Economia - 15 ottobre 2024, 07:00

Festival di Sanremo 2025 è un’opportunità per le piccole imprese? Lo spiega AgentScout

Il Festival di Sanremo è sicuramente una grande opportunità per le imprese strutturate, perché raggiunge tantissime persone in tutta la penisola.

Festival di Sanremo 2025 è un’opportunità per le piccole imprese? Lo spiega AgentScout

Il Festival di Sanremo è sicuramente una grande opportunità per le imprese strutturate, perché raggiunge tantissime persone in tutta la penisola, ma possono nel 2025 trarre beneficio dall’evento anche le società più piccole? Scopriamolo grazie al contributo di AgentScout, primaria società tecnologica italiana.

Le piccole e medie imprese possono sfruttare la visibilità del Festival per aumentare le vendite?

Ormai è consuetudine sentirsi dire da molti: “Io quest’anno il Festival di Sanremo non lo guardo” oppure “sono sempre le stesse canzoni”, ma quando andiamo ad analizzare i dati nel concreto, ci troviamo davanti l’evento dell’anno con milioni di persone al seguito. Il Festival di Sanremo è sicuramente una grande opportunità per le imprese strutturate, perché raggiunge tantissime persone in tutta la penisola, ma possono nel 2025 trarre beneficio dall’evento anche le società più piccole? Scopriamolo grazie al contributo di AgentScout, primaria società tecnologica italiana.

Quali saranno i partecipanti di Sanremo 2025?

Una delle domande delle imprese è sicuramente la seguente: ma quali saranno i partecipanti di Sanremo 2025? Se ovviamente un’azienda deve investire in questo ambito ha la necessità di comprendere anche a livello di target chi può intercettare. Per adesso ci sono solo delle indiscrezioni senza grandi fonti, si vocifera infatti di Achille Lauro, Al Bano e Romina Power, e artisti emergenti come Madame e il ritorno di Francesco Gabbani ma è tutto ampiamente da discutere. In realtà questo è un dato che per le PMI risulta secondario, nel corso dell’articolo vi spiegheremo il perché. Occorre tenere presente che le aziende hanno come bisogno principale quello di vendere, quindi il parco artisti è importante ma non essenziale.

Il festival di Sanremo come opportunità commerciale qualche dato

Prima di iniziare il nostro articolo voglio lasciarvi un’immagine: è il 14 febbraio del 1983, la festa degli innamorati, ma a casa mia non esiste altro che il Festival di Sanremo. La nazionale ha da poco vinto i Mondiali di Calcio in Spagna, grazie al mitico Paolo Rossi e al portiere Zoff, Sandro Pertini è il Presidente della Repubblica e purtroppo il generale Dalla Chiesa è venuto a mancare da qualche mese. Ma in quelle settimane l’Italia si ferma completamente, mia madre addirittura prende un giorno libero dal lavoro e insieme alla mia vecchia nonna, e una piccolissima Martina (mia sorella) si godono il Festival. Il tifo sfegatato dei miei cari è tutto orientato a Riccardo Fogli, mentre purtroppo c'è un certo accanimento contro il mitico Vasco Rossi (che tra l’altro io amo tantissimo). In quelle settimane viviamo un momento magico, fino alla vittoria di Toto Cutugno con l’Italiano, canzone che ascolteremo in macchina per gli anni a seguire nei nostri viaggi in Germania. L’estate successiva a Dusseldorf mio zio Umberto, un vecchio burbero originario di Rovigo, ascolterà tutte le canzoni appena uscite dalla charme del festival, con un certo sapore nostalgico.

Vi ho raccontato questa storia perché a prescindere dai gusti musicali, il Festival di Sanremo è un evento che coinvolge milioni di persone da tutta Italia, infatti oltre ai dati dell'audience che sono pubblici, ci sono tantissimi accessi alle strutture della città. Basti pensare che la serata finale del 2024 ha raggiunto ben 14.301.000 spettatori​, ecco quindi che per le grandi aziende, essere presenti diventa un’opportunità imprescindibile, per tutti i settori e a tutti i livelli della filiera. Come vi abbiamo anticipato, non solo i dati di ascolto sono stati importantissimi, ma in città nella settimana dell’evento arrivano di media 41.000 persone, che sono per la maggior parte opinion leader. Si tratta di un dato considerevole vi spieghiamo il perché con un esempio:

La ditta Volta S.n.c. vende tartufi ed ha come target il Nord Italia, se va ad una fiera con 50.000 accessi generici, probabilmente otterrà qualche vendita, un po 'di visibilità ed ovviamente un buon ritorno di immagine. Ma cosa succede se sceglie la “direzione Sanremo”? I contatti con cui entrerà in connessione sono prevalentemente opinion leader, di conseguenza non solo sarà possibile effettuare delle vendite, ma gli stessi ne parleranno sui propri social, nei blog e con gran parte della propria utenza.

Questo esempio ci fa comprendere come raggiungere degli utenti potenziali sia importante, ma arrivare agli opinion leader è sicuramente la strada migliore per avere una espansione stabile e strutturata. Ma come funzionano gli stand e quali sono i mezzi per raggiungere la città durante il Festival?

Come funzionano gli stand in affitto a Sanremo?

Quando cerco di rispondere a questa domanda mi immagino Marione: Marione è un imprenditore un po’ ignorante che vende condizionatori, per anni ha lavorato nella zona di Imperia, così immagina che prendendo in affitto uno stand a Sanremo la sua vita possa cambiare. Chissà quante vendite! Nulla di più sbagliato, occorre il giusto approccio e la giusta mentalità per avere successo. Tornando a come funzionano gli stand in affitto, promuovere un evento piuttosto che un altro sarebbe sicuramente di parte, ovviamente esistono soluzioni convenzionate con la Rai e strutture che operano in modo indipendente. Sicuramente basta fare una semplice ricerca sul web, per trovare decine di opportunità durante la settimana dell’evento, con fiere che propongono stand di vari prezzi e dimensioni. Ma cosa succede nel concreto? Esiste un vero e proprio mercato mosso dagli agenti di commercio attivi nel ramo pubblicità. In sintesi questi venditori sono in grado di proporre soluzioni interessanti ai clienti finali, che desiderano ottenere visibilità durante la settimana del Festival di Sanremo. Ci sono stand di vari livelli e dimensioni, da qualche migliaia di euro fino a grandi investimenti, passando per i piccoli corner. É quindi possibile noleggiare gli spazi durante la settimana del Festival di Sanremo per espandere le proprie vendite e i propri affari.

Conviene affittare gli stand? Dipende

Una delle domande principali è la seguente: ma conviene davvero affittare gli stand? La risposta è dipende. Se esistesse una formula pubblicitaria universalmente valida, tutte le compagnie saturerebbero il canale senza investire in altre direzioni, invece la storia ci insegna che occorre trovare la giusta combinazione operativa. Ma facciamo un esempio: quante volte ci sentiamo dire “la pubblicità su internet non funziona” e di contro “per vendere dobbiamo usare internet”? Praticamente tutti i giorni. Affittare uno stand, così come comunicare con i media tradizionali, oppure i new media, è una operazione di marketing che comprende svariate analisi. Se il nostro pubblico è in target a quello del Festival di Sanremo e vogliamo raggiungere gli opinion leader, sicuramente scegliere una fiera durante l’evento è la soluzione ideale. Di contro, se vendiamo un prodotto di nicchia e cerchiamo di espandersi in un segmento specifico, scegliere una fiera del genere potrebbe risultare controproduttivo, ma qual è la costanza del successo? L’investimento. Sempre più persone pensano di andare a Sanremo investendo poche centinaia di euro, nulla di più sbagliato. Acquisire uno stand in fiera significa partire con un investimento di almeno 5.000 Euro a cui si devono aggiungere i costi di trasferta, gli oneri promozionali e tutte le dovute sponsorizzazioni per permettere la giusta visibilità. Ecco quindi che con un investimento complessivo intorno ai 10.000 Euro è sicuramente possibile fare un buon lavoro, se ovviamente i contatti da raggiungere sono in target con quelli del Festival. Di contro, se pensiamo di investire cifre inferiori, è bene optare per delle alternative, perché andremmo a fare un’operazione che potrebbe risultare grossolana o inutile. Quindi quando scegliamo di fare una fiera come Sanremo è sempre bene realizzare un preciso business plan che esponga in modo chiaro costi e ricavi. Sicuramente una buona alternativa low budget è la ricerca di venditori competenti o di rappresentanti. Ovviamente dobbiamo evitare di pensare che questa strada sia gratis e senza alcun sacrificio, ma sicuramente è un'ipotesi da vagliare con attenzione.

Quali alternative ci sono? La ricerca di venditori competenti?

Arrivati a questo punto probabilmente molti di voi saranno scoraggiati e diranno frasi del tipo: “Ma come! Mi aspettavo di andare al Festival quasi gratis!” Un evento del genere rappresenta una grande cassa di risonanza a livello globale, non possiamo pensare di accedervi con poche centinaia di Euro. In contrapposizione la ricerca di rappresentanti è sicuramente l’alternativa più valida per le imprese che hanno poco budget. Come vi abbiamo anticipato, se cerco agenti o venditori capaci, avrò sicuramente una buona alternativa alle fiere. Ovviamente un sales account fa la differenza, infatti spesso è possibile chiudere accordi anche solo su basi provvigionali, ma come fare nel concreto la ricerca di agenti di commercio? Per avere successo nella selezione dei venditori è sempre meglio rivolgersi ad agenzie specializzate come AgentScout, di solito queste strutture sono in contatto con veri e propri procacciatori d’affari, in grado di accedere a nuovi mercati e settori, generando un flusso di clientela interessante. In questo modo l’azienda che desidera espandere le vendite può raggiungere un nuovo flusso di clientela potenziale in poco tempo.

Sono meglio i procacciatori d’affari o gli stand in fiera?

Qualche giorno fa il giornale News Biella ha rilevato, grazie al contributo prezioso di AgentScout con i suoi dati, che circa 300 imprese nell’ambito delle telecomunicazioni, sono in crisi. Se da un lato questa situazione crea tensione e problematiche per alcuni imprenditori, dall’altro molti manager possono accedere a un nucleo di nuovi agenti di commercio con portfolio clienti, che cercano opportunità di business a vari livelli. Allo stesso modo, una dualità analoga la troviamo in questo quesito, infatti una delle domande più sbagliate che spesso viene posta a chi fa il lavoro di marketing è la seguente: sono meglio i procacciatori d’affari o le fiere? Per fare un esempio, sarebbe come chiedere a un nutrizionista se è meglio mangiare la carne o il pesce, la risposta è ovviamente opinabile. L’uomo per sua natura è onnivoro quindi, al di là delle idee che sono sempre da rispettare, può mangiare un po 'di tutto, dalla carne al pesce passando per le verdure. Il punto ovviamente non è cosa mangiare, ma come strutturare una dieta equilibrata. Un buon piano marketing allo stesso modo, dovrebbe prevedere dei procacciatori d’affari validi o degli agenti di commercio attivi, con in parallelo la partecipazione a fiere ed eventi. É chiaro che se non abbiamo ancora una buona rete vendita che crea valore, risulta inutile cercare di partecipare a degli eventi, perché prima occorre risolvere il problema gestionale principale, ovvero la mancanza di sbocchi commerciali. Se invece possediamo una rete di agenti di commercio attivi sul territorio, che vendono con costanza i nostri prodotti e servizi, allora possiamo valutare la partecipazione alle fiere. Un buon manager, o in generale un vertice aziendale competente, dovrebbe saper valutare le priorità. Di solito l’urgenza principale per una PMI è sicuramente la creazione di un buon comparto vendite.

Come abbinare fiere ed agenti commerciali?

Sempre tornando al mio vecchio zio in Germania, negli anni ottanta fece una grande fortuna. Era un venditore di alimentari, così spostandosi in un territorio più profittevole come quello tedesco, in pochi anni grazie alle fiere riuscì a crearsi una grande clientela. Oggi per le aziende c'è una situazione molto simile, infatti in sequenza occorre: prima fare la ricerca di agenti di commercio e venditori, successivamente effettuare la giusta selezione di rappresentanti e infine attivare sul territorio i venditori migliori; se abbiamo seguito questi passi le fiere possono diventare fondamentali. Infatti i rappresentanti di solito all’inizio della loro attività, portano subito nuova clientela, che genera per l’impresa mandante un flusso di fatturato importante, ma cosa succede nel tempo? Semplicemente che le vendite si affievoliscono. Ecco quindi che selezionare delle fiere, come quelle presenti nella settimana del Festival di Sanremo 2025, alle quali inviare i nostri agenti di commercio, è sicuramente una buona regola. Un commerciale valido sa bene come approcciare un nuovo cliente, come trasformare un visitatore in un lead, e soprattutto come esporsi al meglio durante gli eventi pubblici. Ecco perché la strategia migliore, una volta realizzata la nostra rete di vendita, è sicuramente quella di attivare sul campo dei rappresentanti all’interno di fiere ed eventi. In questo modo avremo il vantaggio, che oltre allo sfruttamento del portfolio delle risorse, potremo incrementare lo stesso con nuovi potenziali lead e clienti.

Il Festival di Sanremo è un momento affascinante, sicuramente anche le piccole imprese, se hanno i giusti venditori o agenti di vendita validi, possono sfruttare le potenzialità delle sue fiere. Gli artisti rappresentano un asset importante, ma non essenziale per promuovere vendite, invece è sempre interessante valutare opinion leader in target con il nostro business. Un ringraziamento speciale va ad AgentScout che ci ha fornito molti dati per realizzare questo articolo, vi suggeriamo l’azienda per la ricerca di rappresentanti, procacciatori d’affari, venditori ed agenti di commercio.

Richy Garino

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