Coldiretti Informa - 18 novembre 2024, 13:58

Parlamento europeo rinvia regolamento EUDR, Coldiretti: “Continuiamo la lotta alla deforestazione ma con semplificazione oneri burocratici"

L’obiettivo, in tutte le sedi, è tutelare l’agroalimentare Made in Italy rispetto ai rischi di un insostenibile appesantimento burocratico

Parlamento europeo rinvia regolamento EUDR, Coldiretti: “Continuiamo la lotta alla deforestazione ma con semplificazione oneri burocratici"

“Secondo quanto riportato nel testo votato dal PE, l’applicazione del Regolamento slitta al 30 dicembre 2025 per le grandi imprese, mentre per le micro e piccole imprese si applicherà a partire dal 30 giugno 2026,” spiegano Gianluca Boeri e Bruno Rivarossa, Presidente di Coldiretti Liguria e Delegato Confederale. Il regolamento in questione è l’Eudr – European Deforestation-free products Regulation – e mira a contrastare la deforestazione e il degrado forestale globale. Allo stesso tempo, però, applicato a un paese come l’Italia – paese la cui superficie boschiva aumenta annualmente – rischia di provocare ingenti danni ai produttori dovuti a un carico burocratico insostenibile, nello specifico per i produttori forestali liguri. Per questo, il rinvio del regolamento è una notizia incoraggiante, in vista, ovviamente, di ottenere una modifica definitiva che lo possa adattarlo meglio alle reali e concrete esigenze delle imprese nazionali e locali.

È stato infatti votato al Parlamento Europeo l’ufficiale rinvio dell’applicazione del Regolamento EUDR sulla deforestazione, in linea con le richieste avanzate da Coldiretti e Filiera Italia. L’obiettivo, in tutte le sedi, è tutelare l’agroalimentare Made in Italy rispetto ai rischi di un insostenibile appesantimento burocratico. 

“E non è tutto,” aggiungono: “con l’inserimento della classe ‘zero rischi’, gli agricoltori italiani potranno usufruire di una consistente riduzione degli obblighi con conseguente semplificazione degli oneri burocratici.”

Lotta alla deforestazione, qui, s’interseca con la semplificazione per le imprese: “non siamo tutti uguali ed è giusto distinguere tra chi opera deforestazione massiva, come il Brasile, e chi, come l’Italia, non solo non ha ridotto la propria superficie forestale, ma l’ha aumentata, con un progressivo accrescimento negli anni che oggi tocca 11 milioni di ettari.”

Al voto odierno dell’europarlamento seguirà una fase negoziale con Consiglio e Commissione che, auspichiamo, si possa concludere in tempi brevi con l’approvazione delle modifiche e, quindi, del testo finale nei tempi utili per rendere applicabile la semplificazione e il rinvio.

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