Attualità - 09 ottobre 2024, 07:14

Sanremo, paziente dell'Ospedale Borea ringrazia il primario Abregal e lo staff ospedaliero con una poesia scritta su fogli di carta scottex (Foto)

Il suo gesto è diventato un simbolo di riconoscenza che va oltre le parole formali e che difficilmente verrà dimenticato dalle parti di via Giovanni Borea

Sanremo, paziente dell'Ospedale Borea ringrazia il primario Abregal e lo staff ospedaliero con una poesia scritta su fogli di carta scottex (Foto)

L'emozione non ha voce. Un paziente dell'Ospedale Borea di Sanremo ha voluto esprimere la propria gratitudine verso il personale sanitario in modo del tutto particolare. Con una poesia, scritta in rima su alcuni fogli di carta scottex, Renato Arecco  ha voluto rendere omaggio al primario del reparto di Pronto Soccorso, il dottor Giancarlo Abregal, e all'intero staff ospedaliero. Il suo gesto è diventato un simbolo di riconoscenza che va oltre le parole formali e che difficilmente verrà dimenticato dalle parti di via Giovanni Borea.

Come detto, il paziente ha riassunto la sua esperienza in ospedale attraverso un messaggio scritto a mano con frasi che colpiscono per semplicità e profondità: “Qui ho trovato tutto ciò che nel mio corpo non funzionava e ho scoperto che in questa vita ci sono cure e amore che fanno guarire”. Un testo che mescola gratitudine e umanità, evidenziando come il legame tra medico e paziente vada oltre la cura fisica.

Con un tono quasi poetico, Renato ha descritto il personale medico come “gentile ed educato, capace di capire e di sostenere il malato”, ringraziando tutti coloro che lo hanno assistito durante il periodo di degenza. Tra i versi scritti, emerge la volontà di ringraziare anche chi si occupa della pulizia e del decoro degli ambienti ospedalieri, con parole che sottolineano l'importanza del lavoro di ogni singolo operatore: “Grazie ai serventi e ai dipendenti pulizieri sempre in giro con i loro doveri”.

Il gesto ha suscitato l’ammirazione di tutto il personale dell’Ospedale Borea, che ha voluto condividere questa testimonianza con la comunità per mostrare quanto un ringraziamento spontaneo e genuino possa fare la differenza. Una poesia insolita, nata da un cuore riconoscente, che rimarrà impressa come segno di stima e affetto nei confronti di un ospedale e del suo staff che ogni giorno si impegna a migliorare la vita dei propri pazienti.

"Grazie a tutti per il bene che mi avete voluto e le cure che mi avete dato", ha concluso Renato nella sua dedica, regalando a tutti un sorriso e un momento di riflessione su quanto la gratitudine possa essere espressa in mille modi, anche attraverso un semplice pezzo di carta igienica.

Andrea Musacchio

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