"Chiediamo solo la possibilità di poter lavorare da subito per evitare di perdere la clientela. Abbiamo subito danni, abbiamo troppe spese e nessuna entrata, cosa dobbiamo fare?". Lo chiedono gli operatori del mercato coperto di Ventimiglia, che domenica sera è stato coinvolto in un incendio che sembra essere partito da uno dei box della fila centrale, il numero 38, in un'assemblea pubblica tenutasi oggi in Comune.
I gestori dei box hanno partecipato presso l’aula consiliare del Palazzo Municipale a un incontro con il sindaco Flavio Di Muro e la sua Amministrazione comunale che è stata un'occasione per fare il punto della situazione ma anche di animato confronto. "L'Amministrazione è molto sensibile, tutta la Giunta è presente per simbolicamente dimostrare che siamo disponibili a fare qualsiasi investimento necessario per la riapertura del mercato coperto o per realizzare un piano B, cioè aprire un mercato alternativo" - dice il sindaco Flavio Di Muro - "Lo faremo con determinazione e senso di responsabilità. Stiamo cercando di accelerare il più possibile, per quanto di nostra competenza, gli interventi da porre in essere per garantire sicurezza e salubrità al luogo. L’Asl è già intervenuta con dei rilevamenti e tornerà oggi. Abbiamo già incaricato un ingegnere per verificare la staticità dell’edificio e un professionista per lavorare sull’impianto elettrico, sulle vie di fuga e sull’impianto anti-incendio. Probabilmente, da lunedì, quando avremo tutte le verifiche e tutte le prescrizioni potremo sapere la tempistica necessaria per la riapertura del mercato coperto".
"La decisione di chiusura è stata presa dopo aver sentito i vigili del fuoco e l'Asl, che ha verificato la salubrità dell'area e dei prodotti alimentari" - sottolinea il primo cittadino - "Ha preso fuoco il box numero 38 dove c'è un pilone che bisogna verificare se è portante oppure no, se è ammalorato oppure no e, in caso, che cosa bisogna fare per metterlo in sicurezza. Poi bisogna verificare gli impianti elettrici e quello generale ai box, abbiamo appunto incaricato un professionista che è venuto ieri per fare un'analisi. Abbiamo già riscontri positivi ma oggi non siamo in grado di dire quando si potrà riaprire il mercato. Stiamo facendo tutto quello che nelle nostre possibilità per riaprire quanto prima in sicurezza e in salubrità. Ieri mi sono recato dal Prefetto di Imperia e ho illustrato la situazione. Il nostro intento è di riaprire con tutti gli accorgimenti necessari il prima possibile. Al prefetto ho rappresentato anche l'esigenza di cento famiglie ventimigliesi di riuscire ad avere in tempi brevi un'entrata economica per evitare che si creino poi problemi sociali. Domani andremo ad approfondire un progetto del 2013 di messa in sicurezza di tutta la struttura e cercheremo di proporre aggiornamenti su quel progetto. Nel contempo, lavoriamo anche su un piano B. Per esempio, stiamo verificando se possiamo scorporare la pescheria o se è possibile fare qualcosa di esterno ricollocando tutti, se è possibile, perciò, un mercato parallelo ma dobbiamo prima avere un riscontro sui termini. Per poter dare certezze ed evitare che la città si fermi come è successo oggi, prima dobbiamo avere un'idea della tempistica e delle prescrizioni. Chiedo a tutti la massima collaborazione e di rispettare le ordinanze, cerchiamo di mantenere un clima sereno e collaborativo. Siamo uniti in questo momento di difficoltà".
Per questioni legate alla capienza dell’aula, l’accesso è stato consentito unicamente agli operatori del mercato che al momento resta chiuso per consentire i lavori urgenti di messa in sicurezza. I presenti hanno, inoltre, sollevato quesiti, condiviso preoccupazioni ed esposto idee e proposte all'Amministrazione Di Muro preoccupati per la situazione visto che sarebbe la terza crisi che devono affrontare in poco tempo dopo l'emergenza Covid e l'alluvione che aveva inondato la città, affrontate e superate durante l'Amministrazione Scullino: "Chi paga mutuo o affitto come deve comportarsi? Chi non è proprietario di box di solito paga rate con i soldi che provengono dalle vendite che ora non ci sono. Chi paga i danni subiti? Alcuni hanno avuto oltre 20mila euro di danni, che cosa si deve fare? Per quanto riguarda la Tari sarebbe opportuno fare riduzione del canone visto il momento dedicato. L'elettricità verrà totalmente staccata da venerdì? Noi siamo disposti a spegnere corrente ma vorremo sapere se fosse proprio necessario visto che abbiamo diverse linee elettriche"."
"Se si fa e si segue un piano B, sarà comunque difficilissimo. Se ci spostano nessuno ha un furgoncino, dovremo, perciò, comprare furgoni e ombrelloni e non sarà facile in questa situazione fare degli investimenti per cercare di avere qualcosa in cui mettere i nostri prodotti, come può essere una casetta. Non possiamo incorrere in spese ulteriori, come, per esempio, per comprare un frigo o installare delle luci. Il piano B è così già concluso ancora prima di iniziarlo. Saremo tutti morti prima per sostenere le spese della merce persa e per pagare i fornitori visto che alla fine del mese non recuperiamo niente, accumuliamo solo debiti. Non sarebbe neanche giusto che a lavorare fossero solo i box laterali. Non è una soluzione far lavorare alcuni e altri, come i centrali no. O lavoriamo tutti o nessuno" - dicono gli operatori - "Per agevolare i lavori non si potrebbe lavorare tutti i giorni della settimana, anche sabato e domenica, dalla mattina alla sera affinché le perdite siano meno copiose. Alcuni di noi non sanno dove mettere la merce che va tolta dai box perché è voluminosa, servirebbe un magazzino in cui poter collocare tutto".
La minoranza si è mostrata da subito solidale con gli operatori del mercato coperto. Ha, infatti, presentato immediatamente una richiesta per convocare un consiglio comunale urgente per approfondire la grave situazione creatasi a causa dell'incendio. Il presidente del consiglio comunale Roberto Nazzari ha così esteso anche ai consiglieri di minoranza l'invito a partecipare all'assemblea pubblica svoltasi oggi in Comune. Un'occasione che ha permesso ai consiglieri presenti Gaetano Scullino, Cristina D'Andrea, Vera Nesci e Tiziana Panetta di ascoltare le parole degli operatori, del sindaco e, in particolare, l'intenzione dell'Amministrazione comunale e così hanno deciso, per ora, di ritirare la loro richiesta di convocare una seduta straordinaria.