Politica - 28 ottobre 2024, 22:25

Elezioni Regionali, la resa di Orlando: “Abbiamo pagato le difficoltà del campo largo”

Elezioni Regionali, la resa di Orlando: “Abbiamo pagato le difficoltà del campo largo". “Mi auguro che l’eredità totiana non pesi sul mandato del Presidente Marco Bucci”, il primo commento a caldo

Elezioni Regionali, la resa di Orlando: “Abbiamo pagato le difficoltà del campo largo”

Si è tenuta stasera alle ore 21.30 presso il MOG, la conferenza tenuta da Andrea Orlando a ridosso della sconfitta subita e che ha visto salire in Regione l’avversario Marco Bucci.

Abbiamo seguito le elezioni con un esito incerto fino all’ultimo risolto come abbiamo visto.vVoglio ringraziare tutti i militanti e i collaboratori che hanno supportato tutta la compagna elettorale. Inoltre, voglio ringraziare i cittadini liguri. Il centro sinistra ha messo radici profonde e oggi comunque si sono create le condizioni per proseguire una battaglia per poi realizzare nelle prossime tornare, realizzare ciò che non siamo riusciti.Le forze del centrosinistra hanno collaborato in modo corretto e leale. Purtroppo, abbiamo pagato qualche difficoltà da questo campo largo e i numeri parlano chiaro. Voglio ringraziare quei cittadini che hanno espresso un voto diretto sulla mia persona. Oggi credo sia una giornata che deve farci riflettere, incoraggiandoci a proseguire una battaglia che io tendo portare avanti con determinazione”, commenta Orlando in riferimento alla dura campagna elettorale che lo ha visto impegnato in ogni angolo della Regione.

Per quanto riguarda, invece, l’eventuale peso che potrebbe aver avuto il veto di Giuseppe Conte nei confronti di Italia viva, Orlando risponde chiaramente: “Io dico che il centro sinistra deve concretizzare la coalizione perché da un vantaggio ai nostri avversari e sicuramente questa situazione non aiuta l’opposizione. Dobbiamo costruire il centro sinistra stabile a livello nazionale. Io penso che questo risultato che ci ha visto a pochi voti dalla vittoria, ha reso l’idea. Io credo che si sia concepito un progetto e una coalizione. Lo abbiamo fatto qui e si potrà fare a livello nazionale. A Genova si apre subito la sfida da questo punto di vista. I numeri sono sicuramente incoraggianti e fanno giustizia ad una narrazione ad un modello Genova”.

Commentando il dato che vede il PD raddoppiare Fratelli d’Italia, oltre a rispondere alla domanda se avesse consigli da dare a Elly Schlein, Orlando afferma: “Il PD prende il doppio dei voti di fratelli di italia e su eventuali suggerimenti a Elly Schlein, non li darei sicuramente ora a tutti voi. Come ho ricordato, la destra governa tre capoluoghi su quattro in questa regione e i sindaci contano nella campagna elettorale. Io consigli ad elly non ne darei qui davanti a tutti. comunque penso che, invece di riflettere su una indicazione di una leadership che passa sui numeri, dobbiamo invece trovare il modo e il come di farlo nascere questo progetto”.

Sul cosa fare dopo, Orlando risponde brevemente di “volerci riflettere” e che “adesso non saprei”. 

Dato rilevante è certo il drastico calo dei voti ai cinquestelle, che sicuramente hanno pesato sulla coalizione: “Si in caso di alleanza lo è. Sul come risolverlo, demando ai cinque stelle su come fare o meno. Mi pare che ci sia un persone e ci dovranno lavorare”, risponde Orlando, per poi aggiungere anche delle parole in merito al ritiro dell’appoggio da parte di Rifondazione Comunista: “Noi non abbiamo messo nessun veto su rifondazione, che ad un certo punto ha mostrato la volontà di collaborare. Poi c’è stata una discussione interna e ha portato un’altra scelta. Io spero che questo risultato induca una riflessione. Bucci è stato sicuramente felice”.

Commentando, invece, il suo avversario, Orlando afferma che “Bucci aveva due elementi di forza: un radicamento a livello sindacale e aveva chiaramente un patto civico che ha stoppato le schermaglie dentro il centrodestra, quindi un vero e proprio punto di equilibrio”.

Avviandosi verso la chiusura, invece, in riferimento al netto calo dell’affluenza che ha visto nemmeno il 50% dei liguri aventi diritto recarsi alle urne, Andrea Orlando dichiara: “Il danno dell’astensionismo è danno per la democrazia al di là di chi lo subisce. Di volte in volta, entrambi lo abbiamo subito. Quando meno della metà degli elettori vanno al voto, è un campanello di allarme per tutti. Noi abbiamo fatto una campagna elettorale molto tarata sul tema della partecipazione rivolgendoci anche a pezzi di società che sono stati a casa durante le recenti tornate elettorali ma è chiaro che si tratta di una sfida enorme per la democrazia che rischia di creare una malattia della democrazia stessa”. 

Chiude l’intervento, l’ex candidato Dem, rispondendo sullo ‘stato di salute’ del PD: “Lo stato di salute è buono, i numeri parlano chiaro. Questo non deve farci appoggiare sugli allori e non si risolverà sicuramente solo con questa percentuale elettorale. Dobbiamo costruire una rete organizzativa e poi sicuramente avere uno spirito più forte sulla coalizione”. 

Federico Antonopulo

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