Politica - 13 settembre 2024, 16:01

Regionali: i 'Dem' hanno detto si a Fellegara, lui conferma "Sono pronto" e se viene eletto che succede in Giunta a Sanremo?

La direzione provinciale del partito ha votato a maggioranza per la candidatura del vice Sindaco di Sanremo

Regionali: i 'Dem' hanno detto si a Fellegara, lui conferma "Sono pronto" e se viene eletto che succede in Giunta a Sanremo?

Il nodo principale è stato sciolto, con il via libera alla candidatura di Fulvio Fellegara, sia pure non senza parecchie contrarietà, ma ne resta un altro per definire la "griglia" imperiese del Pd alle elezioni regionali in calendario il 27 e 28 ottobre, quello della seconda "quota rosa" tra i quattro posti disponibili in tutto. 

E' la sintesi del confronto che si è svolto nella direzione provinciale del partito, ieri sera nel capoluogo. Dei 52 componenti del "plenum" locale ne erano presenti 44, più diversi segretari cittadini o di circoli invitati, ma senza diritto di voto. Che, peraltro, non è stato necessario. Almeno in questa fase. Già, perché una nuova riunione è già fissata per lunedì sera, quando presumibilmente si ricorrerà alla conta formale sui nomi in lizza, per alzata di mano. 

I candidati sicuri sono Enrico Ioculano, consigliere regionale uscente ed ex sindaco di Ventimiglia (ha già fatto affiggere manifesti), e Manuela Giraudo, vicesindaco di Pompeiana, membro della segreteria provinciale guidata da Cristian Quesada e della direzione nazionale. Entrambi inquadrabili nella corrente che fa capo a Stefano Bonaccini, ex presidente dell'Emilia Romagna eletto al Parlamento europeo nel giugno scorso (si vota, quindi, anche nella sua regione). 
Le divisioni emergono, al momento, all'interno dell'area che si riconosce nella figura della segretaria Elly Schlein: per la seconda donna sono in competizione Deborah Bellotti e Loredana Modaffari, la prima capogruppo Pd nel Consiglio comunale di Imperia; la seconda approdata nello stesso gruppo assieme a Ivan Bracco e Daniela Bozzano (vice) dopo l'esperienza di Imperia Rinasce. 

Se non si troverà un'intesa tra le due fazioni di sostenitori e le stesse interessate, lunedì sera si ricorrerà al voto. La candidatura di entrambe appare impercorribile, sia pure paventata da qualcuno, per una questione di equilibri interni (e geografici): due posti per i seguaci di Bonaccini e due per quelli della Schlein. 

Chiuso, invece, il "tormentone" Fellegara: sarà l'altro uomo, dopo Ioculano, nella lista provinciale dei dem. E' vero che buona parte del Pd sanremese, al cui vertice c'è l'ex assessore Gianni Salesi, ha confermato la contrarietà alla discesa in campo del neo vicesindaco di Sanremo, non per il suo profilo (tutt'altro, molto considerato) bensì per le possibili conseguenze che l'eventuale "doppio salto", in Regione dopo quello appena compiuto in Comune, potrebbe scatenare in seno all'eterogenea maggioranza civico-progressista. Pensieri che, inevitabilmente, agitano un po' anche il sindaco Alessandro Mager: se il suo vice fosse eletto, non sarebbe semplice trovare un sostituto, considerato il peso politico conquistato alle Comunali dall'ex segretario provinciale Cgil (circa il 20% di consensi), guidando la coalizione di centrosinistra. Senza contare che tra i civici qualcuno potrebbe approfittarne per chiedere una sorta di revisione parziale degli equilibri sui quali si basa la nuova amministrazione di Palazzo Bellevue.

Fellegara, che è pronto alla nuova sfida ma attende l'investitura ufficiale, è stato indicato da dem imperiesi della corrente Schlein e dall'ex ministro Andrea Orlando, il candidato alla presidenza per il campo largo chiamato a sfidare Marco Bucci, il quotatissimo sindaco di Genova convinto dai big nazionali a metterci la faccia con l'obiettivo di far conservare al centrodestra il controllo della Regione, dopo il terremoto giudiziario che ha travolto l'ex governatore Giovanni Toti. Com'era prevedibile, ieri sera il suo nome ha diviso il partito, ma alla fine ha prevalso la ragion di stato, in assenza di reali competitor (il segretario Quesada, di cui si era vociferata la possibile candidatura, si è chiamato fuori ufficialmente) e nella consapevolezza che sia un "acchiappavoti", come dimostrato alle amministrative sanremesi. E il centrosinistra "extralarge" deve metterne insieme il più possibile, da Ponente a Levante, se vuole sperare davvero di vincere le elezioni. 

Tuttavia, chiunque prevalga ci sarà soltanto un posto per il Pd imperiese a Genova, tenuto conto del bacino elettorale. Ma se a farlo fosse Orlando e il dem più votato in provincia venisse chiamato a far parte della giunta regionale, allora si materializzerebbe un secondo posto. Fantapolitica, almeno per ora. 

 

Gianni Micaletto

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