Una targa alla memoria del carabiniere Tommaso Brondolo, che, il 9 dicembre del 1926 nella stazione della città di confine sacrificò la sua giovane vita nell’adempimento del suo servizio, è stata inaugurata, questa mattina ai piedi di un cipresso, nel parco verde degli alpini ventimigliesi di Sant'Antunin a Trucco, frazione di Ventimiglia, in occasione del 26esimo raduno alpino intemelio.
Un'iniziativa nata dal capogruppo onorario degli alpini di Ventimiglia, Dario Canavese, che venuto a conoscenza del tragico fatto ha deciso di onorarne la memoria con una targa. La cerimonia è avvenuta alla presenza di autorità civili, locali e regionali, militari, delle associazioni, delle “penne nere” ventimigliesi e degli amici degli alpini. La targa scoperta è stata apposta ai piedi di un cipresso nel “Viale del Ricordo”, in memoria del giovane carabiniere originario di Monastero Bormida che, per il suo eroismo, fu decorato alla memoria della medaglia d'argento al valor militare.
"Un evento diventato ormai tradizionale al quale partecipa anche la cittadinanza" - afferma il sindaco Flavio Di Muro presente alla manifestazione insieme al vicesindaco Marco Agosta e ai consiglieri comunali Roberto Parodi e Gaetano Scullino - "E' sempre un piacere ritrovare qui un senso di comunità tra alpini, ventimigliesi, le altre sezioni degli alpini, gli amici francesi, i vertici locali e provinciali delle forze dell'ordine che insieme a me fanno un ottimo lavoro tutto l'anno in materia di sicurezza e ordine pubblico. Oltre agli alpini ringrazio tutte le associazioni di volontari che ruotano intorno a questo mondo della sicurezza. E' un evento di comunità collegato ai nostri sentimenti, ai nostri valori, alle nostre tradizioni e ai nostri principi".
"Mi fa piacere essere presente perché questi eventi tengono vivi i nostri valori e i nostri ricordi" - dice l'assessore regionale Marco Scajola presente all'evento insieme ai consiglieri regionali Veronica Russo, Mabel Riolfo e Sonia Viale - "Ricordare chi ha dato la vita durante la seconda guerra mondiale o il giovane carabiniere che si è sacrificato per contrastare il brigantismo nel primo Novecento. Abbiamo tanti uomini e tante donne che sono impegnati nelle missioni all'estero e so, avendo un fratello che ha svolto da ufficiale degli alpini diverse missioni all'estero, quanto tengano alle cerimonie che pensano anche a loro, che, anche se svolgono missioni di pace, rischiano la vita ogni giorno. Sono cerimonie importanti e spero che ci sia un'azione anche all'interno delle scuole perché quello che si racconta in queste occasioni dovrebbe essere raccontato anche ai bambini nelle scuole. Sarebbe, inoltre, opportuno ripensare al servizio militare di leva perché sarebbe un modo per dare ai nostri ragazzi un'esperienza straordinaria. Io, a 26 anni, partii per Trieste, al Reggimento Fanteria San Giusto, per capire e conoscere questo tipo di esperienza. Un anno e dodici mesi straordinario che ricordo bene e porto nel cuore. Non c'è cosa più bella, dopo essere padre, di giurare fedeltà alla propria patria. Viva l'Italia e viva gli alpini".
Dopo la sfilata nel 'viale del ricordo' con alzabandiera e onori ai caduti, è stata celebrata da don Rito Alvarez la santa messa al campo. La cerimonia è stata per un breve momento sospesa per poter soccorrere un signore che, perdendo i sensi, è caduto a terra battendo la testa. Un'ambulanza della Croce Azzurra Misericordia di Vallecrosia, giunta sul posto, ha trasportato il ferito al pronto soccorso dell'ospedale di Bordighera per accertamenti.
La giornata proseguirà presso la sede della Spes Onlus di Roverino dove verrà servito il rancio alpino. Al termine avrà luogo l'estrazione dei premi della lotteria alpina 2024. Il raduno è stato animato dall'accompagnamento musicale della Filarmonica Giovanile Città di Ventimiglia.
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