Cronaca - 27 settembre 2024, 15:55

Positivo all'Hiv, fa sesso non protetto: l'avvocato difensore "Lunedì decideremo se sostenere o meno l'interrogatorio"

Secondo il perito del Pm non si può stabilire se il ceppo virale dell’indagato è lo stesso della persona offesa

Positivo all'Hiv, fa sesso non protetto: l'avvocato difensore "Lunedì decideremo se sostenere o meno l'interrogatorio"

“Siamo ancora nei termini per rendere l’eventuale interrogatorio. Lunedì incontrerò il mio cliente e dovremo scegliere se sottoporci o meno alle domande della Procura”. Sono le parole di Sara Manuello, l’avvocato del 35enne ponentino, colpito da gravi indizi di colpevolezza per avere cagionato, nel corso dell’anno 2022, lesioni personali dolose dovute a contagio da virus HIV.

L’uomo, lo ricordiamo, è agli arresti domiciliari con alcune autorizzazioni per lavoro e per fare la spesa. “Non ci siamo più visti dall’avviso di conclusione delle indagini –prosegue l’avvocato Manuello – e, lunedì mattina ci vedremo per decidere se sostenere l’interrogatorio”.

Dal punto di vista difensivo l’avvocato ha già evidenziato che, dalla consulenza tecnica disposta dal Pm, il perito non è in grado se il ceppo virale dell’indagato è lo stesso della persona offesa. “Al momento – termina l’avvocato - già da diversi mesi ed ha una carica virale praticamente azzerata. Per l’uomo un virus che gli è stato trasmesso dalla madre”.

L’indagine, lo ricordiamo, ruota attorno ad una denuncia presentata nell’ottobre di due anni fa dopo l’interruzione della relazione affettiva con l’uomo. “La donna – ha sottolineato la Procuraha riscontrato di essere stata infettata dal virus HIV nutrendo sospetti nei confronti dell’indagato. Le indagini successive hanno permesso di confermare i sospetti, in quanto l’uomo è risultato non essersi mai adeguatamente curato negli anni precedenti al 2022, emergendo un quadro indiziario grave e serio positivamente avallato dal gip di Imperia”.

Al momento le contestazioni mosse nei confronti dell’indagato “Sono provvisorie – sottolinea la magistratura - vigendo la presunzione di innocenza e quindi la necessità che vengano sottoposte al vaglio giurisdizionale con pronuncia definitiva”.

Carlo Alessi

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