Sanità - 12 agosto 2024, 11:00

Amianto in navigazione: nuovi casi di mesotelioma e malattie asbesto correlate

I dati più allarmanti in Liguria e Puglia.

Amianto in navigazione: nuovi casi di mesotelioma e malattie asbesto correlate

Amianto: la strage continua. I nuovi dati dell’ONA sono indicativi di un trend in aumento in Liguria, Piemonte e Lombardia. Tra i più colpiti i nostri uomini in divisa nelle Forze Armate, in particolare quelli della Marina Militare. Il cluster è in Liguria. Si registra un’impennata di casi di mesotelioma pleurico, proprio in Liguria, in particolare a La Spezia, sede della base della Marina e dell’arsenale. Anche la Puglia fa registrare un’impennata di casi di mesotelioma, per la presenza di amianto nella base di Taranto. Le altre regioni maggiormente colpite dalla triste piaga delle malattie amianto correlate sono il Piemonte e la Lombardia, regioni ove l’incidenza è comunque sempre elevata, l’origine si lega agli stabilimenti di produzione di eternit, e/o alla produzione industriale, la Liguria è l’epicentro del mesotelioma. I cantieri navali sono l’altro epicentro dell’esposizione ad amianto e quindi del mesotelioma pleurico, del cancro del polmone, dell’asbestosi e di tutti i cancri di amianto.

L’ONA e l’Osservatorio vittima del dovere e la raccolta dei dati epidemiologici

Paola Santospirito è la coordinatrice ONA per quanto riguarda la tutela delle vittime dell’amianto per esposizione domestica. Il marito, luogotenente della Marina Militare, imbarcato nella nave Vittorio Veneto, è stato esposto sia ad amianto che ad uranio impoverito, e comunque a metalli radioattivi. Rientrando in casa, la moglie, Paola Santospirito, è stata esposta per ragioni domestiche. Quindi si è ammalata prima di cancro al seno e poi di asbestosi. Per questi motivi ha chiesto e chiede il riconoscimento quale vittima del dovere. La sua battaglia, come quella di Antonio Dal Cin, è anche per gli altri, e quindi per le altre mogli, molte delle quali sono purtroppo rimaste vedove. Infatti, il marito di Paola, pur essendo stato colpito da asbestosi, è uno dei pochi che è ancora rimasto in vita.

Tuttavia il Ministero della Difesa non vuole riconoscere Paola quale vittima del dovere. In ogni caso, Paola aspetta giustizia e con lei tutte le altre vittime, sostenute dall’Avv. Ezio Bonanni, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto.

Prepensionamento per i militari esposti ad amianto, oltre al risarcimento del danno per le vittime

Le azioni dell’ONA e dell’Osservatorio vittime del dovere, sono finalizzate ad ottenere sia il risarcimento che il prepensionamento anche in favore di coloro che non hanno ancora contratto la malattia asbesto correlata. Infatti, le malattie asbesto correlate hanno lunghi tempi di latenza, per cui un pensionamento anticipato è una misura quantomeno doverosa anche in favore dei militari. L’azione dell’ONA, anche a fronte dei dati epidemiologici, è ispirata dalla tutela di coloro che sono stati esposti ad amianto, prima che si manifesti la malattia, sia evitando altre esposizioni ad amianto e ad uranio impoverito, sia con la diagnosi precoce, sia con il prepensionamento amianto.

Carlo Calcagni e il suo impegno in favore dei commilitoni vittime dell’uranio impoverito e dell’amianto 

Carlo Calcagni, colonnello del ruolo d’onore dell’Esercito Italiano, dopo aver ottenuto il riconoscimento della causa di servizio e di vittima del dovere, continua il suo impegno nella tutela della salute e della dignità della persona umana.

Infatti, a fronte della sua storia, ed in sinergia con l’Avv. Ezio Bonanni e con la stessa Paola Vegliantei, Presidente dell’Accademia della Legalità, far emergere l’effettivo dato epidemiologico legato all’uso i proiettili all’uranio impoverito, nei poligoni di tiro e nei luoghi dove sono stati inviati i nostri militari, in particolare nel territorio Balcanico. I proiettili all’uranio impoverito polverizzano anche le installazioni in cemento-amianto, causando la dispersione di polveri e fibre di amianto e di nanoparticelle di metalli pesanti. Il cocktail uranio impoverito e amianto è stato distruttivo per i nostri militari nelle missioni, e secondo Calcagni è fondamentale evitare che nel futuro si verifichino ancora queste condizioni di lesione dei diritti dei nostri militari in missione.

Paola Vegliantei e la sua Accademia della Legalità: contro l’amianto ed uranio impoverito

 L’azione dell’ONA e dell’Osservatorio vittime del dovere si svolge in sinergia con l’Accademia della legalità, presieduta dalla Dott.ssa Paola Vegliantei. Proprio la Vegliantei si pone l’esigenza di un’azione che sia rispettosa dei diritti dei nostri militari all’integrità garantita se non altro dall’art. 2087 c.c.

Gli ha fatto eco lo stesso Avv. Ezio Bonanni nel corso del convegno che si è svolto in Campidoglio lo scorso 9 luglio. Le associazioni marciano insieme cercando un incontro con le istituzioni nella sinergica tutela della salute anche dei nostri uomini in divisa.

L’impegno dell’ONA e dell’Avv. Ezio Bonanni

Quello dell’uranio impoverito è un tema molto serio. Condivido le tesi del Col. Carlo Calcagni, che si batte, senza arretrare, perché siano rispettati i diritti dei nostri uomini in divisa, impiegati in patria e nelle missioni. Quello di Carlo Calcagni, Colonnello del Ruolo d’Onore dell’Esercito Italiano, è il ruolo decisivo, non solo perché testimone vivente della tragedia sua personale e quella dei nostri militari, ma perché senza arretrare, insiste per la tutela dei diritti dei nostri militari.

In ogni caso, l’ONA sostiene l’iniziativa della Sig.ra Paola Santospirito, moglie di Lgt Mastrovito Leonardantonio. “Quest’ultimo in Marina Militare è stato esposto a uranio e amianto. Per questo, si è ammalato di asbestosi e cancro, entrambi riconosciuti. Paola si è ammalata, perché lavava le tute del marito. Lo stesso Antonio Dal Cin, Appuntato Scelto della Guardia di Finanza si è ammalato per asbestosi per l’amianto presente nelle strutture della Guardia di Finanza, e perché in servizio in luoghi contaminati. Ricordo che abbiamo dovuto ottenere la sentenza del Tribunale di Latina per il riconoscimento di vittima del dovere con un grado del 50% dopo che il Ministero aveva riconosciuto solo il 5%. Così il caso di Nicola Panei. Quindi il caso di Carlo Calcagni, che ancora non è stato risarcito del danno pur avendo richiesto solo €1 simbolico, non è l’unico caso di mancato riconoscimento di tutti i diritti delle vittime e dei loro familiari e si registra un dato epidemiologico allarmante specialmente in Marina Militare oltre che nel resto delle Forze Armate. Ecco perché la Liguria, al pari della Puglia dove ha sede l’arsenale di Taranto, hanno un’alta incidenza di mesoteliomi, e altre malattie di amianto perfino su base regionale. Insistiamo perché siano assunte iniziative di riconoscimento di diritti senza necessità di azioni giudiziali. Tuttavia, purtroppo, è quasi sempre necessario agire in giudizio” così dichiara l’Avv. Ezio Bonanni, Presidente dell’ONA.

SOS Assistenza Legale Vittime Amianto ed Uranio Impoverito

L’ONA continua ad impegnarsi sul terreno della tutela del personale civile e militare delle Forze Armate e del comparto sicurezza. I nuovi dati epidemiologici specialmente quelli della Liguria, Piemonte e Lombardia sono molto allarmanti e riguardano anche quelli dei nostri militari di ritorno dalle missioni all’estero, compresi i Balcani. Perciò prosegue l’azione di assistenza con lo sportello cui poter richiedere l’assistenza medica e legale gratuita per le vittime e per i loro famigliari. Il servizio di assistenza dell’associazione può essere richiesto con la compilazione del form online oppure telefonando al numero verde 800 034 294.

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