Si apre oggi la Settimana della Cultura d’Impresa, la rassegna di eventi promossa da Confindustria e Museimpresa. Un ricco e articolato programma di iniziative per scoprire l’immenso patrimonio culturale custodito all’interno di grandi, medie e piccole imprese italiane.
Il tema di quest’anno “Mani che pensano. Intelligenza artificiale, arte e cultura per il rilancio dell’impresa” mette in evidenza il ruolo delle imprese italiane, non solo motori economici, ma anche soggetti sociali e culturali, protagonisti delle trasformazioni dettate dalla digital economy e dall’Intelligenza Artificiale. Con una capacità, tutta italiana, di tenere insieme la consapevolezza delle proprie radici storiche con una forte inclinazione all’innovazione, nel senso più ampio del termine. Una vera e propria originale cultura politecnica.
Per il Presidente di Museimpresa, Antonio Calabrò: “Le imprese, nel corso del tempo, si sono radicalmente trasformate ed è proprio questa trasformazione a sollecitare un nuovo racconto, una diversa e più pertinente rappresentazione dell’impresa stessa. Le imprese devono imparare ad aprirsi e a essere trasparenti. A caratterizzarsi, nelle neofabbriche ad alta tecnologia, come “mani che pensano”. A vivere una nuova stagione produttiva con evidenti connotazioni culturali e a costruire virtuose ipotesi di crescita che leghino la memoria con il futuro, la consapevolezza della propria storia con i valori dell’innovazione continua. L’innovazione, così, si caratterizza come un percorso a tutto tondo, soprattutto adesso che si entra nel vivo delle nuove sfide”.
“La cultura d’impresa è un valore fondamentale per il tessuto economico e sociale di un Paese. Un "motore immateriale" che genera innovazione, crescita e sviluppo, che per noi significa anche progresso e responsabilità verso gli stakeholder. È un capitolo del mio programma che mi sta a cuore – ha detto il Presidente di Confindustria, Emanuele Orsini. Il tema di quest’anno della XXIII Settimana della Cultura d’Impresa - con un focus sull'Intelligenza artificiale - è un’esortazione a valorizzare a 360° l'inventiva italiana insieme all'innovazione tecnologica, un binomio che può dare una spinta propulsiva anche ai settori dell’arte e della cultura, con l'obiettivo di una diffusione sempre più capillare".
Saranno più di 100 le iniziative organizzate dagli archivi e nei musei d’impresa italiani diffusi in tutto il territorio nazionale (è possibile consultare il palinsesto sul sito di Museimpresa https://museimpresa.com/settimana-cultura/). Tra questi in provincia di Imperia:
Visita guidata Museo dell'Olivo Carlo Carli
sabato 16 novembre ore 17.00 - 17.45
sabato 23 novembre ore 10.30 - 11.15
L’ingresso è libero e la prenotazione è obbligatoria.
La visita si snoderà lungo 18 sale che raccontano come l’olivo, da sempre, sia parte integrante della nostra vita: reperti archeologici, alcuni dei quali rari e preziosi, scintillanti oliere, lucerne, vasetti per conservare costosissimi cosmetici, attrezzi agricoli testimoni del faticoso lavoro degli antenati. Si parte dalle origini fenicie dell’olio, si attraversano l’Egitto e la Magna Grecia, fino a raggiungere la Spagna, apprendendo gli usi del prodotto: non solo nell’alimentazione, ma anche nella cosmesi, nella religione, per la salute e per l’illuminazione. La Riviera Ligure di Ponente produceva importanti quantità di olio che veniva conservato nelle giare o esportato in altri Paesi. Ammireremo particolareggiate ricostruzioni di due frantoi e di una stiva di nave romana con stoccate alcune anfore, il tipico contenitore da trasporto del pregiato “oro liquido”.