Attualità - 15 dicembre 2024, 07:21

Olivicoltura 2024: ottimi risultati sul territorio, tra Sanremo e la Riviera dei Fiori raggiunti i livelli del 2020

Sia nei frantoi locali sia da parte di Coldiretti arriva la conferma della buona raccolta di quest'anno. Tante le olive quest'anno, con quantità che negli ultimi anni non si erano viste

Olivicoltura 2024: ottimi risultati sul territorio, tra Sanremo e la Riviera dei Fiori raggiunti i livelli del 2020

Ottima quest'anno la produzione di olive e olio nel territorio del sanremese e della Riviera dei fiori: i numeri di questo 2024 risultano essere in netta crescita rispetto a quelli delle stagioni precedenti, soprattutto in termini di quantità.

"Erano diversi anni che non arrivava una raccolta del genere - afferma Franco Boeri di Olio Roi, oleificio e frantoio di Badalucco - Dopo tre anni di scarsa raccolta quest'anno si stanno battendo i record. Il risultato è buono sia per la quantità che per la qualità del prodotto. L'unica cosa un pochino negativa è che la resa è un po' più bassa rispetto agli scorsi anni, ma questo dipende anche dalla grande quantità di olive: i mesi di ottobre e novembre hanno visto rese tra il 12 e il 15%, mentre lo scorso anno eravamo sul 18-20%. Ma è una cosa naturale, legata alla quantità di frutti".

Un ruolo importante è stato giocato dal meteo, grazie alle piogge in primavera e nei primi mesi autinnali, che hanno permesso agli alberi di non andare in sofferenza e neanche gli insetti  (mosche in primis) hanno intaccato le olive, favorendo così la raccolta.

"Nei mesi di ottobre e novembre - continua Boeri -  abbiamo lavorato con circa 720 tonnellate di olive, un numero che negli ultimi anni non si era mai visto, sia come olive per olio sia per salamoia. Una buona notizia anche per i contadini che dopo tre anni di sofferenza si trovano a poter davvero guadagnare dalle olive. Ora credo sia importante non adagiarsi su quanto fatto e svendere il prodotto per il buon risultato fatto, altrimenti si rischia di svalutare un prodotto che quest'anno è qualitativamente alto e abbondante, ma che è sempre figlio di un lavoro importante dietro. Credo che tenendo conto di tutto quello che viene fatto non si dovrebbe scendere sotto i 18 euro per il prezzo, altrimenti anche il produttore rischia nei prossimi anni, se non dovesse avere una buona raccolta, di andare in perdita".

La buona produzione è confermata anche dalla Coldiretti: "Non abbiamo ancora dati definitivi - spiega il direttore Domenico Pautasso - ma siamo molto vicini alle quantità raggiunte nel 2020, che dopo gli ultimi anni è una cosa buona. Soprattutto dalla costa sono arrivati ottimi risultati. Sicuramente le piogge primaverili hanno contribuito e ci permettono di poter parlare, a ora che siamo circa al 75% di quella che è la stagione, di una buona annata a livello produttivo".

Elia Folco

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