Iniziano a fioccare, come normale che sia, le classiche lamentele del ‘day after’ a seguito delle lunghe code sopportate da migliaia di turisti che, dopo un ottimo fine settimana sulla riviera di Ponente, si sono dovuti sobbarcare ore ed ore di coda sull’autostrada, tra normali intasamenti e lavori ormai ‘cronici’.
E c’è anche chi ha addirittura più volte scritto direttamente alla Regione Liguria, sia prima sotto la reggenza di Giovanni Toti che in questi ultimi giorni, dopo l’elezione di Marco Bucci. Uno, in particolare, è un turista che ha un piccolo appartamento a Sanremo, Giovanni Pittarello: “Amo la città dei fiori e mi ci trovo molto bene – ci ha detto - ma trovo assurde le risposte che ci vengono date, ovvero ‘lavoriamo per la vostra sicurezza’. Non sono assolutamente d'accordo perchè le code obbligano gli automobilisti ad incorrere in innumerevoli pericoli per la circolazione”.
Il turista lancia una sorta di ‘class action’ per sensibilizzare la politica e lancia l’ennesima proposta: “Sto conducendo (nel mio piccolo) una battaglia affinchè i ‘turisti’ capiscano di abbandonare la Liguria fino a che i liguri non si ribelleranno con i politici locali. Perchè non si obbliga Autostrade ad eliminare i pedaggi sino a che non ripristino una viabilità ‘normale’.”
Il turista lamenta anche tanti insulti sui social: “Li ho ricevuti proprio dai liguri che dicono che ‘Chi ha una seconda casa oppure è un turista, se non vuole incorrere nelle code può starsene tranquillamente a casa propria… anzi i ‘milanesi’ se ne stiano pure nella loro nebbia”.
Insomma un problema che abbiamo registrato nell’ultimo fine settimana ma che ci ritroveremo sicuramente nei prossimi weekend, visto che gli operatori turistici dell’estremo ponente ci hanno confermato come i prossimi due saranno ancora una volta stracolmi di turisti. Il meteo ancora interessante, nonostante il previsto calo delle temperature, invoglierà molti residenti in Piemonte e Lombardia a raggiungere le località di villeggiatura. E, purtroppo a meno di miracoli, in viaggio troveranno la stessa di situazione dell’ultimo fine settimana.
Il nostro turista lombardo rivendica non solo le problematiche di viaggio, ma anche la scelta del Comune di imporre la Tari non in base al numero delle persone all’interno degli appartamenti ma al ‘potenziale’ (cioè in base ai metri quadri dell'abitazione): “Ritengo anche questo un sopruso a cui il comune ha risposto ‘faccia ricorso’.” Pittarello conclude il suo sfogo con una decisione che deve preoccupare: “Ho deciso di venire molto meno a Sanremo e di cercare di vendere il mio appartamento”. Una scelta che, se presa singolarmente potrebbe non essere particolarmente allarmante per il turismo ponentino ma che, se dovesse diventare diffusa porterebbe a risvolti decisamente pericolosi.