Eventi - 17 ottobre 2024, 13:39

Nel nome di Sergio Staino si apre il sipario sulla 50ª edizione del Premio Tenco

Questa sera sul palco saliranno Paolo Benvegnù, Tullio De Piscopo, Diodato, Simona Molinari, Elisa Ridolfi, Setak, Michele Staino, Fabrizio Mocata e Gianni Coscia e Francesco Tricarico

Una strada iniziata nel 1974 e che oggi taglia il traguardo dei cinquant’anni. La rassegna della canzone d’autore spegne cinquanta candeline e dà il via alle tre serate che accompagneranno il pubblico tra il Teatro Ariston e i tanti appuntamenti collaterali nella sede del Club nella città vecchia, nella chiesa di Santa Brigida.
La serata che apre la cinquantesima edizione vedrà salire sul palco: Paolo Benvegnù, Tullio De Piscopo, Diodato, Simona Molinari, Elisa Ridolfi, Setak, Michele Staino, Fabrizio Mocata e Gianni Coscia e Francesco Tricarico.
La giornata, come da tradizione, è stata aperta dalle conferenze stampa nella sede del Club, momento di incontro per il mondo del Tenco e per i tanti operatori culturali che ogni anno arrivano a Sanremo per seguire la rassegna.

Per l’edizione dei cinquant’anni al Tenco torna anche il nome ‘Staino’, a un anno dalla morte di Sergio, fumettista, operatore culturale e presidente del Club Tenco. Il figlio Michele, insieme a Fabrizio Mocata e Gianni Coscia, ha deciso di portare a Sanremo un assaggio di tango, il genere tanto amato dal papà Sergio.
Questo incontro in trio è nato in un’occasione non felice, la cerimonia funebre di mio papà Sergio - ha detto Michele Staino nella sede del Club Tenco - ci tenevo che in questa commemorazione fosse una sorta di festa, non poteva mancare la musica e i primi due a cui ho pensato sono stati Gianni e Fabrizio. Fabrizio è uno dei miei migliori amici musicali, Gianni era un grande amico di mio papà. Entrambi sono dei grandi esperti di tango e non volevo che mancasse in queste celebrazioni. Ci siamo trovati in una sorta di jam session, senza prove, ci siamo divertiti tanto, abbiamo deciso di far continuare questa celebrazione ed è diventata un disco”.

Ad aprire la lunga serie di incontri è stato Paolo Benvegnù, Targa Tenco per il miglior album in assoluto “È inutile parlare d’amore”.
Sono stupefatto, essere qui è un grande privilegio - ha detto Paolo Benvegnù nella sede del Club Tenco - questo disco e, in particolare, l’ultima traccia strumentale, nasce dalla mia passione per guardare i film senza sonoro, mosso dalle emozioni sono andato in studio. Questa sera faremo dei brani di questo disco ed è una bella occasione per tornare a suonarli”.

Tra le colonne storiche della cinquantesima edizione del Tenco c’è Tullio De Piscopo che questa sera riceverà il premio “I suoni della canzone”ed è già stato protagonista ieri dell’incontro con le scuole al Teatro Ariston. 
All’inizio ero un po’ preoccupato che entrassero con il telefonino senza staccare gli occhi e, invece, è stata una cosa bellissima - ha detto Tullio De Piscopo dalla sede del Club Tenco - erano attenti alla storia di Pino Daniele e della sua musica e gli aneddoti che abbiamo raccontato di questo grande artista. Questo premio è arrivato un po’ tardi, siete stati un po’ distratti, ma a 78 anni è una gioia. È un premio che voglio condividere con tutti i musicisti che hanno suonato con me nei dischi per gli artisti di tutto il mondo”.

Tra le Targhe Tenco 2024, il premio per il migliore album di interprete è andato a Simona Molinari con il suo “Hasta Sempre Mercedes”.
Ho cercato di creare un disco poetico che potesse abbracciare l’ascoltatore - ha detto Simona Molinari nella sede del Club - credo molto che la musica possa risvegliare frequenze sopite. Nel mio disco ci sono grandi classici della musica argentina”.

Pietro Zampedroni - Andrea Musacchio

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