Le città di Bordighera, Vallecrosia e Ventimiglia celebrano il 4 novembre, Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate, con sante messe, cortei e deposizioni di corone d'alloro ai monumenti ai caduti.
Bordighera ha iniziato con la deposizione di fiori alla lapide dei Caduti e la benedizione in suffragio dei Caduti nella frazione di Borghetto San Nicolò. Si è svolta, in seguito, la deposizione della corona al Monumento ai Caduti con la benedizione in suffragio dei Caduti, la deposizione dei fiori al Campo Militare al cimitero e alla lapide in ricordo dei Caduti nelle missioni di pace all'Anfiteatro del Tennis nella frazione di Sasso. Si sono tenuti poi l'alzabandiera, organizzato dall’Associazione Nazionale Marinai d’Italia, e la deposizione corona al Monumento ai Caduti del mare al porto. Si è svolto, a seguire, un raduno in piazza De Amicis, piazzale sottostante Palazzo Garnier, dove è avvenuta la deposizione di fiori alla lapide dei Caduti Civili di Palazzo Garnier e la deposizione di una corona al Cippo dei Partigiani. In seguito, una corona è stata deposta al Monumento ai Caduti in piazza Garibaldi dove è intervenuto il sindaco Vittorio Ingenito e alcuni studenti delle scuole di Bordighera. Infine, presso la chiesa parrocchiale dell’Immacolata Concezione, a Terrasanta, è stata celebrata la santa messa in suffragio di tutti i caduti. Alle celebrazioni hanno partecipato autorità civili e militari, associazioni combattentistiche e d'arma, associazioni, studenti e cittadini. "Nella data odierna celebriamo la festa dell’Unità nazionale e la Giornata delle forze armate, espressione del popolo che volle con il plebiscito, l'unità d'Italia. La storia delle forze armate si intreccia indissolubilmente con la volontà del popolo italiano" - dichiara il sindaco di Bordighera Vittorio Ingenito - "L'Italia poté contare all'inizio della costruzione dello stato unitario sull'intervento dei militari dei vari stati della penisola, opera continuata poi durante la prima guerra mondiale nella lotta dell'integrità del paese simboleggiata dalla resistenza sul Piave. Dopo l'8 settembre 1943, l'indipendenza del paese fu a rischio furono le forze armate e il popolo italiano uniti nella guerra di liberazione a permettere il riscatto della patria. L'esercito italiano, la Marina militare, l'Aeronautica militare, l'Arma dei carabinieri e la guardia di finanza sorreggono la salvaguardia delle nostre libere istituzioni e la vocazione dell'Italia a vivere in pace offrendo una risposta di concordia e di affidabilità nella difesa dei diritti di ogni cittadino. E' un sentimento che si esprime e si moltiplica con il contributo di valore che le forze armate contribuiscono alle missioni delle nazioni unite, dell'unione europea e della Nato, mettendo a disposizione sul mandato del Parlamento e del Governo la competenza e la determinazione dei militari italiani. Soldati, marinai, avieri, carabinieri, finanziari e personale civile della difesa, il vostro lavoro quotidiano è essenziale per l'avvenire sicuro e pacifico della nostra comunità e della più ampia comunità internazionale. A tutti voi e alle vostre famiglie porgo un saluto. Viva l’Italia e viva le nostre forze armate".
Vallecrosia ha reso omaggio ai soldati caduti a difesa della Patria con la celebrazione della santa messa di suffragio, celebrata da don Rito Alvarez, presso la chiesa parrocchiale di San Rocco, il corteo al Monumento ai Caduti presso i giardini pubblici di via San Rocco, al Monumento Marinai d’Italia sul lungomare, al Monumento degli Alpini, al Cippo dei Partigiani al cimitero e, infine, alla lapide dei Caduti nel centro storico, dove sono state lasciate delle corone d’alloro alla presenza dell'Amministrazione Biasi, di autorità civili e militari, della polizia locale, delle associazioni combattentistiche e d'arma, delle associazioni, degli studenti e della popolazione. "Oggi importante giornata di commemorazione e ricordo per l'unità nazionale e l'onore alle forze armate le cui imprese hanno contribuito all’Italia di essere una nazione libera e indipendente, ispirata a valori di pace e democrazia" - afferma il sindaco di Vallecrosia Armando Biasi - "Oggi c'è una società dividente, che non ha più quell'idea di educazione civica e quella sensazione di voler educare le nuove generazioni. La responsabilità educativa è la nostra. Bisogna ricordare coloro che hanno combattuto per la nostra libertà. Il 4 novembre, durante la prima guerra mondiale, si evidenziava come la crudeltà delle persone aveva portato a genocidi. Già i fatti dell'epoca non ci avevano insegnato nulla visto che poi, a poca distanza, ci siamo ricascati con la seconda guerra mondiale. La preoccupazione, che tutti noi stiamo osservando, è che sempre di più andare verso la direzione della pace non dipende dalla volontà umana ma dalle corporazioni che abbiamo delegato, che stanno giocando con le nostre libertà a danno delle nuove generazioni. Dobbiamo dare un segno educativo alle nuove generazioni nella quotidianità, in tutti i nostri impegni e ruoli giornalieri. Dobbiamo insegnare le regole perché senza di esse non si possono avere dei diritti e a rispettare l'educazione civica che a un buon governo e, perciò, alla pace".
A Ventimiglia, autorità civili e militari hanno onorato i caduti. Per l'occasione il vicesindaco Marco Agosta ha deposto una corona al monumento al Milite Ignoto ai giardini Tommaso Reggio. "Oggi ad Imperia, alla presenza delle autorità provinciali e dei sindaci della provincia, ho partecipato alle celebrazioni del 4 Novembre, giorno dell'Unità Nazionale e giornata delle Forze Armate" - dice il sindaco di Ventimiglia Flavio Di Muro - "A Ventimiglia, invece, il vicesindaco Marco Agosta, ha deposto una corona al monumento ai caduti della prima guerra mondiale ai giardini pubblici".