Ospedale di Bordighera al centro di un confronto tra Comune, Asl e Gmv, avvenuto oggi, nel palazzo municipale, nell'ambito della commissione consiliare per sanità, salute sociale e sport della città.
All’ordine del giorno un solo punto: l’aggiornamento in merito all’ospedale Saint Charles. "Il procedimento di passaggio dell'ospedale alla gestione del privato è partito prima del Covid poi, a causa di pandemia, è slittato ma alla fine il gestore privato è subentrato lo scorso 18 gennaio" - dice Maria Elena Galbusera, direttore generale dell'Asl1 - "Sono iniziati due tavoli di confronto: il tavolo sui sistemi informativi chiamati a definire i sistemi reciproci e il tavolo sanitario di programmazione dell'attività sanitaria e confronto su dinamiche che ci vengono segnalate o riteniamo che dobbiamo discutere. Sono tavoli che permettono il confronto su temi che coinvolgono la gestione di Gvm e di Asl. L'accreditamento istituzionale ha avuto due momenti sostanziali e oggi, dopo sei mesi, l'ospedale è interamente a gestione privata. L'ospedale di Bordighera continua ad essere un ospedale di Asl1 ma con una gestione privata".
Un'occasione per fare il punto della situazione sulla struttura ospedaliera. "Il Saint Charles ha in attivo, in tutte le sue funzioni, il dipartimento di chirurgia, ortopedia e terapia intensiva. Il terzo piano ha avuto importantissimi lavori di ristrutturazione. Abbiamo bonificato la parte e l'abbiamo ricostruita. Abbiamo ricostruito le mura importanti dell'ultimo piano. La terapia intensiva è tra le più moderne in attrezzature. Abbiamo, ora, tre sale operatorie con un'ampia zona di osservazione e preparazione" - afferma Nicola Bergantino afferma di Gvm Care & Research - "Abbiamo poi la grande Medicina che è piena. Siamo un presidio di Asl e lavoriamo a più mani con Imperia e Sanremo in grande collaborazione. La Medicina sta facendo un lavoro molto importante che si intreccia con l'Adi, l'assistenza domiciliare integrata. La chirurgia ortopedica dà lustro all'ospedale. Vi sono anche i reparti di cure intermedie, di fisioterapia e vi è la radiologia. La risonanza oggi ha una lista di attesa contenuta. Vi è, inoltre, il pronto soccorso con un'ala di osservazione. Continuiamo a fare anche educazione sanitaria verso la popolazione perché abbiamo il pronto soccorso occupato dai codici bianchi. Una situazione che accade anche a Sanremo e a Imperia. Abbiamo pure la casa di comunità e la dialisi che non ha mai smesso di funzionare. Sono tredici posti che permettono ventisei procedure di dialisi al giorno. Vi è una parte ambulatoriale dove vi è un parterre di diverse specialità. Si fa anche l'endoscopia. Abbiamo in mente di fare ancora altre migliorie. Lavorare a Bordighera è una vocazione".
"Ogni volta che ci vediamo ci sono delle novità. E' una grossa soddisfazione" - commenta il vicesindaco Marco Laganà presente insieme al presidente del consiglio comunale Stefano Gnutti, agli assessori Walter Sorriento e Martina Sferrazza e ai consiglieri comunali Barbara Bonavia, Giuseppe Trucchi e Sara Piantoni.
"A mio giudizio sarebbe stato più corretto un bando che prevedesse una concessione pubblico-privato, che il presidente Toti avrebbe poi fatto ad Albenga. Non credo che una concessione totale di un ente ospedaliero a un privato sia stata la strada giusta" - afferma il consigliere comunale di minoranza Giuseppe Trucchi che ha portato all'attenzione dei rappresentanti di Asl e Gvm una serie di domande, delucidazioni e problematiche riscontrate all'interno dell'ospedale - "Sta funzionando bene qualche cosa e lo riconosco, come l'ortopedia, ma c'è ancora molto da fare, alcune cose non vanno e, perciò, devono essere migliorate".