Tradizione rispettata. Si è svolta nel pomeriggio odierno alla presenza di autorità civili, religiose e militari la cerimonia dello scambio degli auguri tra le associazioni cittadine e l'Amministrazione comunale nell’aula consiliare del comune di Ventimiglia: la trentanovesima edizione della “Strena de Deinà”.
Il console rappresentante della Cumpagnia d'i Ventemigliusi Marco Scullino ha consegnato, leggendo la tradizionale formula in dialetto, al sindaco della città di Ventimiglia Flavio Di Muro, a nome di tutte le associazioni cittadine, la trentanovesima giara istoriata, opera benaugurale della ceramista Clara Perotti, autrice di tutte le giare realizzate per questo evento, dal 1985 ad oggi.
Sulla giaretta, riportante lo stemma araldico della città di Ventimiglia, è raffigurato ogni anno un antico mestiere su un tassello istoriato. Quest'anno all'onore della storia c'è l'antico mestiere dello stampatore. Dopo i saluti delle autorità civili e religiose, il mestiere è stato illustrato da Dario Canavese, cancelliere della Cumpagnia d'i Ventemigliusi, che ha letto la ricerca fatta sull'argomento da Graziella Colombini Cortesi delle Edizioni Alzani, presidente dell'Unione Intemelia ed editrice de La Voce Intemelia.
Nel corso della manifestazione il sindaco Flavio Di Muro e l’assessore Serena Calcopietro si sono rivolti ai presenti leggendo una tradizionale formula di saluto in dialetto ventimigliuso. Alla cerimonia erano presenti anche il vescovo della diocesi di Ventimiglia-Sanremo, Monsignor Antonio Suetta e il consigliere regionale Enrico Ioculano.
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