Un nostro lettore, Roberto Forchetta (pensionato lombardo che vorrebbe trasferirsi definitivamente a Sanremo), ci ha scritto in relazione alle proteste per il frastuono provocato dall’artista di strada in via Matteotti. Il lettore ha scritto una mail al sindaco di Sanremo alcuni giorni fa e, oltre al problema del cantante ha posto anche altri argomenti che riguardano il cosiddetto ‘salotto buono’ di Sanremo.
“Penso valga la pena sensibilizzare tutti, la nuova giunta e le forze dell'ordine, per intraprendere con maggior rigore misure atte al rispetto della sicurezza e della tranquillità di chi abita in questo luogo. A quanto pare non sono solo le strutture alberghiere a lamentarsi, perchè io ho chiamato più volte la Polizia Municipale per chiedere il rispetto delle norme comunali in tema di artisti di strada, ma ahimè, senza ottenere nulla. Noi che abitiamo a metà del corso siamo esasperati perché, oltre al volume altissimo, il cantante si ferma nello stesso punto anche quattro ore quando al massimo potrebbe starci mezz'ora e poi spostarsi di almeno 150 metri. Ma non lo fa e non glielo fanno fare”.
Nella mail al sindaco, Roberto Forchetta ha inviato alcune foto ed ha scritto: “Amo Sanremo e la frequento da molti anni. Il mio sogno era quello di trasferirmi qui appena conclusa la carriera lavorativa. Devo constatare purtroppo, con molta amarezza e rimpianto, che questa città, a mio modesto parere, si sta avviando verso un immeritato declino. Via Matteotti una volta era il corso commerciale più elegante di Sanremo, oggi è una vasca pullulante di gente che qui viene senza per un motivo, per vetrine o per l'agognata foto davanti all'Ariston. Nell'elegante via Matteotti c'erano i più bei negozi: oggi, a fianco di questi, si possono purtroppo vedere le vetrine di un negozio di calzature all'altezza del civico 53, la cui decenza lascio a voi giudicare. Le facciate dei palazzi erano curate e sfarzose, segno di un passato glorioso; oggi almeno il 40% di questi edifici è decadente, con infissi e portoni desueti e maltenuti, intonaci scrostati e colori sbiaditi. Per la gioia di chi ancora ha il coraggio di abitarci, qui si possono anche 'ammirare' decine di venditori di patacche davanti a lussuose vetrine alla moda o cantanti di strada che per tre ma anche quattro ore nello stesso punto (il regolamento comunale ne consente la sosta solo per 30 minuti) a volume altissimo, ‘allietando’ i passanti ma tediando e assordando i residenti. Le panchine su cui gli anziani si rilassavano guardando il passeggio oggi sono la sede di parrucchiere improvvisate e improbabili, o cialtroni che non si sa come riescano a procurarsi una vita dignitosa. Poi ci sono i monopattini, gli overboard e le biciclette che, nonostante i chiari divieti, sfrecciano allegramente e pericolosamente tra i pedoni. Non fa bella mostra di sé anche la pulizia e il senso civico con la spazzatura abbandonata a fianco ai cestini. Infine la sicurezza : eliminando quel minimo di controllo che c'era, da qualche anno sono state tolte tutte le telecamere di sorveglianza con la conseguenza che passeggiare da queste parti specie nelle ore serali o del primo mattino è diventato un vero rischio... ma perché? Sempre in tema di sicurezza segnalo l'ormai rara presenza delle forze dell'ordine. A mio parere il centro dovrebbe essere stabilmente presidiato 24 ore su 24 con almeno una pattuglia. Ciò sarebbe un gran sollievo per i residenti e un chiaro deterrente per i malfattori che qui pullulano. Dov'è finita la bella Sanremo che mi aveva fatto innamorare vent'anni fa? Non mi stancherò mai di credere nella sua rinascita ma, questo è certo, se non si farà niente com'è stato fatto fino ad ora, la deriva al peggio sarà inevitabile. Rivolgo quindi una preghiera al nuovo sindaco e alla sua giunta: salvate Sanremo!”