Eventi - 10 ottobre 2024, 15:51

Ventimiglia, "Alterità e Identità": al Forte dell'Annunziata la mostra di Claudio Marciano (Foto e video)

Il vernissage sarà il 12 ottobre

Arte al Forte dell'Annunziata. "Alterità e Identità" di Claudio Marciano sarà in mostra al Mar, museo archeologico "G. Rossi", a Ventimiglia dal 12 ottobre al 16 novembre. 

La mostra personale, realizzata in collaborazione con l'amministrazione comunale e il Mar, verrà inaugurata sabato prossimo alle 17 presso i suggestivi spazi del Forte dell'Annunziata in occasione della XX Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani. Ad introdurre l'evento saranno Daniela Gandolfi, conservatore del Mar, istituzione da sempre attiva nella promozione dell'arte contemporanea, il sindaco di Ventimiglia Flavio di Muro, l'assessore alla cultura Serena Calcopietro, l'antropologo Massimiliano Santoro e l'attrice Silvia Villa. Le curatrici, la storica dell’arte Claudia Andreotta e il critico d'arte Francesca Bogliolo,  approfondiranno la lettura delle opere, che presentano un'umanità fragile ma non sconfitta alla ricerca della propria interiorità. "Ho scelto questo luogo poiché incarna perfettamente il dualismo del titolo, segnata com'è dall'essere città di frontiera e, insieme, dall'alterità delle possibilità che questa condizione suggerisce influenzando, consapevolmente, anche l'identità dei suoi abitanti" - fa sapere l'artista, Claudio Marciano che ha fortemente voluto creare un percorso che fosse al tempo stesso una riflessione sul proprio vissuto artistico e un sollecito alla presa di coscienza sulla definizione di identità che coinvolge ciascuno di noi, un tema di stringente attualità e quanto mai dibattuto - "Vi saranno anche conferenze, incontri con le scuole e performance teatrali per interagire in maniera più articolata con il pubblico sul tema della mostra, attraverso la quale l'artista ha e voluto creare un percorso che fosse sia una riflessione sul proprio vissuto artistico sia una presa di coscienza sulla definizione di identità che riguarda tutti, un tema di stringente attualità e quanto mai dibattuto. E' anche un modo per testare il cambiamento nelle generazioni e per ascoltarle. Il titolo è venuto fuori a caso guardando tutti i soggetti che stavano venendo fuori. Sono uscite delle ombre che ho poi definito poco umani, come soldati di eserciti buoni. Vorrei che il fruitore ci mettesse qualcosa di suo attraverso questo percorso. I pensieri diverranno probabilmente degli elaborati che chiederemo, attraverso la collaborazione delle insegnanti, di condividerli".

Marciano nel corso della sua lunga carriera è stato Provveditore Regionale dell’Accademia di Firenze e dal 1975 ha avviato un'intensa attività espositiva in Italia e all'estero, continuando nel frattempo a sperimentare tecniche nuove come la ceramica e frequentando corsi di psicologia della comunicazione; per i suoi meriti artistici gli è stata conferita una medaglia d'oro dagli onorevoli Spadolini e Colombo. In oltre trent'anni di attività, Claudio Marciano ha posto la propria arte al servizio della comunità e della promozione sociale, occupandosi anche di progetti destinati a persone diversamente abili o con patologie psichiatriche, curando la diffusione dell'educazione artistica attraverso corsi, lezioni individuali e collettive, soprattutto tra le giovani generazioni. "La data del vernissage è una data emblematica, non è stata scelta a caso. Sarà, infatti, la Giornata internazionale dell'arte contemporanea" - fa sapere l'assessore alla Cultura e Manifestazioni Serena Calcopietro - "Una mostra composita che ci consente anche di andare a mescolare una serie di elementi: arte, cultura e il coinvolgimento delle scuole di primo e secondo grado. Il tema è molto importante, soprattutto per la condizione umana".

Claudio Marciano è nato a Ventimiglia il 19 settembre 1955. Ha iniziato la sua attività quando era molto giovane con il padre e lo zio materno e poi grazie all’incoraggiamento di alcuni validi pittori milanesi, che lo hanno indirizzato verso uno stile e una tecnica più congeniali. Intraprende gli studi tecnico-commerciali, li abbandona per seguire quelli artistici tra Firenze e Milano. Ha studiato, inoltre, privatamente presso diversi studi di pittura e scultura ( F. Fiorini, A. Merli, G. Breddo, G. Parasassi. A. Bonalumi, R. Capuana). Nel 1980 gli viene conferito il diploma dell’accademia “Machiavello” di Firenze e nello stesso anno inizia a frequentare corsi sulla psicologia della comunicazione, interesse che coltiva tuttora

E’ stato Provveditore Regionale dell’Accademia di Firenze organizzando così corsi, mostre didattico-culturali, conferenze in diverse città italiane. Da ricordare: Artigianato o Arte?; Arte e fiori; Trionfo e morte della condizione umana ovvero la labirintica fragilità dei mille destini; Arte e Linguaggio. Per questo gli viene conferita all’Hotel Cavalieri Hilton di Roma, una medaglia d’oro per meriti artistici-organizzativi dagli onorevoli Spadolini e Colombo. Nel 1987 il titolo H.C. of Doctor of Art dell’University of Humanistic Studies in Florida, da lì a poco della Scuola G. Morandi di Fidenza (Parma). Alla fine degli anni ottanta si reca a Vallauris per apprendere le tecniche ceramiche per la durata di quattro anni nello studio di Marius Musarra e Max Siffredi. In seguito, presso scuole e comuni, ha costituito gruppi di drammatizzazione (teatro-danza), grafica, ceramica, pittura-scultura, lavorando inoltre come consulente U.S.L. per programmi d’intervento in soggetti portatori di disagio psichico. Si è esibito in varie mostre nazionali e internazionali a partire dall’anno 1975. Numerose sono le copertine di libri editi dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri Dip. Affari Sociali che hanno pubblicato nel tempo le sue opere più significative.

Le opere saranno esposte fino al 16 novembre e si potranno ammirare da martedì a sabato dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 17 mentre la domenica dalle 10 alle 13 mentre il lunedì è chiuso. "La mostra porterà il visitatore a immergersi in un percorso" - afferma la storica dell’arte Claudia Andreotta - "La mostra renderà protagoniste le persone che possono trovare disagio e così facendo le renderà uniche. Invito tutti ad andare ad ammirare le opere e cercare di incontrarle per riflettere su noi stessi".

Elisa Colli

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