“Ad un anno dall' insediamento della giunta Di Muro, l’associazione ventimigliese ‘Terra di Confine’ traccia un suo bilancio, che riguarda elusivamente la frazione dalla quale nasce, ovvero Grimaldi luogo che l’associazione si sta sforzando di rivitalizzare e valorizzare.
“Prima delle elezioni, sul finire della gestione commissariale – evidenziano dall’associazione - preso atto della situazione di totale abbandono del nostro borgo, scrivemmo una diffida al Comune di Ventimiglia, illustrando le numerose problematiche di Grimaldi e sollecitando un intervento, ben decisi a intraprendere ulteriori iniziative qualora fosse necessario: una delle questioni principali era senz'altro la frana di Via della Pace. Tale questione ha avuto finalmente esito positivo, visto che sono in corso i lavori di consolidamento e ripristino della strada. Ricordiamo pubblicamente, tuttavia, che la medesima via sta cedendo in altri due punti, e invitiamo le autorità preposte ad un sopralluogo tempestivo”.
C’è poi la gestione dei rifiuti e il decoro urbano: “Una situazione completamente disastrosa. La Teknoservice, è riuscita a peggiorare il già indecente quadro ereditato dalla Docks, e non era facile. Riconosciamo che non è stata questa amministrazione a indire la gara, e che evidentemente chi ha assegnato l'incarico alla Teknoservice è completamente incompetente in tema di gestione dei rifiuti, ma certo il comune non sta facendo un granchè per far valere concretamente il suo potere di controllo. A quanto sappiamo, l'unica che sta cercando di fare qualcosa (e l'unica dell' amministrazione della quale abbiamo riscontrato un interesse per Grimaldi) è stata finora l'assessore Raco, che sta combattendo una crociata solitaria senza l'aiuto di nessuno, anzi, probabilmente anche osteggiata da chi, invece, dovrebbe essere il primo a collaborare, come ad esempio il DEC (direttore esecutivo del contratto) o la polizia municipale, assolutamente assente da Grimaldi tutte le volte che servirebbe. I ‘vigilanti ambientali’ tanto sbandierati, che dovevano fare sfracelli contro i comportamenti incivili, a Grimaldi non si sono mai visti. E si che bisogno ce ne sarebbe stato, visti i continui abbandoni di rifiuti lungo l' Aurelia, incoraggiati dalla presenza di cassonetti inutili, piazzati arbitrariamente dove non ci sono case, solo per far risparmiare i soldi alla Teknoservice. In compenso i cassonetti sono stati tolti dove servivano, obbligando le famiglie a fare anche più di 400 metri per buttare l'immondizia. A tal proposito ricordiamo che chi ha i cassonetti a più di 400 metri da casa può richiedere la decurtazione della TARI dell'80%. Senonchè, guardacaso, sul sito del comune non ci sono i moduli per chiederla. Si aggiunga che anche lo spazzamento strade a Grimaldi è inesistente e anche questo giustifica una riduzione. In poche parole molti dei residenti di Grimaldi potrebbero, del tutto legittimamente, vedersi azzerare del tutto la tariffa per la gestione dei rifiuti”.
“A Grimaldi – prosegue l’associazione - solo una volta è stato fatto lo sfalcio dell' erba, ormai quasi un anno fa, e potete immaginare quale sia oggi la situazione viste anche le piogge abbondanti che si sono verificate quest' anno, che oltre a moltiplicare la crescita delle infestanti hanno anche aggravato il dissesto di alcune strade comunali, già in avanzato stato di abbandono, come Via Parenta e strada comunale Grimaldi. E si tratta di strade utilizzate sia dai residenti che dai turisti, non di zone ‘di minimo uso’. Anche sulla questione viabilità l'assessore Catalano, che si era preso l'impegno di venire a capire cosa si poteva fare, ha tradito la parola data, mostrandosi assolutamente assente, così, come l'assessore alla ‘terra’ Calcopietro, che qui in paese abbiamo soprannominato ‘assessore ai selfie’ per il suo comportamento assolutamente egocentrico, frivolo e vanitoso. Una così al massimo dovrebbe fare l'influencer per qualche ditta di cosmetici, non certo l'assessore. E men che meno l'assessore ‘alla terra’. Per quanto riguarda l'assessore alle frazioni (fino a pochi giorni fa non sapevamo che ci fosse) non sappiamo nemmeno che faccia ha. E non siamo l'unica frazione ad essere, di fatto, in regime di autogestione da anni”.
Un discorso a parte lo merita lo stato della rete idrica: “Anche qui, dopo cantine e appartamenti allagati a causa delle perdite dell' acquedotto, i cittadini hanno dovuto ricorrere alle vie legali per veder sostituire 10 metri di tubo. Chissà cosa dovranno fare per farli sostituire tutti. E anche come associazione abbiamo dovuto appoggiarci al nostro avvocato per chiedere la riparazione della vasca di Rivieracqua proprio sopra al paese, che da tempo presenta crepe e perdite. Dulcis in fundo, vogliamo ricordare il ‘capitano’ Flavio Di Muro, quello che si vantava di avere per amico Briatore, il quale (per fortuna) pare abbia già deciso di sbarazzarsi del Twiga, lo stesso Twiga che, a detta del sindaco, doveva essere un volano di sviluppo e invece la scorsa estate ha solo tolto la tranquillità e la libertà di usare la ‘spiaggia grande’ e di vivere serenamente il paese ai residenti e, soprattutto, ai turisti, fino al punto di dover rivolgersi all'autorità giudiziaria per il disturbo della quiete pubblica. Anche Di Muro, dicevamo, pare più interessato alle dinamiche di palazzo che al territorio. Sicuramente più che ai problemi di Grimaldi. Insomma, molte più ombre che luci, finora. Vediamo cosa ci riserva il futuro”.