Andrea Orlando non usa più mezzi termini nello scandire il tempo che porta all’ufficialità del suo nome come candidato alla presidenza per il centrosinistra ligure. L’ex ministro del Lavoro lo ha ribadito dal palco della Festa dell’Unità di Bologna: “Il nome deve arrivare in tempi brevi, entro questa settimana, fino a domenica”.
“Sulla mia candidatura hanno gravato e gravano molte tensioni che ci sono all'interno della coalizione - ha proseguito Orlando - la mia candidatura è rimasta in piedi per una sorta di silenzio assenso. Anche il M5S ha valutato una sua candidatura, nel frattempo il tempo è passato. La mia era lì da un po’. Lo vedremo nei prossimi giorni, nelle prossime ore. L’importante è che la coalizione di centrosinistra non vada verso una ‘rappatumazione’ del programma. Il lavoro che ho fatto in questa estate, girando tutta la Liguria, è al servizio anche di un'altra candidatura, se questo dovesse sbloccare la situazione”. “In Liguria si sia creata un po’ una bolla anche a livello comunicativo - ha concluso - non c’è stato un crollo del centrodestra, nonostante siano accadute cose gravi, gravissime”.
Orlando è tornato a parlare anche di Matteo Renzi e delle complesse manovre per includere anche Italia Viva nel ‘campo largo’ ligure: “Ho grande rispetto per Renzi e questo rispetto mi fa dire che ho una cultura politica molto diversa dalla sua. Mi rendo conto che una componente come quella liberale in un centrosinistra largo è utile. Come si organizza quella componente, però, è un tema da affrontare con grande serietà. Non basta una foto, né un dialogo a distanza. E non servono né i veti né i tweet. Io dico che la questione va affrontata seriamente e rimettendo a quel campo il compito di organizzarsi”