E ora c’è anche il timbro dell’ufficialità, dopo le indiscrezioni: Sergio Tommasini, 51 anni, prende in mano le redini di Amaie e Amaie Energia. Il presidente di Anima, la lista più votata alle amministrative del giugno scorso, diventa amministratore unico della storica azienda comunale pur svuotata dei suoi contenuti, dopo aver conferito il ramo idrico a Rivieracqua e quello elettrico a Dea Spa (ora sbarcata in Borsa), in cambio di una quota azionaria minoritaria, trasformandosi quindi in una holding con partecipazioni in tre società e ricavi da locazioni di proprietà.
E, nel contempo, viene proposto per la carica di presidente all’assemblea societaria della multiutility pubblica (finisce così l'era-Gorlero) - prevista nella prima decade di settembre - di cui la stessa Amaie detiene il 43,98% e il Comune di Sanremo il 33,11%. Il resto appartiene a Filse (la finanziaria della Regione), Comune di Taggia e un insieme di piccoli Comuni.
La scelta, di carattere fiduciario, è stata compiuta dal sindaco Alessandro Mager alla scadenza dell’avviso per le candidature pubblicato all’inizio di agosto. Di fatto, il dado era già tratto nel momento in cui il manager sanremese ha deciso di scendere in campo con un doppio incarico di sottogoverno (forte delle sue competenze professionali), dopo aver tirato le fila della campagna elettorale dello stesso Mager. E nel 2019 aveva provato, senza successo, la scalata a Palazzo Bellevue, battuto dall’allora sindaco uscente Alberto Biancheri. Con il quale, però, ha poi stretto l’accordo sfociato nella candidatura vincente dell’attuale primo cittadino, in nome del civismo.
Laureatosi in giurisprudenza alla fine degli anni ‘90, si è poi dedicato agli studi in business administration, arrivando a lavorare per prestigiosi istituti bancari, in Italia e all’estero. L’ulteriore sbocco professionale, nella gestione di importanti progetti internazionali per il Gruppo Idroedil, gli ha consentito di maturare una consolidata esperienza di energy manager. Ma dal 2020 è il ceo di Airone Seafood, specializzata in conserve ittiche, uffici a Reggio Emilia e stabilimenti in Costa d’Avorio, la prima azienda italiana a capitale privato nel paese africano. Una realtà con 1.500 collaboratori (di cui il 70% donne), 23mila tonnellate di tonno trasformate ogni anno per produrre 150 milioni di lattine e vasi, per il 90% esportati in Europa.
Il bando prevedeva anche la selezione di un componente di nomina comunale per il nuovo cda di Amaie Energia. La scelta del sindaco è caduta su Liliana De Falco, 66 anni, esperta di grafica e pubblicità, che si era candidata nella lista Pd alle elezioni amministrative.