Attualità - 07 settembre 2024, 07:21

Il recupero crediti rateizzato per combattere le multe non pagate, la sfida della polizia di Sanremo per contrastare i "furbetti del volante"

Le statistiche rivelano che soltanto il 40% circa dei sanzionati (per violazioni al Cds di vario genere) versa effettivamente quanto dovuto nei termini stabiliti. Ne consegue che la maggioranza finisce per alimentare il capitolo delle iscrizioni a ruolo, di bilancio in bilancio arrivato intorno ai 2 milioni.

Il recupero crediti rateizzato per combattere le multe non pagate, la sfida della polizia di Sanremo per contrastare i "furbetti del volante"

Sono ancora pochi gli “evasori seriali” di multe che, messi alle strette, si ravvedono ottenendo di rateizzare il debito accumulato nel tempo nei confronti del Comune, per evitare il pignoramento di beni materiali come l'auto o la moto con cui ci si è fatti beffe del Codice della strada, oppure di liquidità disponibili. Ma, a forza d'insistere, la polizia locale sanremese (ora guidata da Fulvio Asconio) sta ottenendo dei risultati, tramite lo studio legale genovese specializzato in questo genere di recupero crediti al quale (un paio di anni fa) si è affidata per rendere più incisiva l'azione contro i “morosi”. Gli ultimi casi sono appena stati certificati da atti dirigenziali con i quali Palazzo Bellevue ha concesso pagamenti distribuiti anche in un arco di tempo piuttosto ampio. Colpisce, in particolare, un'unica sanzione da ben 5507 euro che un automobilista (sorpreso al volante senza patente) ha chiesto di poter diluire in 50 rate mensili, la prima delle quali da 117 euro e le altre tutte da 110 euro. E 50 versamenti, ma di minore importo, sono stati accordati a un altro conducente che ha messo in fila 8 verbali per 2760 euro complessivi: inizialmente pagherà 55,50 euro, poi 40,78 euro al mese per quattro anni. Ma c'è pure chi di sanzioni ne ha accumulate 25, per un totale di 2841 euro e spiccioli (89 centesimi), compresi interessi e avvisi ignorati. E allora, primo versamento da 149,89 euro e altri 27 da 100 euro tondi.

La rateizzazione viene permessa valutando un'autocertificazione tramite la quale il debitore attesti di versare “in condizioni economiche disagiate”. Ma se dovesse accadere di saltare anche una sola scadenza, scatterebbe l'obbligo di pagare la somma rimanente in un'unica soluzione. Sono in aumento le pratiche di recupero crediti con esito positivo, malgrado sia come scalare una montagna altissima: le statistiche rivelano che soltanto il 40% circa dei sanzionati (per violazioni al Cds di vario genere) versa effettivamente quanto dovuto nei termini stabiliti. Ne consegue che la maggioranza finisce per alimentare il capitolo delle iscrizioni a ruolo, di bilancio in bilancio arrivato intorno ai 2 milioni. Da qui il lento meccanismo per perseguire i "furbetti del volante", che, nelle situazioni più estreme e nel solco di pratiche finite nelle mani di un giudice di pace, dopo anni può portare al pignoramento di beni materiali, evitabile soltanto pagando.

Non è raro, però, imbattersi in ostacoli insormontabili: se un soggetto “inseguito” dal professionista incaricato (che, di fatto, si sostituisce all'azione dell'Agenzia delle entrate) dovesse risultare nullatenente, incassare il dovuto diventerebbe utopia. Non solo: spesso risulta impossibile raggiungere stranieri che si sono “macchiati” di infrazioni sul territorio sanremese (dalla sosta vietata agli eccessi di velocità), per la scarsa collaborazione (se non proprio assente) da parte delle autorità competenti degli stati di appartenenza.

I mancati incassi per le multe lievitano seguendo le varie fasi: aumento della metà dell’importo massimo previsto dalla legge dopo 60 giorni, interessi del 10% semestrali, fino a raddoppiare la somma iniziale, più spese varie. La sfida è quella di riuscire a recuperare più crediti possibili, anche se a rate.

Gianni Micaletto

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