Regione - 15 ottobre 2024, 13:39

Regionali, M5S Liguria: "Respingiamo le affermazioni discriminatorie di Bucci"

“Essere donne non può e non deve essere ridotto alla maternità"

Regionali, M5S Liguria: "Respingiamo le affermazioni discriminatorie di Bucci"

“Abbiamo dovuto riavvolgere il nastro diverse volte per essere sicure di aver capito bene le parole del sindaco Bucci. Pensavamo di aver capito male. E invece no, le ha dette veramente. Vergogna! Come donne, ci sentiamo profondamente offese dalle sue dichiarazioni, che riducono il valore delle persone e in particolare delle donne al fatto di avere o meno figli. Affermare che solo chi ha figli contribuisce al “successo della nostra società” è un messaggio pericoloso, discriminatorio e indiscutibilmente inaccettabile. Qualcuno informi Bucci che siamo nel Terzo Millennio!”. Lo dichiarano le candidate del M5S alle Regionali del 27 e 28 ottobre.

“Essere donne non può e non deve essere ridotto alla maternità. Noi, con le nostre vite, carriere e ambizioni, contribuiamo ogni giorno al progresso sociale, economico e culturale della nostra comunità, indipendentemente dalla scelta di avere figli”.

“La denatalità è una questione complessa, che non si risolve colpevolizzando chi non ha figli. Il Movimento 5 Stelle propone un approccio inclusivo, che rispetta tutte le scelte di vita e mette al centro delle politiche pubbliche il supporto alle famiglie, con misure concrete come asili nido gratuiti, congedi parentali estesi, salari adeguati e dignitosi e maggiori tutele per le donne lavoratrici. Che non si possa pensare di far progredire una regione e un intero paese senza nuove generazioni è un concetto ovvio. Ma per fare questo sono necessarie scelte serie e coraggiose e non solo promesse, che portino avanti politiche di sostegno per le donne e le famiglie. Le donne oggi sono costrette a scegliere tra lavoro e maternità e/o tra famiglia e lavoro. Questo è un segnale di profonda decadenza e le politiche regionali finora non hanno fatto nulla per cambiare questa rotta degradante anzi, come abbiamo ampiamente constatato, hanno spinto nella direzione di ampliare l’ingiustizia e la discriminazione sociale e di genere”.

“Respingiamo dunque con forza la visione retrograda di chi vuole confinare le donne a un unico ruolo nella società. Ci auguriamo di non doverci ritrovare a ribadire concetti, per fortuna, superati da anni e ci raccomandiamo di non dimenticare che ci siamo evoluti e non abbiamo nessuna intenzione di tornare indietro!”

I.P.E.

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