"Chiunque, in questo periodo pre elettorale, sfogli un giornale, legga le notizie su un sito internet o cerchi in qualche modo di informarsi su cosa si muove sullo scenario politico regionale avrà capito che si sfidano il PD di Orlando con il campo largo e il Sindaco Bucci a capo della destra. Peccato che a queste elezioni parteciperanno più candidati, magari raccogliendo le firme in strada come stiamo facendo noi". Così in una nota Nicola Rollando, Candidato Presidente - “Per l'alternativa”.
"Tutte le notizie vengono confezionate in questo modo. Dichiarazione della destra, risposta del campo largo e viceversa. I sondaggi ci spiegano che vince uno o vince l’altro, il sottotitolo è che è inutile cercare qualcuno che rappresenti i tuoi interessi perché tanto non conta nulla. Con una buona pace del fatto che esiste almeno un 55 percento dei cittadini che sono indecisi o pensano di non votare, ma quelli è meglio non informali, per non rischiare nulla. Non che ci aspettassimo altro, non che vogliamo pretendere chissà che. In una società che crea una maggioranza di invisibili, non è così male esserne parte, prosegue. Per la comunicazione in Italia, la Liguria non fa eccezione, i morti sul lavoro non esistono, le chiusure dei posti di lavoro neppure, non esiste nessuno che soffra di precarietà, di disoccupazione, che non arriva a fine mese perché fa un lavoro schifoso. Per i nostri media la corruzione è, al massimo, una forma di cleptomania di qualche mela marcia, non certo un sistema con il quale si governa per pochi a scapito dei molti".
"Chi sono i pochi e chi sono i molti non va neppure spiegato., continua Rollando, L’imprenditore Aldo Spinelli, che ha patteggiato la pena per corruzione subito dopo Toti ha ripetuto per l’ennesima volta che lui sosteneva economicamente tutti. Dal centro sinistra al centrodestra. Le spiegazioni di questa cosa sono due: o Spinelli è un generoso democratico a cui piace il pluralismo oppure pensa che chiunque vincerà continuerà a fare gli interessi suoi e dei suoi amici padroni. La risposta ci pare scontata. Pretendere, in nome di una democrazia oramai al collasso, che qualcuno sostenga voci discordanti rispetto a questo stato di cose è quindi impossibile. Ma la denuncia va fatta, non perché ci interessa prendere più voti ma perché, con questo metodo, i lavoratori e le fasce più deboli continueranno ad essere sfruttate dai pochi che determinano anche i risultati elettorali".
"Ma noi ovviamente, non piangiamo né ci lamentiamo troppo. I soldi dei padroni non ci arrivano perché sanno che, dei loro interessi, non ci importa nulla. Perché diciamo chiaramente che gli interessi della stragrande maggioranza dei cittadini vanno in conflitto con quelli dei pochi che sfruttano, devastano il territorio, privatizzano i beni pubblici. Prendere soldi da questi non fa per noi. Peccato, non potremo stampare manifesti enormi con le nostre facce in primo piano, non potremo sederci nelle televisioni di qualche oligarca locale a commentare i fatti del giorno, accuratamente scelti tra quelli meno importanti in modo che di cose serie non si parli neppure per sbaglio. Potremo contare solo sulle nostre forze e di tutti coloro che, stufi di questo stato di cose, si organizzeranno, lotteranno per i loro diritti e faranno sentire la voce reclamando un sistema più democratico, più solidale, più giusto. Noi siamo e sempre saremo da quella parte", conclude Rollando.