Un fantasma dal passato. Sono giorni sicuramente non semplici per l'amministrazione comunale di Pompeiana, dopo che il Consiglio di Stato si è pronunciato sul debito di circa 700mila euro (696.536,13 euro per la precisione) nei confronti del Ministero delle Economie e delle Finanze. Secondo la sentenza del supremo organo di consulenza giuridico-amministrativa del Governo, il Comune rivierasco dovrà infatti restituire l'intera somma utilizzata, circa 20 anni fa, per la realizzazione di un bacino artificiale... mai completato. Per evitare un possibile default finanziario, durante la riunione di giunta, tenutasi lo scorso 25 settembre, è stato deciso di ricorrere all'assistenza di un consulente esterno specializzato in finanza: il dottor e docente Marco Rossi.
Ma come si è arrivati a questo punto? A fare chiarezza ci ha pensato il sindaco Vincenzo Lanteri: "La somma in questione è quella utilizzata, circa 20 anni fa, dal Comune di Pompeiana per la realizzazione di un bacino artificiale - spiega ai nostri microfoni - Somma che rientra nei finanziamenti realizzati dal Ministero per i patti agricoli. Il bacino, però, non è mai stato realizzato a causa di alcuni problemi nati durante la fase di collaudo, ossia quando sono emerse delle criticità legate alla impermeabilizzazione del fondo. A causa di alcuni speroni presenti nel terreno, il telo è crollato non una, ma ben due volte in due prove distinte. Il problema è che il Comune aveva già ricevuto i quasi 700mila euro e, dopo un lungo contenzioso, che ha visto un provvedimento prima emesso dal Tar e poi dal Consiglio di Stato, Pompeiana è stata giudicata corresponsabile dei fatti avvenuti 20 anni fa per mancanza vigilanza, e quindi quando il collaudo andò male e i lavori dell'opera vennero stoppati e mai più ripresi".
La delusione del primo cittadino di Pompeiana è tangibile: "Purtroppo è stato deciso di punire il Comune, quando l'errore è stato fatto dai responsabili dell'opera. Da parte nostra c'è un contenzioso aperto nei confronti dei tecnici che hanno seguito il progetto e i lavori sul piano contabile (la Corte dei Conti deve ancora esprimersi, ndr) e poi c'è già una sentenza in sede civile che ha condannato, in sede di appello, l'allora direttore dei lavori per la responsabilità diretta. Ovviamente c'è stato da parte sua un ricorso in cassazione, ma intanto una prima sentenza c'è".
Il Comune di Pompeiana ha deciso quindi di predisporre un piano di rientro "Si tratta di una pratica delicata. Abbiamo trovato nella figura di Marco Rossi, noto docente ed esperto finanziario, la persona a cui affidarci. Si tratta di una figura importante e per questo mi sento di dire che siamo in buone mani. Chiaramente speriamo di ottenere più anni rispetto a questo piano di rientro e soprattutto che la Corte dei Conti si esprima in merito alla responsabilità dei privati. Non può pagare il paese, che non ne può niente, per colpa di errori fatti da singoli. Fortunatamente ho dei collaboratori negli uffici meravigliosi e che ringrazio veramente di cuore. Tutti insieme, tutti uniti nel bene del paese, cercheremo di uscire da questa situazione. Voglio anche ringraziare il presidente facente funzioni della Regione Liguria, Alessandro Piana, per il suo lavoro e i dottori Iannone, professionista della Regione Liguria che ci ha mostrato molta vicinanza, e il dottor Sacchetti per il lavoro svolto fino ad oggi. Certo, diventare sindaco di Pompeiana (Lanteri è in carica dal 2021, ndr) e ritrovarsi addosso tutto questo non è semplice, ma grazie alle persone che ho citato, la mia squadra, la mia famiglia e il centrodestra, che si è mostrato particolarmente sensibile alla vicenda, sono certo che ne usciremo fuori".
Come detto, l'obiettivo primario adesso per il Comune di Pompeiano è quello di sviluppare un piano dettagliato che non solo gestisca il debito corrente, ma che anche prevenga futuri squilibri finanziari, garantendo una gestione sostenibile delle risorse del Comune. Per questo motivo è stato affidato l'incarico a Marco Rossi, l'uomo del fare e colui che può aiutare concretamente l'amministrazione comunale a scacciare un fantasma ricomparso dal passato.