- 25 agosto 2024, 08:05

Un grosso tonno potrebbe aver trascinato sul fondo Luigi Nigro, il pescatore disperso ad Andora

Molto le ipotesi avanzate sulla scomparsa dell'uomo socio dell’Associazione Stella Maris di Imperia

Un grosso tonno potrebbe aver trascinato sul fondo Luigi Nigro, il pescatore disperso ad Andora

Forse Luigi Nigro se ne è andato nell’elemento che ha sempre amato: il mare. Ma forse per un pescatore dilettante essere trascinato in fondo al blu da un tonno o da un pesce spada anche in questo caso forse più grande e grosso di lui non era nei suoi desideri più appaganti.

Ma probabilmente è andata proprio così perché è l’unica logica spiegazione per la scomparsa di Nigro, salpato l’altro giorno dal bacino portorino per soddisfare la sua passione per la pesca. “Credo sia l’unica spiegazione possibile – afferma Guido Ascheri, presidente dell’Associazione Stella Maris di cui Nigro era socio – Devo pensare che abbia preso all’amo un grosso tonno o un pesce spada e nello sforzo e nella fatica di recuperarlo abbi avuto un malore”.

Un mancamento che gli sarebbe stato fatale. “Anche in questo caso è soltanto possibile fare supposizioni – prosegue AscheriDevo supporre che avesse la sua cintura da pesca collegata con il classico moschettone al mulinello della canna: aveva 60 anni, non giovanissimo ma giovanile, credo che il malore gli abbia tolto le forze e causato la sua caduta in mare”.

Da quattro anni era socio del sodalizio portorino e, con la sua pilotina da 5 metri e mezzo, frequentare un’area marina a 3 miglia da Capo Mele dove, appunto, è stata ritrovata la sua imbarcazione che navigava con il motore in funzione e senza una delle canne di cui era dotata. “Mi dispiace non dover più vedere un grande appassionato – e mi dispiace assai che sia andato in battuta di pesca da solo come è sempre sconsigliabile e sono addolorato anche per sua moglie che lo aspettava e lo aspetta ancora a casa”. 

Ino Gazo

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