Eventi - 24 settembre 2024, 13:12

'Archeopedalata d’Autunno' da Imperia a Riva Ligure per le Giornate Europee del Patrimonio 2024

L'evento si svolgerà domenica 29 settembre con archeologi del Ministero della Cultura che guideranno il pubblico lungo un percorso a tappe

'Archeopedalata d’Autunno' da Imperia a Riva Ligure per le Giornate Europee del Patrimonio 2024

Con le Giornate Europee del Patrimonio 2024 arriva a Imperia un evento particolare, che unisce l’arteria della pista ciclabile al museo a cielo aperto delle aree archeologiche, musei e monumenti che si trovano proprio lungo la pista.

L’Archeopedalata si svolgerà domenica 29 settembre dalle 9.30 alle 13.00, con archeologi del Ministero della Cultura che guideranno il pubblico lungo un percorso a tappe dalla foce del torrente Prino con i suoi ritrovamenti di età romana, fino alla basilica paleocristiana di Capo Don.  La partecipazione all’evento è libera e gratuita. Chi ha la propria bici può presentarsi direttamente al passaggio a livello del Prino a Imperia, alle ore 9.30. Chi non ha una bici potrà noleggiarla presso Nolo Bici su nolobici.it.

Le tappe e gli orari in programma: 9.30 Imperia Prino passaggio a livello, 10.00 Torre Prarola, 11.00 Santo Stefano al Mare - Museo del Relitto Romano, 12:00 Riva Ligure SEM, 13:00 Capo Don. Totale percorrenza 12 km. Ad ogni tappa una 'pillola' dedicata al sito o monumento, rimanendo sul percorso della ciclabile o con brevi soste nei musei. Non è una visita guidata ai singoli siti, ma un unico percorso durante il quale rimarremo in sella alle bici e andremo in viaggio nel passato in mobilità dolce.

L’evento è realizzato dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Imperia e Savona grazie al Piano di Valorizzazione 2024 del Ministero della Cultura, con la collaborazione del Comune di Imperia, del Comune di Riva Ligure – Spazio Espositivo Multimediale, di Amaie – Museo del Relitto Romano e con la sponsorizzazione tecnica di Nolo Bici.

Per informazioni stefano.costa@cultura.gov.it. Non è necessaria la prenotazione ma è gradita la segnalazione della partecipazione per agevolare l’organizzazione.

 

Il sito archeologico di età romana alla foce del torrente Prino, nel comune di Imperia, è stato oggetto di scavo nel corso degli anni 2006-2007. La ricchezza dei reperti rinvenuti, che rappresentano il più significativo contesto dell’età romana imperiale per gli insediamenti extraurbani della Liguria, sarà il cuore di una mostra organizzata presso la ex Salso. Nelle immediate vicinanze e proprio nel punto da cui parte la pedalata, si trovano i resti ora sepolti del ponte romano della via Iulia Augusta.

La Torre di Prarola, eretta sulla roccia viva, domina il tratto di costa compreso tra San Lorenzo al Mare e Capo Berta. ed era in contatto visivo (per segnalazioni) con il campanile dell'oratorio di San Pietro a Porto Maurizio, da dove i segnali venivano ritrasmessi all'interno. L'epoca di edificazione della torre è da ricondurre agli anni 1562-1564. Nel 1564 la Torre risulta completata con un presidio di dodici soldati, un capitano e un bombardiere.

Il Museo del Relitto Romano (MURR) di Santo Stefano al Mare è un centro di interpretazione e divulgazione sull’archeologia subacquea del Ponente ligure e in particolare del relitto di età romana scoperto nel 2006 al largo di Santo Stefano. Dotato di ricchi contenuti multimediali, è gestito da Amaie.

Lo Spazio Espositivo Multimediale (SEM) di Riva Ligure è una esperienza immersiva dedicata al sito archeologico della basilica di Capo Don, dove sono esposti reperti dallo scavo e narrate le vicende delle popolazioni dell’antica Costa Balenae.

La basilica paleocristiana tardo-antica di Capo Don è il monumento archeologico più importante di Riva Ligure e uno dei più interessanti dell'intera Liguria. Il suo uso prosegue nel corso dell'alto Medioevo e per tutta l'età medievale con una progressiva riduzione delle dimensioni dell’edificio. Si trova all’interno della curva del Don, a monte dell'Aurelia e della pista ciclopedonale del Ponente ligure. Dagli scavi svolti nel XX e XXI secolo è emersa la basilica paleocristiana databile al VI secolo con pianta a tre navate absidate e con un fonte battesimale ottagonale nel nartece. Dalla fine del VI secolo le navate laterali furono impiegate per realizzarvi un sepolcreto con numerose tombe di varia tipologia, a ricordo della sua importanza decisiva per la diffusione e il radicamento del Cristianesimo nell'estremo Ponente ligure.

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