Operare insieme per la diffusione dell’inclusione sociale e delle pari opportunità. E' l'obiettivo del protocollo d'intesa firmato oggi, nell’aula consiliare, tra il comune di Ventimiglia e il Centro Pastore.
Il primo atto di questa collaborazione sarà il progetto di inclusione sociale “N.O.I.”, ovvero “Nuove Opportunità e Inclusione a Ventimiglia”. "Discende dalla rassegna 'Oltre la parità' organizzata dal comune di Ventimiglia dove i due partner si sono impegnati a operare insieme per la diffusione dell’inclusione sociale e delle pari opportunità" - spiega l'assessore all'Ambiente, all'Igiene e nettezza urbana, al Ciclo delle acque e alle Pari opportunità Milena Raco - "Si sigla la volontà di collaborare nella realizzazione di corsi di formazione, percorsi di promozione nelle scuole, organizzazione di giornate a tema e ogni qualsivoglia attività inerente il superamento delle diversità sfruttando i vari tipi di finanziamenti del Fondo Sociale Europeo. Il comune di Ventimiglia, sarà il comune capofila per il nostro distretto sociosanitario".
Un protocollo nato dalla volontà di collaborare per promuovere la cultura delle pari opportunità. "Il primo atto di questa collaborazione sarà, dunque, l'adesione del comune di Ventimiglia alla rete di sostegno e garanzia a supporto del progetto di inclusione sociale denominato 'N.O.I. - Nuove Opportunità di Inserimento'" - fa sapere l'assessore Raco - "Come stabilito nel protocollo precedente il centro Pastore presenterà in Regione il progetto Noi in risposta al bando Abilità al plurale 3 dove si proporranno percorsi formativi con indennità di partecipazione, finalizzati all'inserimento in vari settori, assistenza alla persona, ristorazione, grande distribuzione, sport e animazione. Qualora il progetto venga approvato i corsisti avranno diritto a sei mesi di work experience retribuite. Il comune sosterrà il progetto con la sua diffusione tramite i suoi uffici, nel monitorarne l'andamento e garantire una continuità dei servizi. Questo progetto potrebbe portare nel territorio una buona ricaduta occupazionale".
"Il progetto, rivolto a soggetti a rischio di emarginazione sociale, ha come primo intento quello di valorizzare le persone e la loro voglia di mettersi in gioco prevedendo un inserimento/reinserimento lavorativo. Tra i corsi di formazione offerti è presente la professione di mediatore culturale, una figura che ad oggi è diventata obbligatoria per ogni ambito distrettuale" - sottolinea Raco - "Si prevede anche un corso Pepi-Peer educator per integrazione finalizzato a dare conoscenza dell'istituzione dello stato e dei servizi territoriali oltre ai servizi sul lavoro. Il tutto sarà accompagnato da tecniche di comunicazione e mediazione così da formare dei facilitatori all'integrazione tra pari secondo la tecnica del 'peer to peer'. Anche il distretto socio sanitario n° 1 aderisce alla rete di sostegno e garanzia a supporto del progetto di inclusione sociale denominato 'N.O.I.'- Nuove Opportunità di Inserimento".
"Con il protocollo proponiamo di partecipare, in qualità di soggetti attuatori, partner operativi e/o partner di supporto, ad avvisi e bandi per il finanziamento di operazioni finalizzate ad abbattere gli ostacoli legati alle diversità e/o a dare pari opportunità di inclusione sociale e lavorativa alle fasce deboli della società" - mette in risalto il vicesindaco e assessore con le deleghe al Commercio, alla Protezione Civile, ai Servizi sociali e socio-sanitari, alla Scuola e servizi scolastici e alle Politiche abitative Marco Agosta - "Inoltre, ci impegniamo a realizzare corsi di formazione per le figure professionali necessarie alla gestione del sistema integrato di interventi e servizi sociali, come richiesto dalla legge quadro n. 328/2000; gestire borse lavoro e work-experience in servizi legati alla diffusione e al rispetto della cultura delle pari opportunità, che avranno come ente promotore i due soggetti firmatari; organizzare percorsi di promozione rivolti alle scuole e/o alla cittadinanza relativamente alla sensibilizzazione alla parità di genere e all’abbattimento degli ostacoli legati alle diversità di qualsiasi tipo; mettere a disposizione per breve tempo ad uso gratuito locali, strutture o ambienti per l'organizzazione di attività informative, educative, eventi informativi per la cittadinanza e di servizi di controllo e dialogo con le utenze, anche per il tramite di aziende operanti sul territorio, il tutto senza oneri; formalizzare partenariati attivi e ATS a supporto di bandi europei finalizzati ad abbattere gli ostacoli legati alle diversità e/o a dare pari opportunità alle fasce deboli; condividere interventi progettuali con i propri servizi radicati sul territorio di riferimento; fornire informazioni, raccordo e collegamenti necessari, patrocini a eventi e seminari collegati all’iniziativa".
"Fa particolarmente piacere aver sottoscritto questo accordo perché qui si va a definire cosa sia veramente l’integrazione, un termine spesso abusato soprattutto da chi integrazione non ne vuole fare" - commenta il sindaco Flavio Di Muro - "Si tratta di una vera e propria svolta, perché con la firma di questo documento sarà possibile partecipare a un percorso di formazione e, successivamente, trovare la possibilità di essere assunti in mansioni che integrino veramente nella società".