Verrà utilizzato lo stesso materiale del primo lotto per la pavimentazione del lungomare di Bordighera del secondo lotto. E' stata votata con dodici voti favorevoli, quattro contrari e uno astenuto la mozione presentata dal gruppo consigliare Bassi Sindaco, in consiglio comunale, in merito alla pavimentazione del lungomare Argentina del lotto 2.
"In questi giorni sono passato più volte sul lungomare e penso che sia un bel lavoro. Esteticamente è venuta molto bene però, secondo me, si sono persi alcuni punti fondamentali sulla funzione di un bene ed è per questo che presento questa mozione" - afferma il consigliere comunale di minoranza Alessandro Albanese illustrando la mozione del gruppo consiliare Bassi Sindaco in merito alla pavimentazione del lungomare Argentina del lotto 2 - "Per capire se forse si è pensato troppo all'estetica e non alla funzionalità della passeggiata mare. Parlando con delle persone che lavorano al mercato ho saputo che hanno avuto un enorme calo spostandosi nella parte ad ovest della passeggiata a mare. La pavimentazione, inoltre, anche se pur molto bella rimane molto sporca. Il nostro gruppo consiliare manifesta una forte preoccupazione per la possibilità di utilizzo dello stesso materiale per la pavimentazione del lotto 2, per questo motivo chiede al sindaco, all'amministrazione di maggioranza e a tutto il consiglio comunale di esprimere con il proprio voto la possibilità di esprimere o no i lavori con la medesima pavimentazione del lotto 1 a seguito della seguente domanda: i componenti del consiglio comunale sono favorevoli a utilizzare lo stesso materiale del lotto 1 per il lotto 2?".
"In fase di gara abbiamo avuto diverse riunioni con gli architetti, i progettisti, gli ingegneri e tutto il team che ha diretto dall'inizio i lavori. Abbiamo richiesto tre requisiti per la pavimentazione: la resistenza alla carrabilità, quindi si è optato per una pavimentazione alta otto centimetri su una base di quattro centimetri di sottofondo" - replica il vicesindaco Marco Laganà - "La seconda era la facile rimozione e rimessa in opera degli stessi qualora si rompesse un sottoservizio e bisognasse intervenire. Con l'autobloccante si può togliere, fare l'intervento e riposizionare. Il terzo requisito era stare nel quadro economico. Il materiale è trattato con quarzo, polimeri e diversi composti, è poroso e non è autopulenti, qualora si dovesse macchiare bisogna intervenire per pulirlo ma è molto più resistente al salino e alla durevolezza negli anni. Il colore doveva attenersi al colore della scogliera di Sant'Ampelio e quindi le opzione erano queste. Si è scelto un formato un po' più grande per renderlo meno rustico. Prima guardiamo la sicurezza, abbiamo scelto una pavimentazione per evitare che le persone possano scivolare o cadere. Ci sembra di avere fatto la scelta, in base alle disponibilità, più giusta".
"Non sono un tecnico quindi non esprimo pareri tecnici ma penso che cambiare materiali a metà dell'opera non sia fattibile neanche volendo" - sottolinea il consigliere comunale di maggioranza Mauro Bozzarelli - "Voterò contro la mozione".
"Mi asterrò perché il problema è stata la mancanza di un concorso di idee" - dichiara il consigliere comunale di minoranza Giuseppe Trucchi - "Volevo chiedere se il progetto del secondo lotto era stato mandato al Ministero dell'Agricoltura per quanto riguarda l'araucaria?".
"Con l'esperienza del primo gli uffici si stanno comportando di conseguenza" - risponde il vicesindaco Marco Laganà - "Nessuna araucaria viene abbattuta. Quando ci sarà la pista ciclabile verranno realizzati due pontini a sbalzo, all'altezza dell'Eden, con una piccola esse che permetterà alle biciclette di passare una fronte mare e una fronte montagna".