Politica - 14 settembre 2024, 08:20

Rifondazione Comunista: "L’Ospedale Unico di Taggia non risolverà i problemi della Sanità in provincia"

"Il progetto non ridurrà le liste d’attesa per esami diagnostici, visite specialistiche e interventi programmati, né migliorerà la situazione nei Pronto Soccorso"

Rifondazione Comunista: "L’Ospedale Unico di Taggia non risolverà i problemi della Sanità in provincia"

Come spesso accade, si torna a parlare di Sanità in prossimità di una scadenza elettorale: le elezioni regionali di fine ottobre. Poiché il bilancio regionale è occupato per larga parte dal capitolo Sanità, i cittadini si aspetterebbero che venisse illustrato un piano di riorganizzazione della rete ospedaliera e territoriale, al fine di migliorare, per davvero e non solo a parole, l’accesso ai servizi sanitari, reso sempre più difficile dai lunghissimi tempi di attesa. Non basta garantire l’urgenza, perché è la cronicità che affligge il maggior numero di cittadini, soprattutto con l’avanzare dell’età.

Il Centrodestra, attraverso le parole dell’assessore Marco Scajola, e il PD, rappresentato dal consigliere regionale Ioculano e dal segretario Quesada, ribadiscono all’unisono la necessità di costruire l’Ospedale Unico di Taggia e di chiudere gli ospedali di Sanremo e Imperia.

Rifondazione Comunista, che alle prossime elezioni regionali si presenterà nella lista “Per l’alternativa” insieme con Potere al Popolo e il Partito Comunista d’Italia, ha da sempre una posizione diversa. L’ipotetico Ospedale Unico di Taggia, di cui è stata recentemente approvata l’ennesima variante urbanistica, NON risolverà i problemi della Sanità in provincia. Ecco alcune delle principali ragioni per cui questo progetto è considerato iniquo e non prioritario: non si tratterà di un ospedale di eccellenza, poiché negli ultimi anni sono stati persi reparti importanti come la Chirurgia Vascolare e la Gastroenterologia. Inoltre, non avrà un numero adeguato di posti letto per acuti, aggravando la carenza attuale di circa 150 posti letto e quasi un centinaio per la riabilitazione RSA.

Il progetto non ridurrà le liste d’attesa per esami diagnostici, visite specialistiche e interventi programmati, né migliorerà la situazione nei Pronto Soccorso. Inoltre, non è chiaro chi finanzierà i 400 milioni di euro necessari per la costruzione: sarà un prestito dell’INAIL o un mutuo? La proprietà dell'ospedale non è stata definita, né è stato affrontato il problema della viabilità insufficiente in provincia, che renderà difficile l'accesso alla struttura, soprattutto nei mesi estivi.

Rifondazione Comunista propone invece di utilizzare le risorse per ristrutturare gli ospedali esistenti, attrarre personale sanitario e potenziare la sanità territoriale. La mancanza di medici di famiglia, case di comunità e servizi domiciliari come l'Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) rappresentano le vere emergenze che andrebbero affrontate per migliorare l'assistenza ai cittadini e ridurre il sovraffollamento dei Pronto Soccorso.

Anche sulla privatizzazione dell’Ospedale di Bordighera, Rifondazione Comunista sottolinea come lo spostamento di ingenti fondi dal pubblico al privato, senza sufficienti garanzie, non garantirà una riduzione dei tempi di attesa.

Difendere la Sanità Pubblica è essenziale per mantenere l’accesso universale e gratuito alle cure, come sancito dalla Costituzione.

C.s.

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