Cronaca - 28 settembre 2024, 09:29

Code, lavori e automobilisti infuriati sulla A10: ieri sera 13 km nel savonese e anche oggi non va molto meglio

Tra Spotorno e Feglino situazione da incubo ma anche al confine le colonne sono all'ordine del giorno

Code, lavori e automobilisti infuriati sulla A10: ieri  sera 13 km nel savonese e anche oggi non va molto meglio

Lavori, lavori sempre lavori. E sulla A10 i turisti che vogliono raggiungere le province di Savona ed Imperia, sono costretti a veri e propri ‘tour de force’ in auto per arrivare nelle località di villeggiatura, in questi ultimi giorni di prolungamento dell’estate e fare ancora qualche bagno al mare.

E’ accaduto nuovamente ieri sera, ma il fatto si copia e incolla da diversi giorni, soprattutto tra Spotorno e Feglino, a causa di due cantieri che bloccano il flusso veicolare. C’è chi ci ha anche scritto di aver fatto 13 km a passo d’uomo per superare i due lavori che stanno letteralmente intasando l’autostrada A10, ormai alle prese da oltre quattro anni da interventi di ‘ammodernamento’ che fanno venire l’esaurimento nervoso a chi deve percorrerla.

Lavori che, secondo le promesse fatte, sarebbero dovuti durare tre anni ma che, al momento non si sa nemmeno se e quando termineranno. Anche stamattina la situazione cambia di poco, visto che tra Spotorno e Feglino le code si attestano intorno ai 6 km in direzione Francia e colonne di auto sono presenti anche al confine di Stato a Ventimiglia, questa volta tra due e tre km ma in direzione Genova.

Una situazione ormai insopportabile per chi percorre regolarmente la A10 (senza dimenticare i problemi simili in A6, A7 e A26, le direttrici che collegano la Liguria con il Nord Ovest della penisola) i cui tempi di viaggio sono aumentati considerevolmente anziché diminuire, negli ultimi anni.

Situazioni spesso denunciate dai viaggiatori ma anche dagli operatori turistici dell’estremo Ponente ligure, furenti per i molti clienti che regolarmente lamentano quanto accade, minacciando di non tornare più. Vicende che, nonostante le proteste continue, non vengono prese più di tanto in considerazione da chi amministra sia a livello locale che regionale e nazionale.

Carlo Alessi

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