice - "Solitamente sono i personaggi che guidano la storia. Parto sempre da un personaggio quando è piccolo, una bambina o una ragazza, che fa qualcosa e poi si rivede avanti negli anni come è diventata. Sono molto legata al periodo dell'infanzia e dell'adolescenza".