San Biagio della Cima commemora l'abate Giuseppe Biamonti in occasione dei duecento anni dalla scomparsa. La cerimonia si terrà domenica 13 ottobre alle 17 in piazza Mazzini, nei pressi della targa dedicata al poeta.
Seguirà, poi, una conferenza che sarà tenuta dal professor Francesco Giordano presso il centro polivalente 'Le Rose'. Al termine verrà offerto un rinfresco. L'evento verrà organizzato dal Comune in collaborazione con l'associazione Amici di Francesco Biamonti.
Un'iniziativa, perciò, per ricordare il poeta, tragediografo ed erudito nato nel 1762. A quindici anni fu avviato alla carriera ecclesiastica, poi divenne precettore in casa dei nobili Doria e a ventitré anni, nel 1785, compose la sua prima tragedia, Ifigenia in Tauri, che fu pubblicata a Roma quattro anni più tardi con la prefazione di Vincenzo Monti. Dopo aver soggiornato a Torino e a Milano, dove fu precettore dei conti Della Somaglia, esperto di lingue classiche, nel 1805, Biamonti ottenne la cattedra di eloquenza italiana e latina nell'Università di Bologna. Nella città felsinea, frequentò casa Malvezzi e strinse amicizia con la contessa Teresa Carniani alla quale impartì lezioni di filosofia antica e di letteratura greca. Nel 1814 si trasferì nuovamente a Torino dove fu nominato professore di eloquenza nell'ateneo sabaudo e nel 1816 divenne socio dell'Accademia delle Scienze nella classe di Scienze morali, storiche e filologiche. Dotato di profonda erudizione, attestata anche da alcune sue notazioni filologiche, in letteratura fu di orientamento classicheggiante. Morì a Milano nel 1824.