Economia - 17 ottobre 2024, 07:00

Cos'è il gas radon? Guida completa ai pericoli nascosti

Il gas radon è un elemento naturale di cui si parla poco, ma che rappresenta un pericolo nascosto per la salute umana.

Cos'è il gas radon? Guida completa ai pericoli nascosti

Il gas radon è un elemento naturale di cui si parla poco, ma che rappresenta un pericolo nascosto per la salute umana. Derivante dal decadimento dell'uranio presente nel suolo, questo gas nobile radioattivo è inodore, incolore e insapore, il che lo rende difficile da rilevare senza strumenti adeguati. L'articolo esplorerà cos'è il gas radon Harmat, le sue origini, come entra nelle abitazioni, i rischi per la salute e i metodi per rilevarlo e mitigarne la presenza.

Le informazioni sono state raccolte da fonti autorevoli, tra cui , esperti nel settore ambientale e delle radiazioni.

Definizione del gas radon

Cos'è il gas radon? Il radon è un gas nobile radioattivo che si trova naturalmente nell'ambiente. È prodotto dal decadimento radioattivo dell'uranio, un elemento comune nelle rocce e nel suolo.

Il radon ha il numero atomico 86 e viene classificato come un gas nobile, il che significa che non reagisce facilmente con altri elementi chimici. È completamente inodore, incolore e insapore, rendendolo praticamente invisibile senza dispositivi specifici per la sua rilevazione.

 A livello fisico, il radon è un gas pesante e può accumularsi in spazi chiusi, come cantine e interrati, dove il ricambio d'aria è limitato.

Origini e fonti del gas radon

Le origini del gas radon sono radicate nella terra stessa. Si forma attraverso il decadimento dell'uranio, un processo naturale che avviene in molti tipi di suolo e rocce, in particolare in aree ricche di granito, fosfati e scisti.

Quando l'uranio si trasforma in radon, questo gas può fuoriuscire dal terreno e penetrare nelle strutture sovrastanti, come edifici e abitazioni. Oltre che dal suolo, il radon può derivare da materiali da costruzione contenenti uranio o da acque sotterranee.

 Sebbene sia presente ovunque in piccole quantità, le concentrazioni di radon possono variare significativamente in base alla geologia locale.

Presenza del radon nelle abitazioni

Il gas radon rappresenta una minaccia maggiore all'interno delle abitazioni. Il radon entra nelle case principalmente attraverso le fessure nei muri, nelle fondamenta e nelle tubature. Altri fattori che influenzano la concentrazione di radon includono la geologia del terreno, le caratteristiche di costruzione dell'edificio e il sistema di ventilazione.

Le abitazioni situate in aree con alte concentrazioni di uranio nel suolo o in rocce tendono ad avere livelli di radon più elevati. Inoltre, case mal ventilate o con cattive fondamenta possono trattenere il gas, aumentando i rischi per gli abitanti.

 Gli edifici moderni, con strutture più sigillate per migliorare l’efficienza energetica, possono intrappolare quantità significative di radon se non adeguatamente ventilati.

Rischi per la salute associati al gas radon

Il gas radon è considerato la seconda causa di cancro ai polmoni dopo il fumo di sigaretta. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, si stima che il radon causi migliaia di morti per cancro ai polmoni ogni anno a livello globale.

Questo gas radioattivo, quando inalato, può danneggiare il tessuto polmonare a causa del rilascio di particelle alfa durante il suo decadimento. Studi scientifici hanno dimostrato che l'esposizione prolungata a concentrazioni elevate di radon aumenta significativamente il rischio di sviluppare il cancro ai polmoni, anche per le persone che non fumano.

Le persone che fumano, tuttavia, sono particolarmente vulnerabili agli effetti del radon. La correlazione tra radon e cancro ai polmoni, provocato anche dal fumo,  è supportata da anni di ricerche e statistiche mediche.

Come rilevare il gas radon

Esistono diversi metodi per rilevare il gas radon all'interno delle abitazioni e degli edifici. I test possono essere di breve o lungo termine. I test a breve termine durano solitamente tra 2 e 90 giorni e forniscono una valutazione rapida dei livelli di radon.

I test a lungo termine, invece, misurano la concentrazione di radon per periodi superiori ai 90 giorni, fornendo una valutazione più accurata delle esposizioni annuali. I dispositivi utilizzati per la rilevazione includono rilevatori a carbone attivo, dosimetri elettreti e rilevatori continui.

 È raccomandato effettuare test regolari, soprattutto nelle aree ad alto rischio, per monitorare eventuali variazioni nella concentrazione di radon.

Livelli di sicurezza e normative

I livelli di radon sono misurati in becquerel per metro cubo (Bq/m³). Le autorità sanitarie raccomandano che i livelli di radon non superino i 100 Bq/m³ per garantire la sicurezza degli occupanti. In Italia, la normativa prevede che i livelli di radon nelle abitazioni non debbano superare i 300 Bq/m³.

Esistono normative europee che stabiliscono soglie di sicurezza per il radon in base a studi epidemiologici e scientifici, ma le soglie possono variare leggermente da paese a paese. Alcune regioni italiane, come quelle montane o con alta presenza di rocce granitiche, hanno introdotto normative locali più severe per garantire la sicurezza dei residenti.

Metodi di prevenzione e mitigazione

Per ridurre la concentrazione di gas radon nelle abitazioni, esistono diverse tecniche di mitigazione. Tra le soluzioni più comuni ci sono l'installazione di sistemi di ventilazione o la sigillatura delle fessure nelle fondamenta e nelle pareti. Nei nuovi edifici, è possibile adottare misure preventive, come l'installazione di barriere anti-radon durante la costruzione.

 Nei casi in cui il radon raggiunga livelli elevati, potrebbe essere necessario installare sistemi di depressurizzazione sotto la casa, che impediscono al gas di entrare nell'abitazione. Le soluzioni variano a seconda della struttura dell'edificio e del livello di radon presente.

Il gas radon in Italia: zone a rischio

In Italia, alcune aree geografiche presentano un rischio maggiore di esposizione al gas radon. Le regioni più a rischio includono la Sardegna, il Lazio, la Lombardia e il Trentino-Alto Adige, dove la geologia del suolo favorisce la fuoriuscita di radon.

Tuttavia, anche altre aree possono essere interessate, soprattutto in zone montane o vicine a giacimenti di rocce contenenti uranio. Le autorità locali hanno mappato le zone più a rischio per sensibilizzare la popolazione e incoraggiare la misurazione del radon nelle abitazioni.

Richy Garino

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