Diversi copertoni di auto e moto, una sdraio, reti e oggetti in metallo sono solo alcuni dei rifiuti che sono stati ripescati dal fondale marino questa mattina durante l’immersione organizzata da Bordighera Blu Park nella zona de “I Tuvi”.
L’immersione è partita dal porto di Bordighera ed è stata realizzata in collaborazione con la Capitaneria di porto – Guardia Costiera, con il comune di Bordighera, con il supporto operativo del Centro Sub Sanremo di Marcello Lanteri, del diving Riviera dei Fiori di Michele Geraci e dell’Associazione Informare e con il patrocinio del Rotary Club Sanremo Hanbury, che ha trovato il tema delle reti fantasma di grande interesse. Dopo l'uscita al largo e il ritrovamento dei rifiuti il team che si è immerso è tornato al porto della città di Bordighera dove ha 'scaricato' sulla banchina i rifiuti trovati in mare che saranno, nel pomeriggio, smaltiti da Teknoservice.
L'immersione è stata possibile grazie a “Una rete per il mare di Bordighera”, la campagna di raccolta fondi lanciata da Bordighera Blu Park lo scorso 1 luglio e terminata il 15 agosto, che ha permesso di raccogliere 3695 euro, su un obiettivo economico fissato di 3500, una cifra raggiunta grazie anche al significativo sostegno dell’azienda Fratelli Beccaria, Giancarlo e Roberto, appassionati di mare, e alle azioni di altri donatori da tutta Italia: Danilo Barberis, Cristian Gruppi, Elena Aiassa, Kela Milk, Eugenio Falcone, Elia Tolin e Francesco Faraone.
"La donazione importante che abbiamo ricevuto dall’azienda Fratelli Beccaria ci ha permesso di concretizzare il nostro obiettivo" - fa sapere la biologa marina Monica Previati, ideatrice del progetto Bordighera Blu Park con European Research Institute (ERI), che ha partecipato all'immersione insieme al vicesindaco di Bordighera Marco Laganà - "Il recupero di rifiuti, reti e lenze ci permette di contribuire attivamente alla salvaguardia del mare, proteggendo la vita di centinaia di animali marini e di uccelli. Le reti rappresentano per luoghi preziosi e ricchi di biodiversità come i fondali di Bordighera un pericolo sommerso. Le reti e le lenze fantasma, cioè disperse sul fondale marino, rappresentano, infatti, una delle più consistenti minacce all’ecosistema: sono una delle fonti principali di inquinamento da plastica e, una volta disperse sul fondale continuano a 'pescare' passivamente, intrappolando, ferendo e uccidendo migliaia di pesci, tartarughe e cetacei. L’impatto di attrezzi da pesca e l’inquinamento, spesso proveniente dai fiumi, può portare al soffocamento, alla rottura o all’eradicazione e, quindi, all'uccisione di gorgonacei e spugne, organismi a crescita lenta che impiegano centinaia di anni per raggiungere le dimensioni che di media si osservano in questi luoghi. La comunità scientifica ritiene che i danni antropici, insieme alle variazioni ambientali legate ai cambiamenti climatici, stiano portando a mutamenti importanti nella struttura della vita sui fondali, con conseguenze che impatteranno sull’intero sistema ecologico. Per noi questa raccolta delle reti è anche un importante momento di sensibilizzazione condiviso con gli operatori del settore e con il pubblico".
Dall’inizio del 2023 Bordighera Blu Park promuove azioni orientate alla conoscenza, valorizzazione e tutela dell’ambiente marino che si apre intorno a Capo Sant’Ampelio, dalla costa alle aree profonde. Tra le attività ci sono incontri di divulgazione con le scuole della città, ai quali hanno partecipato centinaia di studenti, dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di primo grado, ma anche immersioni e monitoraggi subacquei nell’area dei “Tuvi”, antistante il Capo, nonché uno storytelling divulgativo per far conoscere al pubblico più vasto possibile il mare di Bordighera. Nel 2023 Bordighera Blu Park è stato tra i protagonisti del programma Lineablu di Rai1, mentre nel giugno 2024 il progetto è stato raccontato sulle pagine di Topolino.
Bordighera Blu Park è realizzato da European Research Institute e dalla biologa marina Monica Previati con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando Simbiosi e con la collaborazione del comune di Bordighera. Tutelare, proteggere e valorizzare sono le missioni del progetto che racconta i diversi habitat di Capo Sant’Ampelio, dalla costa, passando per i trenta metri di profondità dei “Tuvi e arrivando alle “Bianche”, una zona profonda, poco conosciuta, accessibile solo ai subacquei più esperti, che si distingue per la presenza di specie rare, di estrema valenza scientifica. Bordighera Blu Park vuole recuperare questo peculiare ecosistema proteggendone la biodiversità e favorendo la promozione di modelli di gestione sostenibile. Il progetto si svilupperà fino al 2025 arrivando a garantire la rinaturalizzazione e la completa fruizione naturalistica dell’area di Capo Sant’Ampelio.